karl marx pop

“COMPAGNI” DI MERENDE – PRESTO I VISITATORI DELLA TOMBA DI KARL MARX, CHE SI TROVA NEL CIMITERO LONDINESE DI HIGHGATE, POTRANNO PRENDERE UN CAFFÈ E ACQUISTARE SOUVENIR AL TERMINE DEL TOUR - IL PROGETTO PUNTA A SPILLARE DENARI AI “COMPAGNI” CHE VANNO A OMAGGIARE IL LORO MITO - IL COSTO DI BEVANDE E CALAMITE SI AGGIUNGERÀ A QUELLO DEI BIGLIETTI D’INGRESSO E SERVIRÀ A RESTAURARE 170 MILA TOMBE - CHISSÀ SE IL PADRE DEL COMUNISMO APPROVEREBBE IL CROWDFUNDING…

Enrico Franceschini per “la Repubblica

 

tomba di karl marx

È il cimitero più visitato della città: non dai partecipanti a un funerale, bensì dai turisti, attratti da una vista che grazie alla posizione elevata arriva fino al Tamigi e dalla presenza di una salma famosa, quella di Karl Marx. Ma nel prossimo futuro i visitatori del cimitero londinese di Highgate incontreranno una novità al termine del pellegrinaggio fino alla tomba del padre del comunismo: un caffè e un negozio di souvenir in cui fare acquisti. "Proletari di tutto il mondo, passate alla cassa prima di uscire", avrebbe potuto commentare con amaro sarcasmo l'autore de "Il capitale".

 

L'iniziativa di, per così dire, commercializzare il marxismo parte dal Friend of Highgate Cemetery Trust, l'organizzazione senza fini di lucro che gestisce il campo santo nel quartiere omonimo della parte nord di Londra: le cui 170 mila tombe, alcune antichissime, hanno bisogno di restauro, altrimenti rischiano di venire divorate dalla flora che le circonda. D'altra parte, 100 mila persone l'anno visitano Highgate, pagando pure un biglietto d'ingresso, per cui i responsabili hanno pensato di sfruttare la popolarità del luogo allo scopo di trovare i fondi per pulizie e riparazioni.

 

karl marx in una rivisitazione del poster di barack obama

«Qualcuno crede che ci sia qualcosa di macabro nel visitare un cimitero, ma questi posti hanno sempre riscosso un certo interesse », dice Ian Dungavell, il direttore del trust di Highgate, interpellato dal Guardian . Gli esempi, in effetti, abbondano: dal Père-Lachaise di Parigi, dove sono sepolti fra gli altri Jim Morrison, Colette, Balzac, Gioacchino Rossini, Yves Montand, ai cimiteri delle star di Hollywood, dove giacciono Rodolfo Valentino e Marilyn Monroe, fino a quello della cattedrale di Novodievich a Mosca, in cui riposano grandi scrittori come Gogol e Checov, oltre a Nikita Krusciov, l'unico leader sovietico a non essere stato sepolto lungo le mura del Cremlino accanto al mausoleo di Lenin.

 

Anche ad Highgate ci sono centinaia di tombe di personaggi noti, tra cui scienziati, artisti e politici del passato, ma il più importante è chiaramente Marx, morto nel 1883 a Londra, dove aveva vissuto ininterrottamente dal 1849. Sormontato dal suo celebre slogan rivoluzionario, "proletari di tutto il mondo, unitevi", il suo mausoleo è spesso coperto di fiori, talvolta rinsecchiti. L'anno scorso è stato vandalizzato due volte da ignoti, che hanno fatto a pezzi una lapide di marmo a martellate e scritto con vernice rossa sulla tomba le parole "dottrina d'odio" e "architetto del genocidio".

 

karl marx

Da allora i gestori del cimitero lo hanno ripulito, riportandolo alle condizioni originali. Con un coffee-shop e un negozio di souvenir (di certo con un suo caratteristico busto), forse potranno installare anche maggiori controlli. Il dubbio è se, alla prospettiva che i suoi visitatori prima di andarsene siano invitati a passare alla cassa, il padre del comunismo si rivolterebbe nella tomba.

 

Ma forse gli dispiace di più che il nuovo leader del Labour stia facendo piazza pulita di Jeremy Corbyn e seguaci, come il suo vice John McDonnell che si definiva orgogliosamente "marxista", dopo la peggiore sconfitta alle urne in quasi un secolo. 

karl marxLA TOMBA DI KARL MARXkarl marx moglie

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…