PARTY COL VIRUS – QUEI FURBONI DEI GIOVANI TEDESCHI STANNO OVVIANDO ALLA CHIUSURA DELLE DISCOTECHE CON DELLE FESTE PRIVATE A CASA CHIAMATE “CORONAPARTY”. ANCHE IN ITALIA QUALCUNO RIESCE A ELUDERE I CONTROLLI PER ANDARE A FARE CASINO DAGLI AMICI, MA I CRUCCHI STANNO ESAGERANDO E LA POLIZIA DEVE INTERVENIRE – “NON SIAMO A RISCHIO, ABBIAMO IL DISINFETTANTE”
Li chiamano Coronaparty e sono l’ultima moda in Germania, fra i giovanissimi. In un Paese in cui il virus ormai dilaga – i casi ufficiali sono oltre 8.200 e il sistema sanitario tocca i propri limiti – c’è chi non ha ancora capito. Un po’ come in Italia, prima dei decreti che hanno costretto la gente a restare in casa. Scuole chiuse? Tutti nei parchi, a festeggiare. Discoteche, locali notturni blindati? Si ripiega nelle abitazioni private o anche in piena notte all’aria aperta, fra litri di birra e musica. Un fenomeno diffuso, che riguarda Berlino come le città nel Sud, della Baviera.
I RAGAZZI: «NON SIAMO A RISCHIO, E POI ABBIAMO IL DISINFETTANTE…»
MURALES IN GERMANIA SUL CORONAVIRUS
Intervistati su questa condotta, i ragazzi dimostrano di non aver compreso la gravità della situazione: «Non siamo nella fascia a rischio e abbiamo sempre con noi il disinfettante», risponde una di loro in un video postato su Twitter. E poi, dice, non «coccolerò» nessuno a fine serata. Insomma, un esercito d’inconsapevoli. Per fermare i Coronaparty, a tutela di tutti, arriva spesso la polizia, che fino a inizio settimana ha sciolto diversi assembramenti «con le buone», invitando tutti ad andare a casa.
LA DENUNCIA BIPARTISAN DELLA POLITICA
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«Comportamenti del tutto irresponsabili», è la denuncia bipartisan di molti politici. L’indignazione è esplosa sul web. La Germania che richiama i medici dalle pensioni e costruisce ospedali negli hotel per raddoppiare i posti letto di terapia intensiva mal sopporta l’incoscienza dei giovanissimi. «Gli farei pagare fino a 5 mila euro di multa», commenta qualcuno su Twitter. «Per ogni Coronaparty andrebbero fatte scorrere le immagini che arrivano dall’Italia. Grazie a voi, presto così anche da noi».
Lars Schaade, del Robert Koch Institut, in conferenza stampa a Berlino ha commentato: «Non ha senso chiudere le discoteche se poi si fanno le feste a casa. Lo dico perché adesso si organizzano i cosiddetti Coronaparty. Per favore non fatelo».