COVID O’ MARE QUANTO È BELLO – IN LIGURIA SPIAGGE PIENE E MASCHERINE NON PERVENUTE: FOLLA DI BAGNANTI TRA SDRAIO, LETTINI E OMBRELLONI - QUASI TUTTI “DIMENTICANO” I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE – NELLA SETTIMANA DI FERRAGOSTO SI SFIORA IL TUTTO ESAURITO E GLI ALBERGATORI TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO - LA MAGGIOR PARTE DEGLI ARRIVI DALL’ITALIA, MA CI SONO ANCHE FRANCESI, SVIZZERI E TEDESCHI...
Marco Menduni per “la Stampa”
assembrati in spiaggia senza mascherina 1
Sfiorato il tutto esaurito nella settimana del Ferragosto. Prenotazioni a quota 95% nella settimana successiva. È la rivincita del turismo ligure: più forte dell'emergenza Covid, più forte dei cantieri e delle maxi code in autostrada. «Ci stanno salvando piemontesi e francesi», commenta Americo Pilati, presidente di Federalberghi, davanti al suo hotel di Diano Marina.
Un assalto alle località delle Riviere, un'onda d'urto che si è mossa già da venerdì sera, per tutta la notte. Distanziamento interpersonale e mascherine non pervenuti. In una delle giornate più calde e afose di quest' agosto le spiagge di quasi tutta la Riviera dei Fiori si presentano così: bagnanti a gruppi fitti tra sdraio, lettini e ombrelloni, sulla battigia o nei primi metri di mare.
Uso delle mascherine: prossimo allo zero. Così diventano emblematiche le immagini di alcune spiagge comunali attrezzate di Sanremo. Ma la situazione è pressoché analoga a Diano Marina, Imperia, Ospedaletti, Bordighera e Ventimiglia. Le stesse scene si ripetono dall'altra parte della regione: spiagge gremite sulla costa spezzina, fra le più pulite d'Italia, con punte di eccellenza a Lerici, Levanto, Bonassola, Ameglia e Framura, dove sventola la bandiera blu, e la zona delle 5 Terre, premiata nuovamente in questi giorni da Goletta Verde e Legambiente. A Lerici gli steward controllano gli ingressi, così a Monterosso.
assembrati in spiaggia senza mascherina
Non è così dappertutto. In alcune spiagge si segnalano problematiche ed assembramenti. È il caso di molte scogliere, ad esempio quelle di Porto Venere, meta di numerose compagnie di giovanissimi. Il Savonese poi è il regno dei giovanissimi. Arrivano con le tende, sbarcano in spiaggia, come a Savona, a Celle, a Varazze. Una percentuale, quella dei visitatori di casa nostra, che in Liguria sta toccando l'85 per cento.
«Mancano all'appello - conferma Aldo Werdin presidente di Ugal, gli albergatori del Tigullio - gli americani e i russi, la ripresa è stata lenta ma costante grazie agli italiani, una buona clientela disposta anche a spendere». La nota di rammarico: «Se non ci fossero stati gli enormi problemi in autostrada che hanno connotato le ultime settimane e che purtroppo non sono ancora finiti, avremmo potuto fare anche di meglio».
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Un parere ovviamente condiviso anche da Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari: «La criticità dei collegamenti ha creato danni consistenti, queste due settimane viaggiano con la previsione di numeri confortanti ma dopo il Covid si sarebbe potuto recuperare anche di più senza quei disagi».
I turisti stranieri arrivano soprattutto dall'immediato oltreconfine: «Questo dimostra - spiega Pier Paolo Giampellegrini, commissario straordinario dell'agenzia regionale InLiguria - che avevamo visto giusto quando abbiamo deciso di concentrare la nostra promozione, partita non appena concluso il lockdown, sulle regioni confinanti e i Paesi più vicini, come Francia, Svizzera e Germania. Questo non è l'anno dei lunghi viaggi, chi raggiunge le località delle sue vacanze lo fa per di più in automobile per destinazioni raggiungibili in poche ore».
Alberghi pieni, ristoranti affollati, spiagge gremite ma senza particolari problemi per il rispetto del distanziamento. Il quadro delle prossime due settimane si presenta così.È evidente che la prova più dura arriverà dopo, anche se la chiave per un recupero di affari nell'anno buio del Coronavirus sta anche nel prolungare la stagione fino ad arrivare a ottobre inoltrato.
Un'offerta protratta nel tempo che già in passato, a più riprese, è apparsa una via obbligata per aumentare l'attrattività della regione. Così si preparano anche le località che da sempre si rivolgono a un pubblico più maturo e incline a sfuggire, dirigendosi in Riviera, ai primi rigori del freddo al Nord. «La spiaggia - racconta Angelo Galtieri, vicesindaco di Alassio - è stata restituita alla sua piena operatività, c'è molta gente in un afflusso molto disciplinato e attento e siamo pronti ad andare avanti così, perché la nostra cittadina è una monocultura: noi viviamo di turismo, tutto l'anno».
In questo contesto sono interessanti i numeri di Airbnb. La Liguria si pone al secondo posto nella classifica di chi cerca una casa in affitto per le vacanze, subito dopo la Costa etrusca. Anche in questo caso, è raddoppiato il numero degli italiani che si rivolgono a questa formula (in passato premiata maggiormente dai turisti stranieri) e le sistemazioni dell'entroterra sono quelle che vedono una maggiore crescita percentuale.
È l'affermazione del cosiddetto "turismo a corto raggio", elemento che caratterizza la stagione 2020. Bed Breakfast e case vacanza, rispetto alle prime stime hanno ottenuto un sensibile aumento di popolarità, registrando una crescita di richieste rispettivamente del 17 e del 30 per cento. Vivere le vacanze appartati è, in questo periodo, un privilegio da non perdere.