attentato alle chiese copte in egitto

COPTI E MANGIATI - LA STRAGE IN EGITTO, CON 47 MORTI, AVEVA UN BERSAGLIO: IL PAPA COPTO - E TRA TRE SETTIMANE ARRIVA AL CAIRO ANCHE BERGOGLIO - L’ISIS VUOLE DESTABILIZZARE AL SISI E A RAFFORZARE LA PRESENZA NEL SINAI - DICHIARATI 3 MESI DI STATO D'EMERGENZA - IL VIDEO DEL KAMIKAZE AD ALESSANDRIA

 

Giordano Stabile per “la Stampa”

 

Volevano uccidere il Papa copto, a tre settimane dall' arrivo del Papa cattolico. L'Isis alza al massimo livello la sua guerra in Egitto contro i cristiani, cerca di destabilizzare il presidente Al-Sisi, punta a rafforzare e ad allargare la sua presenza nel Sinai proprio mentre a Raqqa e a Mosul è sempre più vicino alla sconfitta.

 

attentato alle chiese copte in egitto  9attentato alle chiese copte in egitto 9

I jihadisti hanno colpito nel cuore della terra copta, nel Delta del Nilo, massacrato 47 fedeli durante la messa della Domenica delle Palme. Prima a Tanta, città a metà strada fra il Cairo e Alessandria, dove un kamikaze è riuscito a entrare nella chiesa di San Giorgio e si è fatto esplodere. Poi nella cattedrale dove celebrava la funzione lo stesso Tawadros II.

 

Nella chiesa di San Giorgio è venerata un'immagine della Madonna considerata miracolosa, era stracolma di fedeli. C'era anche la tv di Stato a trasmettere in diretta la cerimonia. La telecamera ha colto il momento dello scoppio, le immagini s'interrompono, si sentono le urla strazianti dei feriti. Il bilancio, ieri sera, era di 29 morti e 78 feriti.

attentato alle chiese copte in egitto  8attentato alle chiese copte in egitto 8

Neanche due ore dopo il secondo kamikaze punta alla cattedrale di San Marco di Alessandria. L' obiettivo è il leader della chiesa copta, Papa Tawadros II.

 

Il primo attacco ha però allertato le forze di sicurezza. Tre agenti notano il terrorista, gli vanno incontro, cercano di bloccarlo ma non riescono a impedirgli di innescare la cintura esplosiva. È strage lo stesso, ma il Papa è salvo, assieme a molti altri fedeli.

 

attentato alle chiese copte in egitto  7attentato alle chiese copte in egitto 7

A frenare l' impatto dell' esplosione, con i loro corpi, sono gli agenti Emad al-Rokeby e Najwa al-Hajjar, una donna, eroi che hanno salvato probabilmente decine di vite. Alla fine i morti sono 18, compresi i tre poliziotti, i feriti 41. L'Egitto è scosso. Una folla di cristiani si raduna davanti alla sede della polizia di Tanta, per protestare contro le scarse misure di sicurezza. Il presidente Abdel Fatah Al-Sisi ordina all' esercito, alle forze speciali, di schierarsi nelle strade, davanti a tutte le chiese.

 

attentato alle chiese copte in egitto  6attentato alle chiese copte in egitto 6

Altre immagini mostrano Tawadros II, nella cattedrale, piegato dal dolore, fra le foglie di palma insanguinate. Lo chiama il premier Sherif Ismail: i terroristi, dice, «non danneggeranno l' unità di questo popolo e la sua coesione, gli egiziani sono uniti di fronte a questo terrorismo fino a quando sarà sradicato». Il colpo è però tremendo, tutta la strategia di Al-Sisi, basata sulla sicurezza, sulla convivenza di cristiani e musulmani in un regime laico, anche a costo di una repressione durissima, vacilla.

 

attentato alle chiese copte in egitto  5attentato alle chiese copte in egitto 5

Il tema della sicurezza è particolarmente sentito dai cristiani, alleati indispensabili per Al-Sisi, che ieri ha decretato tre mesi di stato d' emergenza. Ogni mese si registra almeno un attacco a una chiesa. Gli islamisti colpiscono nelle ricorrenze importanti. A Capodanno nel 2011, 21 morti ad Alessandra, o lo scorso 12 dicembre al Cairo, nella cattedrale di Abbassia, durante la preghiera comune con i musulmani, 25 morti.

 

attentato alle chiese copte in egitto  4attentato alle chiese copte in egitto 4

Dopo quell' attacco l'Isis ha diffuso un video con le immagini del kamikaze e promesso «fiumi di sangue». Il livello degli attentati di ieri, subito rivendicati dalla «Provincia del Sinai» dello Stato islamico, mostra che le sue cellule si sono rafforzate. Il Sinai è la loro base da tre anni, da quando il gruppo jihadista Ansar Bayt al-Maqdis ha giurato fedeltà al califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Trentamila uomini delle forze di sicurezza non sono riusciti a distruggerlo, anche perché gli islamisti contano sulla copertura di tribù beduine del deserto. I cristiani sono braccati, con uccisioni mirate, aggressioni, migliaia di famiglie sono fuggite verso il Cairo.

attentato alle chiese copte in egitto  3attentato alle chiese copte in egitto 3

 

È una strategia a lungo termine. Il nome Ansar Bayt al-Maqdis fa riferimento a Gerusalemme. La posizione del Sinai è strategica, una base perfetta per tentare la conquista dell' Egitto e nello stesso tempo attaccare Israele. Al-Baghdadi ci ha messo su gli occhi da tempo. Dopo la sconfitta in Libia, potrebbe diventare quella «seconda casa» dello Stato islamico, ormai vicino a essere sloggiato da Raqqa e Mosul.

attentato alle chiese copte in egitto  14attentato alle chiese copte in egitto 14attentato alle chiese copte in egitto  2attentato alle chiese copte in egitto 2attentato alle chiese copte in egitto  12attentato alle chiese copte in egitto 12attentato alle chiese copte in egitto  1attentato alle chiese copte in egitto 1attentato alle chiese copte in egitto  10attentato alle chiese copte in egitto 10attentato alle chiese copte in egitto  11attentato alle chiese copte in egitto 11attentato alle chiese copte in egitto  13attentato alle chiese copte in egitto 13attentato alle chiese copte in egitto  15attentato alle chiese copte in egitto 15

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO