È ARRIVATO IL BOLLETTINO – I NUOVI CASI OGGI SONO 17.572, IN AUMENTO RISPETTO A IERI MA CON QUASI 40MILA TAMPONI IN PIÙ. IL TASSO DI POSITIVITÀ INFATTI SCENDE ALL’8.8% – I MORTI SONO 680 IN 24 ORE, 66.537 IN TOTALE (QUINTO PAESE AL MONDO) – LA CURVA NON SI APPIATTISCE E CON GLI ASSEMBRAMENTI NATALIZI RISCHIAMO DI RITROVARSI A GENNAIO DIRETTAMENTE IN TERZA ONDATA
? #Coronavirus, 16/12/20
— YouTrend (@you_trend) December 16, 2020
• Attualmente positivi: 645.706
• Deceduti: 66.537 (+680)
• Dimessi/Guariti: 1.175.901 (+34.495)
• Ricoverati: 29.823 (-522)
• di cui in Terapia Intensiva: 2.926 (-77)
• Tamponi: 24.683.230 (+199.489)
Totale casi: 1.888.144 (+17.572, +0,94%)
Paola Caruso per www.corriere.it
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.888.144 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 17.572, +0,9% rispetto al giorno prima (ieri erano +14.844), mentre i decessi odierni sono 680, +1% (ieri erano +846), per un totale di 66.537 vittime da febbraio.
Le persone guarite o dimesse sono 1.175.901 complessivamente: 34.495 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3% (ieri erano +25.789). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 645.706, pari a -17.607 rispetto a ieri, -2,6% (ieri erano -11.796).
La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi sono stati 199.489, ovvero 36.609 in più rispetto a ieri quando erano stati 162.880. Mentre il tasso di positività è dell’ 8,8%: vuol dire che su 100 tamponi eseguiti meno di 9 sono risultati positivi; ieri era del 9,1%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. È da evitare una recrudescenza dell’epidemia durante le feste e per questo motivo il governo sta pensando a un «ritocco delle misure» per Natale, con Luca Zaia, presidente del Veneto (la regione più colpita dal 5 dicembre), che chiede la zona rossa fino a gennaio. La situazione è simile a quella di altri Paesi europei.
«Nonostante alcuni fragili progressi, la trasmissione di Covid-19 nella regione europea rimane diffusa e intensa», sottolinea il report settimanale dell’Oms che raccomanda le mascherine anche in casa a Natale e lancia l’allarme: c’è un «alto rischio» di una nuova ondata all’inizio del 2021 in Europa.
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