DAGO SALVAVITA - IL DOTTOR MASSIMO FINZI: ‘I CASI DI CHIKUNGUNYA REGISTRATI AD ANZIO, A POCHI CHILOMETRI DA ROMA, HANNO DESTATO UN ALLARME SPROPORZIONATO. SI TRATTA DI UNA MALATTIA VIRALE, TRASMESSA PREVALENTEMENTE DALLA ZANZARA “TIGRE”, CARATTERIZZATA DA FEBBRE ELEVATA, ERUZIONI CUTANEE E INTENSI DOLORI OSTEO-ARTICOLARI. C’È STATO UN FOCOLAIO A RAVENNA NEL 2007…’
Massimo Finzi per Dagospia
I recenti ma fortunatamente rari casi di Chikungunya registrati ad Anzio, quindi a poche decine di chilometri da Roma, hanno destato un allarme sproporzionato.
Si tratta di una malattia virale, trasmessa prevalentemente dalla zanzara “tigre”, caratterizzata da febbre elevata, eruzioni cutanee e intensi dolori osteo-articolari che possono protrarsi a lungo.
La malattia si risolve spontaneamente ed ha un andamento benigno: nel 2007 si verificò in provincia di Ravenna un focolaio che contagiò circa 250 persone con un solo decesso riguardante una persona anziana affetta da varie patologie.
L’aumento di temperatura media che riguarda la nostra latitudine ha reso possibile la migrazione di queste zanzare che rappresentano il vettore della malattia: si tratta di zanzare definite “pigre” nel senso che hanno difficoltà a coprire grandi distanze e questo spiega il motivo per il quale i focolai di questa malattia sono sempre circoscritti.
La terapia della malattia è sintomatica: bastano i comuni antidolorifici e antipiretici. Per la prevenzione valgono le regole valide per tutte le zanzare: disinfestazione, zanzariere, repellenti e soprattutto la eliminazione dell’acqua stagnante che nel caso domestico riguarda principalmente i sottovasi.
