MA QUANT’È CURIOSO LO ZIO SAM – IL PORTATILE DI UNA COLLABORATRICE DELLA MERKEL INFETTATO DA UN VIRUS-SPIA USATO DALLA NSA AMERICANA – LO SCORSO ANNO CON SNOWDEN VENNE FUORI CHE ERA STATO INTERCETTATO IL CELLULARE DELLA CANCELLIERA

Mirko Molteni per "Libero Quotidiano"

 

ANGELA MERKEL PUNTA IL DITINO ANGELA MERKEL PUNTA IL DITINO

Un nuovo mattone sulle relazioni fra Stati Uniti e Germania è cascato ieri con la scoperta di un virus spia insinuatosi nel computer portatile di un’assistente della cancelliera tedesca Angela Merkel, stando al giornale “Bild”. La segretaria della Merkel stava lavorando nella sede del Dipartimento Politica Europea della Cancelleria per sistemare un discorso per il “capo” scrivendo su un computer degli uffici.

 

BARACK OBAMA A BERLINO BARACK OBAMA A BERLINO

Ha poi proseguito il lavoro a casa, sul suo pc portatile, salvando il file del documento su una chiavetta usb. Quando però ha introdotto la chiavetta nel suo portatile, l’antivirus ha segnalato un virus spia rivelatosi il temuto trojan Regin, messo a punto dai servizi segreti americani e inglesi. Il virus ha infettato la chiavetta della segretaria negli uffici della Cancelleria, ma successivi controlli del contropionaggio tedesco sulla rete telematica dell’intero palazzo non hanno portato a ulteriori riscontri.

 

È la seconda volta in poco più di un anno che la Merkel ricade nel mirino degli 007 americani. Che il virus Regin sia stato sviluppato dall’intelligence di Washington e Londra lo ha dato per assodato un mese fa un colosso del settore antivirus come la società Symantec, che lo segnala in circolazione dal 2008, in versioni via via aggiornate. Il Regin permetterebbe alla NSA di controllare da lontano i computer infetti, perfino muovendo il cursore del mouse, oltre ad aprire le banche dati e a visionare ciò che appare sullo schermo spiato.

 

ANGELA MERKEL E IL TELEFONINO ANGELA MERKEL E IL TELEFONINO

La Symantec l’ha definito «strumento di sorveglianza di massa» e fa parte di una serie di “armi virtuali” in cui spiccò già il virus Stuxnet, creato dagli Usb insieme a Israele e introdotto da alcuni 007, anche in tal caso con una chiavetta usb, nei computer degli impianti nucleari iraniani di Natanz, per ostacolare l’arricchimento dell’uranio. La Germania, per il suo ruolo cardine nell’economia europea e per le sue posizioni non sempre allineate con la Casa Bianca, è fra i bersagli principali delle agenzie americane di intelligence. Si rinnova così lo scandalo Datagate scoppiato nel 2013 con le rivelazioni del suo fuggiasco dipendente Edward Snowden.

 

Limitandoci solo a questo Paese, emerse già lo scorso anno che gli americani avevano intercettato il telefonino della Merkel, nonché di numerosi diplomatici e funzionari governativi tedeschi, e che, più in generale, circa 500 milioni di comunicazioni internet di cittadini tedeschi sono state copiate e schedate. Mesi fa gli Stati Uniti avevano ribattuto che l’ex-segretario di Stato Hillary Clinton era stata a sua volta spiata dai tedeschi. Ma a Washington non è andato giù nemmeno che ai primi di dicembre la Germania ha onorato col prestigioso premio librario Geschwister-Scholl-Preis il giornalista Glenn Greenwald, il primo che diede credito a Snowden tanto da dedicargli il libro “Nessun posto per nascondersi”, appunto premiato dai tedeschi.

 

OBAMA E ANGELA MERKEL FOTO LAPRESSE OBAMA E ANGELA MERKEL FOTO LAPRESSE

Ci sono anche ragioni più profonde per la recrudescenza fra Berlino e Washington. Per il 15 gennaio è in programma ad Astana, in Kazakshtan, un vertice fra i presidenti Putin e Poroshenko, la stessa Merkel e il collega francese Hollande. Un summit tutto europeo con cui Francia e Germania cercheranno, indipendentemente dall’America, di consolidare la tregua in Ucraina ben sapendo che il rapporto con la Russia è basilare, in termini energetici e commerciali per l’Unione Europea.

 

È vero che ieri la Merkel è tornata a parlare di «nuove sanzioni» a Mosca nel caso la tensione si rialzasse. Ma al di là dei paraventi diplomatici, Angela non vuole certo rompere coi russi, rafforzando così la malfidenza degli Usa. Del resto, la Nsa non è popolare nemmeno in patria: è di due giorni fa la rivelazione che molti agenti e funzionari dell’agenzia d’intelligence usavano i propri sofisticati mezzi anche per fini privati, tenendo sotto sorveglianza i rispettivi coniugi o amanti.

 

edward snowdenedward snowden

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)