concorso pubblico per insegnanti

LO STATO NON E' UN GRAN DATORE DI LAVORO – TRA IL 2021 E IL 2022 IL 20% DEI VINCITORI DEI CONCORSI PUBBLICI HA RINUNCIATO AL POSTO CONQUISTATO. NELLA METÀ DEI CASI IL RIFIUTO RIGUARDA CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO, SOPRATTUTTO NELLE AMMINISTRAZIONI DEL NORD, DOVE IL COSTO DELLA VITA E DEGLI AFFITTI È PIÙ ALTO – MA C'È ANCHE IL FENOMENO DEI CONCORSISTI (265MILA IN UN ANNO) CHE PARTECIPANO A PIÙ BANDI, PER POI SCEGLIERE IL POSTO MIGLIORE E...

Estratto dell'articolo di Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

concorso pubblico per insegnanti

Paese di santi, poeti, navigatori e di concorsisti. Sono più di 265 mila, stando ai dati del Formez, quelli che si candidano a più concorsi pubblici e poi optano per il posto con lo stipendio migliore o il contratto stabile, lasciando spesso e volentieri scoperte amministrazioni alle prese con i progetti del Pnrr e già vittime di gravi carenze di organico.

 

Quello dei concorsisti è un fenomeno che è andato accentuandosi negli ultimi due anni e che ha portato a una raffica di rinunce da parte dei vincitori delle selezioni. Tra il 2021 e il 2022 circa il 20 per cento dei vincitori delle prove si è tirato indietro all'ultimo momento quando in ballo c'era un contratto a tempo indeterminato. L'asticella sale addirittura al 50% se il posto offerto era a breve scadenza.

 

concorso pubblico 1

[…] I concorsisti hanno un'età media di poco superiore ai 40 anni, la maggior parte possiede una laurea in giurisprudenza (il 43%) e in due casi su tre risiedono nelle regioni del Mezzogiorno. Più della metà sono donne. Relativamente ai bandi pubblicati dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2022 da parte delle amministrazioni, il Formez ha fatto sapere di aver acquisito oltre 2 milioni di richieste di partecipazione ai concorsi indetti.

 

Ed è emerso che sono stati in tutto 265 mila i candidati che hanno fatto domanda per accedere a più selezioni, ovvero il 41,5% del totale. Di questi il 26% è risultato idoneo in almeno due prove.

Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

 

[…] L'inedito potere di scelta dei candidati spinge per esempio sempre più persone a rifiutare un posto di lavoro in una pa del Nord, dove l'affitto impegna in media quasi il 50% dello stipendio di un laureato neo-assunto. Ma se da un lato aumentano concorsisti e rinunce, dall'altro diminuisce il numero complessivo dei partecipanti alle prove. Oggi si presentano in media 40 candidati per ogni posto messo a bando, contro i 200 del 2019.

 

Numeri che destano allarme in una fase in cui la Pubblica amministrazione ha un disperato bisogno di assumere per mantenere l'operatività degli enti. Entro il 2033, infatti, oltre un milione di statali sarà costretto a lasciare il lavoro per raggiunti limiti di età, circa uno su tre.

 

concorso pubblico 2

[…] Alcune amministrazioni, per intenderci, dovranno sostituire più di metà del personale in servizio. In valori assoluti le uscite più significative si registreranno nella scuola (463.257), nella sanità (243.130) e negli enti locali (185.345). Gli impiegati pubblici con meno di trent'anni sono il 4,8%. Nei ministeri, negli enti locali e nella scuola ci sono appena due giovani di meno di trent'anni assunti stabilmente ogni cento impiegati. Il numero dei dipendenti pubblici in Italia intanto ha raggiunto le 3.266.180 unità (+0,8% rispetto al dato del 2021).

 

concorso pubblico per insegnanti

Mentre il numero dei contratti a tempo indeterminato ha toccato il minimo storico: solo 2,9 milioni di statali hanno il posto fisso. I contratti flessibili sono oltre 437.000. Risultato, nella Pa su 100 contratti stabili ce ne sono 15 flessibili. Il 68% di questi è assorbito da istruzione e ricerca, dove i precari sono (il 30% degli occupati). […]

concorso pubblico per insegnanti pnrr

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”