monica rossana bellini antonio panzeri qatargate

UNA COMMERCIALISTA, UNA VALANGA DI SOLDI E TROPPI MISTERI – RISCHIA FINO A 10 ANNI DI CARCERE MONICA ROSSANA BELLINI, CHE SI OCCUPAVA DEI CONTI DELLA FAMIGLIA PANZERI, FINITA IN MANETTE NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA SUL QATARGATE – SECONDO GLI INQUIRENTI, HA CREATO “UNA STRUTTURA DI SOCIETÀ” PER “RIPULIRE” LE MAZZETTE ARRIVATE DA QATAR E MAROCCO – MA, DIETRO ALLA COMERCIALISTA, HANNO OPERATO INTERMEDIARI SU CUI ANCORA VA FATTA CHIAREZZA, COME UN MISTERIOSO “PALESTINESE” E “L’ALGERINO” 

Estratto dell'articolo di Giacomo Amadori e Francois De Tonquedec per “La Verità”

 

Monica Rossana Bellini

Nel Qatargate è finita in manette anche quella che abbiamo chiamato la «commercialista dei misteri» e che per molti giorni è stata una pista seguita solo da questo giornale. Ieri è stata arrestata la ragioniera di Opera Monica Rossana Bellini. […]

 

Le accuse contestate alla Bellini, che rischia fino a 10 anni di carcere, sono associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Reati che per la Procura di Bruxelles sarebbero stati commessi tra l'1 gennaio 2018 e, addirittura, il 26 dicembre 2022, quando lo scandalo era già scoppiato e la donna era stata già perquisita in veste di indagata.

 

Secondo la richiesta di arresto e di estradizione emessa il 16 gennaio, «la signora Bellini Monica Rossana sembra aver svolto un ruolo importante nel rimpatrio del contante dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri, figlia di Pier Antonio, una struttura di società che desse al flusso di denaro una veste lecita».

 

Monica Rossana Bellini non è l'arena

Le accuse si basano su una dichiarazione resa da Francesco Giorgi, ex assistente al Parlamento di Bruxelles del già arrestato eurodeputato Pier Antonio Panzeri (i due sono stati entrambi arrestati e si trovano attualmente in carcere): «All'inizio del 2019, credo, Panzeri ha pensato che, invece, di prendere contanti sarebbe stato preferibile creare una struttura giuridica all'interno della quale avremmo potuto avere una partecipazione - principalmente lui, perché io avevo il mio lavoro - e quindi gestire il flusso di denaro in modo legale.

 

banconote sequestrate a panzeri e eva kaili 6

Per questo Panzeri si è rivolto alla sua commercialista, Monica Bellini, che tra l'altro è andata in Qatar con Panzeri durante i mondiali (come già rivelato dalla Verità, ndr). Una società di consulenza, Equality, è stata fondata in Italia. Ha fornito servizi per una società con sede in Inghilterra».

 

Qui torna d'attualità il ruolo di un misterioso «palestinese» e del suo gancio in Gran Bretagna, un certo Hakan. La catena di complici era stata rivelata sempre da Giorgi a dicembre. Il primo anello sarebbe stato un uomo che lavorava per il Qatar di nome Boudjellal e conosciuto come «l'algerino».

 

Questi avrebbe spinto Panzeri a fondare la sua Ong, la Fight impunity. In Turchia avrebbe messo in contatto Giorgi con una persona «di origine palestinese». Quest' ultimo avrebbe consegnato, di volta in volta, numeri di telefono belgi di soggetti da chiamare «per avere i soldi».

 

MONICA ROSSANA BELLINI

Nel documento stilato il 16 gennaio dalle autorità belghe il racconto dell'ex assistente prosegue: «Fu il palestinese a suggerire di rivolgersi ad Hakan e alla sua compagnia in Inghilterra, di cui non ricordo il nome. Essendo stata coinvolta una società inglese, i documenti dovevano essere preparati in inglese. Il mio coinvolgimento è consistito nel mettere in contatto Panzeri, la sua commercialista Monica Bellini e sua figlia Silvia Panzeri (nessuna delle quali parlava inglese) con Hakan. Silvia ha preparato i casi come avvocato.

 

Ho anche contribuito alla creazione di Equality sfruttando le mie conoscenze linguistiche. Per giustificare l'utilizzo di una società italiana da parte di una inglese, i servizi devono essere forniti in inglese. Pertanto, ho chiesto a conoscenti della mia famiglia che parlano inglese di fornire servizi concreti, senza che sapessero cosa stesse succedendo». Dunque lo schermo per far girare i soldi sporchi provenienti da Qatar e Marocco sarebbe stata una srl […]

 

antonio panzeri con una valigia all hotel steigenberger wiltcher di bruxelles

[…] questo giornale aveva raccontato in esclusiva, il 19 dicembre, la genesi della Equality consultancy srl, costituita Il 28 dicembre 2018, cinque mesi prima delle elezioni europee del 2019, con sede legale a Opera, in provincia di Milano, proprio nello studio della commercialista.  Ma nella compagine azionaria non compariva Panzeri bensì Luciano Giorgi, il babbo di Francesco.

 

[…] Nel suo primo anno di attività la Equality ottiene risultati lusinghieri sebbene nessuno dei soci sembri avere competenze nel settore di attività. A fine 2019 il valore della produzione è di 240.000 euro e l'utile di esercizio è di 102.500 euro. Ma quando quel bilancio viene chiuso, i due Giorgi hanno già ceduto le loro quote. Lo hanno fatto il 23 luglio 2019, quando si è già svolta la prima assemblea plenaria del Parlamento europeo con Panzeri fuori dai giochi.

 

Una fetta del 15 per cento era passato alla Bellini, mentre il 40% era andato a un barista di origine slovena, Manfred Forte. Quest'ultimo altri non era che il compagno della figlia di Panzeri, Silvia, recentemente estradata in Belgio. Il 18 novembre 2020 la società, con i conti ormai in rosso, viene messa in liquidazione, compito affidato alla Bellini, e l'8 giugno del 2021 viene chiusa definitivamente.

 

incontro all hotel di bruxelles

Il 20 dicembre scorso abbiamo svelato il particolare curriculum della Bellini e i suoi incarichi in aziende pubbliche tutte probabilmente ottenute anche grazie ai suoi ottimi rapporti con la politica di centrosinistra (è stata pure assessore in una giunta a guida Pds). […]

 

Dopo pochi giorni, il 27 dicembre, rivelammo ai nostri lettori l'esistenza di una società gemella (e omonima) della Equality consultancy, fondata, però, in Estonia, il 6 settembre 2018. Dopo le elezioni per il Parlamento di Bruxelles, il 18 giugno 2019, anche l'assemblea della ditta baltica deliberò lo scioglimento e il 15 aprile 2020 venne cancellata dal registro. […]

banconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kailibanconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kaili 1antonio panzeriABDERRAHIM ATMOUN - FRANCESCO GIORGI - ANTONIO PANZERIANTONIO PANZERI la moglie e la figlia di antonio panzeri antonio panzeri con una valigia all hotel steigenberger wiltcher di bruxelles

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO