blanco

“CORRO NUDO NEI BOSCHI. NON È COSÌ FOLLE. IN FONDO SIAMO NATI NUDI” – CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSER BLANCO, IL 18ENNE NATO IN UN PAESINO NEL BRESCIANO, IN VETTA A TUTTE LE CLASSIFICHE CON L’ALBUM D’ESORDIO “BLU CELESTE”: “PER ME NON È CAMBIATO NULLA. VADO SEMPRE IN GIRO CON I SOLITI QUATTRO AMICI. NELLA MIA TESTA È TUTTO UGUALE. NELLA MUSICA, COSÌ COME NELLA VITA, SE SEGUI SEMPRE UNO SCHEMA PERDI UN PO' DI EMOZIONE. MEGLIO GODERSI IL VIAGGIO E VIVERLA COME VIENE…” - VIDEO

Alice Castagneri per “la Stampa”

 

blanco 13

Sembra uno schizzato, uno scappato di casa. Forse perché gli piace correre nudo nei boschi e non si fa problemi a fare le interviste in mutande. Ma Blanco non è pazzo, vive solo fuori dagli schemi: «Correre mi dà adrelina e farlo senza vestiti non è così folle. Mi fa sentire in contatto con la natura. In fondo siamo nati nudi». Fino a qualche anno fa, Riccardo Fabbriconi scriveva canzoni in cantina, quasi al buio, e ora - a soli 18 anni - è in vetta a tutte le classifiche con il suo disco d'esordio Blu Celeste. È nato e cresciuto a Cavalgese della Riviera, un paesino di tremila anime del Bresciano: «Quando ero piccolo non mi piaceva perché c'era poca gente. Adesso lo apprezzo molto, è un posto tranquillo dove posso fare quello che voglio».

 

la canzone nostra blanco e salmo

Vive ancora in quell'angolino di provincia, con i genitori, e probabilmente non ha ancora ben realizzato che il suo album è il più venduto in Italia ed è stato il terzo più ascoltato al mondo su Spotify nelle prime 72 ore dall'uscita: «Sono molto felice di questi risultati, ma per me non è cambiato nulla. Vado sempre in giro con i soliti quattro amici. Nella mia testa è tutto uguale, ma meglio così». Dice che non c'è mai stato un momento in cui ha pensato di svoltare: «Faccio musica perché mi rende felice. Certo, mi sono dato degli obiettivi, ma non ho mai avuto aspettative».

blanco 2

 

La svolta, però, è arrivata prima conLa canzone nostra con Salmo e Mace (che ormai è in classifica da 36 settimane), e poi con Mi fai impazzire con Sfera Ebbasta, colonna sonora dell'estate. Il singolo Notti in bianco ha fatto il resto. Nella copertina di quel pezzo Blanco è nudo.

 

blanco 14

Nessun simbolo, niente Rolex al polso o collane d'oro al collo, al contrario di tanti suoi colleghi. Anche nella cover di Blu Celeste è così come mamma l'ha fatto: si trova sott' acqua sospeso tra il fondo e la superficie, illuminato solo dai raggi del sole che attraversano il mare. Le dodici tracce - tutta la top ten dei singoli più venduti - sono un insieme di opposti: romantico e selvaggio, delicato e irruento, scuro e innocente. Blanco passa dal sussurrare con un filo di voce in Mezz' ora Di Sole «sono in quel parco nel 2018, sporco di fango, mi volevo ammazzare», a urlare in Pornografia «tu che ti tocchi e mi fissi da un'ora. È pornografia».

blanco 8

 

Il dolore emerge più volte qua e là, non solo con le strofe sul suicidio. La canzone che dà il titolo al disco, dedicata a una persona che non c'è più, che l'artista chiama «il fratello che vorrei», è una poesia piena di sofferenza. Anche il tema del sesso, raccontato in modo viscerale, carnale, ritorna più volte nei testi: «Lo descrivo così perché secondo me è più naturale. La vera natura dell'uomo è quella: siamo selvaggi. Ognuno, però, lo è a modo suo».

 

blanco 11

A livello sonoro il disco è un miscuglio di pop, rap, elettronica, punk. Non segue una regola ed è impossibile da etichettare: «I miei riferimenti sono Celentano, Battisti e Battiato. Ma voglio sempre essere me stesso, senza snaturarmi. Nella musica, così come nella vita, se segui sempre uno schema perdi un po' di emozione. Meglio godersi il viaggio e viverla come viene».

 

blanco 10

A dare un tocco magico ai brani ci ha pensato il produttore Michele Zocca, in arte Michelangelo: «Ci siamo conosciuti tre anni fa, a Milano. Non ci siamo presi subito, ma dopo un po'. Mi ha fatto crescere anche come persona. Ora siamo come fratelli. Ricordo quando abbiamo registrato Ladro di fiori: siamo entrati in studio alle 9 di mattina e siamo usciti alle 4 di notte. Fuori nevicava, è stato bellissimo». Adesso a Blanco manca solo un live, di quelli veri, con la gente scatenata: «Spero si possa fare presto, la pandemia è stata dura per tutti. Voglio vedere la gente pogare».

blanco 1blanco 6blanco 3blanco 9blanco 7blanco 5blanco 4blanco 12

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…