steve bannon assalto congresso capitol hill

BANNON E DANNATO - IL CONGRESSO USA HA VOTATO LA RISOLUZIONE CONTRO L’EX GURU DI TRUMP, ACCUSANDOLO DI ESSERE “PENALMENTE RESPONSABILE” PER IL REATO DI OLTRAGGIO AL CONGRESSO. IL MOTIVO? SI ERA RIFIUTATO DI TESTIMONIARE IN UN’INCHIESTA SULL’ATTACCO A CAPITOL HILL, E ORA RISCHIA DUE ANNI DI CARCERE - È UN MESSAGGIO ANCHE PER ALTRI UOMINI LEGATI A TRUMP, CHE DOPO IL CASINO DEL 6 GENNAIO NON HANNO VOLUTO PARLARE. LO STESSO EX PRESIDENTE POTREBBE ESSERE CHIAMATO A TESTIMONIARE…

Da www.rainews.it

steve bannon e donald trump

 

La Camera Usa ha votato una risoluzione, con 229 voti a favore e 202 contrari, che ritiene Steve Bannon penalmente responsabile per il reato di oltraggio al Congresso. Nove repubblicani hanno votato a favore della risoluzione.

 

STEVE BANNON DOPO IL RILASCIO SU CAUZIONE

Bannon, alleato dell'ex presidente Donald Trump, e ispiratore delle destre sovraniste, si era rifiutato di testimoniare alla commissione di inchiesta sull'assalto del 6 gennaio al Congresso americano.  Bannon rischia fino a due anni di carcere se il Dipartimento di Giustizia deciderà ora di perseguirlo. Sarebbe questo, un messaggio molto forte rivolto gli altri uomini di Trump che si rifiutano di testimoniare.

steve bannon in tribunale

 

La commissione ha citato in giudizio altri tre ex aiutanti di Trump, tra cui l'ex capo dello staff Mark Meadows, e quasi una dozzina di organizzatori di una manifestazione che ha preceduto l'attacco. La commissione ha anche inviato richieste di documenti alle agenzie governative, così come ai social media e alle società di telecomunicazioni, per mettere insieme un rapporto completo sull'attacco.

LIZ CHENEY

 

Lo stesso ex presidente non sarebbe al riparo da un ordine di comparizione davanti alla commissione di indagine se non venissero riconosciute valide le prerogative presidenziali dietro le quali si sta schermando.  Secondo gli investigatori, la testimonianza di Bannon è fondamentale per una chiara comprensione delle azioni di Trump prima e durante l'assalto che causò cinque morti.

 

LA RISOLUZIONE CONTRO BANNON DEL CONGRESSO USA

"Secondo i rapporti pubblicati, Bannon aveva una conoscenza specifica degli eventi del 6 gennaio prima che si verificassero, ha avuto un ruolo rilevante nell'attacco", ha detto ai giornalisti la speaker della Camera, Nancy Pelosi. Resta tuttavia remota la possibilità che Bannon venga condannato: è dai tempi dell'amministrazione Reagan che non si è avuta una condanna per oltraggio al Congresso. Anche in questo caso ci potrebbero volere molti mesi, o anche anni, perché Bannon sia condannato.

IL CONGRESSO CONTRO STEVE BANNON MERRICK GARLAND Giorgia Meloni e Steve Bannonsteve bannonSTEVE BANNON E GUO WENGUI TRUMP E STEVE BANNONSTEVE BANNON E TRUMPsteve bannon

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…