paola galeone cinzia falcone

NESSUNO È PREFETTO – DISPOSTI GLI ARRESTI DOMICILIARI PER PAOLA GALEONE, EX PREFETTO DI COSENZA: È ACCUSATA DI “INDUZIONE A DARE UTILITÀ” PER UNA PRESUNTA MAZZETTA DA 700 EURO INTASCATA, SECONDO L’ACCUSA, TRA IL 23 E IL 28 DICEMBRE - L’INCONTRO CON CINZIA FALCONE, PRESIDENTE DELL’ANIMED: “TU HAI SOSTENUTO DEI COSTI, SE MI FAI UNA FATTURA DA 1200 EURO, 500 LI TIENI TU E LA DIFFERENZA…”

L. Musolino e G. Trinchella  per www.ilfattoquotidiano.it

 

paola galeone

“Cinzia, tu hai sostenuto dei costi… Io ho un fondo di rappresentanza in cui residuano 1200 euro… Ho pensato che se tu mi fai una fattura da 1200 euro, 500 te li tieni tu e la differenza la giri a me…”. È il 23 dicembre quando Cinzia Falcone, presidente della associazione dell’Associazione nazionale interculturale mediterranea (Animed), viene avvicinata dalla prefetta di Cosenza Paola Galeone che ha appena allontanato tre funzionari di polizia. La Falcone riceve la stranissima proposta che oggi ha portato agli arresti domiciliari la funzionaria che era stata iscritta nel registro degli indagati per induzione a dare utilità.

cinzia falcone

 

Siamo nella sede della prefettura e la Galeone istruisce la donna su come compilare la fattura e di prepararla per il giorno dopo, in modo da essere evasa tra il 28 e il 29 dicembre. Prima dei saluti la prefetta però dice alla presidente che esistono problemi nei documenti ha presentato per partecipare a una gara per l’affidamento dei servizi di gestione dei centri collettivi di accoglienza “alludendo alla inutilità di ricorsi amministrativi e lungaggini” possibili.

 

cinzia falcone paola galeone

La contropartita appare all’improvviso. La mazzetta, è l’ipotesi della procura, deve avere quindi la “forma” di una fattura da 1220 euro. La giustificazione è presto fatta: ovvero le presunte spese di organizzazione di un convegno sulla violenza di genere co-organizzato da Falcone e dalla prefettura di Cosenza che si è tenuto il 29 novembre 2019 al teatro Rendano. Questo perché, a dire della Galeone, l’operazione è possibile perché erano avanzati soldi in bilancio sul fondo di rappresentanza che è inutile restituire al ministero dell’Interno “non avendo – si legge nell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Letizia Benigno – lo Stato rimborsato a lei dei soldi per una parabola satellitare comprata personalmente dal suo fidanzato”. La Falcone però esce dalla prefettura e va diretta in Questura a denunciare tutto. Ed è così che che è scattata la “trappola”: la consegna di denaro è stata registrata dagli investigatori.

PAOLA GALEONE

 

La presidente Animed racconta agli investigatori di avere crediti per 300mila euro per fatture emesse per il Centro di accoglienza straordinario di Camigliatello e teme che la prefetta possa in qualche modo ostacolare il rimborso. Quindi d’accordo con gli inquirenti Falcone invia la fattura e il messaggio con la parola “ok” come concordato alla Galeone. Il messaggio di risposta è: “Io ti stimo tanto e faremo tanta strada insieme”.

PAOLA GALEONE

 

Quindi l’incontro in un bar vicino alla prefettura e la consegna del denaro in banconote da 50 euro, in una busta rosa, fotocopiate dalla polizia giudiziaria. La prefetta, ricevuta la busta, insiste per dare alla donna 100 euro, dicendole “comprati i biscotti… stai calma, respira”. All’uscita dal bar ci sono i poliziotti. Le indagini hanno poi permesso di verificare che l’associazione sarebbe stata esclusa dalla gara per mancanza di requisiti e che la prefetta ne era perfettamente a conoscenza.

cinzia falcone 1

 

paola galeone 1

Per il giudice “si coglie tra le righe della condotta una tendenza alla commistione tra il denaro proprio e il denaro di pertinenza della prefettura e più in generale della pubblica amministrazione, una versatilità nella gestione e precostituzione di titoli di spesa una inopportuna tendenza alla diretta ingerenza“. Ma non solo: “L’aver suggerito alla Falcone l’escamotage per utilizzare i fondi residui di bilancio, l’aver palesato la sconvenienza di un ri-trasferimento allo Stato… l’aver ipotizzato come alternativa di spesa l’utilizzo di fatture di un qualche ristorante, l’aver cercato di vincere le resistenze e gli imbarazzi della Falcone… sono comportamenti che palesano una dimistichezza di condotta gestoria che si traduce, a sua volta, in capacità di reiterazione di analoghi reati“. Per il giudice, anche se l’indagata ha chiesto di essere interrogata, questo non esclude il rischio di inquinamento probatorio.

paola galeone 4paola galeone 5paola galeone 3paola galeone 2PAOLA GALEONE

Ultimi Dagoreport

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO