pompa di benzina

IL CRIMINE SI FA UNA POMPA - PREZZI BASSI E NIENTE LOGO, SI DIFFONDONO I BENZINAI DELLE COSCHE - IN UN REPORT DELL'ORGANISMO CONTRO LE MAFIE L'ALLARME PER IL RISCHIO LEGATO AL TRAFFICO ILLECITO DEI CARBURANTI - IL BUSINESS COSTA ALLO STATO CIRCA 4 MILIARDI DI EVASIONE TRA ACCISE E IVA - SUL TERRITORIO NAZIONALE SONO PRESENTI 21.000 PUNTI VENDITA E…

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

POMPA DI BENZINA

Ndrangheta e camorra si riempiono da anni le tasche con il traffico illecito dei carburanti. Un business ricchissimo: l'Unione petrolifera italiana stima che valga almeno 3 miliardi, ovvero il 10% del totale consumato in Italia, per un'evasione, tra accise e Iva, di oltre 4 miliardi di euro. Vittime di questo mercato, le casse dello Stato, i commercianti onesti, che non reggono la concorrenza dei prezzi, i contribuenti che sono costretti a sopportare un maggior carico fiscale. E a beneficiarne le organizzazioni criminali che imbastiscono una lunga serie di truffe che passano dalle complicate cartiere internazionali gestite da broker basati per lo più a Malta, al gasolio fatto transitare dal Brennero, dalla Slovenia o dalla Polonia sotto forma di oli vegetali, alle colonnine taroccate nel conteggio dei litri erogati.

 

L'INTERDITTIVA

Sotto osservazione delle forze dell'ordine, le stazioni di servizio senza logo che si permettono di praticare prezzi decisamente più bassi, e riescono a farlo perché evadono le tasse. Di recente, alla periferia di Milano, è stata emessa una interdittiva antimafia per un distributore di benzina Agip, formalmente intestato a Giovanni Gatto, 50 anni residente a Buccinasco ma nato a Platì.

POMPA DI BENZINA 1

 

L'impianto è sempre stato in mano alla famiglia Zappìa, finita nelle carte delle inchieste per la presenza della ndrangheta al Nord. Tanto che ci lavorava Vincenzo Zappìa, figlio di Pasquale, classe 1939, considerato vertice locale, con la carica di Mastro generale, responsabile di tenere tutti i collegamenti con la provincia di Reggio Calabria. Non meraviglia, quindi, se nell'ultimo report emesso dall'Organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazione nell'economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, presieduto dal vice capo della Polizia, Vittorio Rizzi, viene evidenziato proprio il business legato a questa attività.

 

A lanciare l'allarme è ancora una volta l'Unione petrolifera che ha segnalato «quanto l'incremento dei punti vendita di carburante, registrato negli ultimi anni, abbia esposto il settore all'infiltrazione da parte della criminalità, anche in considerazione dell'utilizzo del denaro contante per pagare il carburante presso i distributori stradali, elemento questo che favorisce il riciclaggio di denaro».

 

POMPA DI BENZINA

Il settore ha visto negli ultimi anni una crescita ingiustificata degli impianti di benzina. Sul territorio nazionale sono presenti 21.000 punti vendita di carburante, gestiti da numerosi imprenditori (medi o piccoli), molti dei quali possiedono ne possiedono meno di 30. «Questa distribuzione territoriale - viene specificato nel dossier - appare sovradimensionata se confrontata con analoghe realtà di altri Paesi dell'Unione Europea. Ciò costituisce un fattore di rischio per la possibile permeabilità del settore. Una simile parcellizzazione, inoltre, non agevola i controlli da parte degli organismi preposti. Controlli, peraltro, che si presentano già particolarmente complessi».

 

IL LOCKDOWN

Inoltre, a facilitare l'accesso della mafia nelle imprese che svolgono questa attività sta contribuendo anche la crisi legata al lungo periodo di lockdown per il Coronavirus. Il settore, infatti, ha registrato nell'ultimo periodo una forte flessione dei prezzi al barile che a sua volta ha determinato importanti perdite legate, tra l'altro, alla contrazione del traffico dei mezzi di trasporto. «In particolare - è ancora l'analisi effettuata dagli esperti -, a marzo scorso la perdita di liquidità, in soli 15 giorni, è stata quantificata in circa 4 miliardi.

 

POMPA DI BENZINA

D'altra parte, i consumi di carburante, nello stesso mese, su scala nazionale, hanno avuto un calo del 44% circa rispetto al marzo 2019, mentre nel mese di aprile la flessione è stata del 63% rispetto all'aprile 2019». Senza contare - è ancora l'allarme lanciato - che la contrazione dei movimenti dei turisti prevista in questa stagione estiva non aiuterà il settore che diverrà ulteriormente vulnerabile alle infiltrazioni della criminalità».

 

L'U.P. ha proposto allora la sottoscrizione di un protocollo di legalità con il ministero dell'Interno, proprio per prevenire ogni forma di infiltrazione criminale, nonché per favorire il massimo impulso verso la digitalizzazione dei documenti di trasporto (lettere d'intenti, in particolare) e monitorare il commercio intracomunitario dei lubrificanti.

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...