DE MAGISTRIS SFIDUCIATO! IL CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI BOCCIA LA DELIBERA PROPOSTA DAL SINDACO, NON ERA MAI ACCADUTO IN VENTI ANNI - SEQUESTRATO L'ALBERGO DELLA FAMIGLIA DEL COORDINATORE REGIONALE DI FARSA ITALIA DOMENICO DE SIANO

DAGOREPORT

 

1. ARANCIONE (DI VERGOGNA)

Sindaco avvisato, mezzo sfiduciato. È stata una giornata nerissima, quella di ieri, per Luigi de Magistris alle prese con una maggioranza che, ormai, quasi non esiste più in consiglio comunale, e con la guerra carsica in atto col Pd che vuole delegittimarlo chiedendo le primarie per le amministrative già a ottobre prossimo, con oltre un anno e mezzo di anticipo sulla scadenza naturale del mandato.

 

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A dare il colpo ferale all'umore del primo cittadino arancione è stata però la bocciatura di una delibera di giunta sulla costruzione di una palestra di scherma (con annesso parcheggio) da parte dei suoi (ex?) fedelissimi. In venti anni, non era mai successo che un provvedimento della squadra di governo del sindaco fosse “segato” in Aula, così davanti a tutti. Con Bassolino e Iervolino, quando le acque erano agitate, poteva capitare che fosse ritirato o che si facesse cadere il numero legale. Giggino invece è andato avanti e i suoi lo hanno impallinato.

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2. PRIMARIE O SECONDARIE?

Il delfino (tonnato) Raffaele Fitto rottama il governatore Stefano Caldoro. In attesa della convention di quest'oggi con Giovanni Toti e Francesca Pascale a Napoli, l'europarlamentare ribelle è andato a dichiarare guerra al presidente della Regione Campania in casa sua. “Le primarie, i criteri di selezione dal basso devono riguardare tutti i livelli, istituzionali e di partito. Questo è un tema sul quale discutere nel partito”, ha detto ieri Fitto incontrando i giornalisti dopo l'incontro con l'Unione industriali sull'uso dei fondi europei nel Mezzogiorno.

 

Ce l'ha con Caldoro? Da ex dc, il pugliese ha fiutato il pericolo di una imboscata ad appena un anno dalle prossime regionali e ha giocato a nascondino: “È inutile personalizzare le questioni - ha risposto – faccio un ragionamento di carattere generale per un dibattito che si è aperto nel nostro partito che credo sia utile”. Un ragionamento di carattere generale che in Campania ha il volto dell'ex ministro socialista che però avrebbe ottenuto già l'ok per la ricandidatura direttamente da Berlusconi.

 

3. SIGILLI ALL'HOTEL DEI FAMILIARI DI DE SIANO

Massimo Zivelli per “Il Mattino”

 

DOMENICO DE SIANODOMENICO DE SIANO

Scarichi in fogna tecnicamente inadeguati ed a volte in difetto di certificazione. La mattanza degli alberghi dell'isola d'Ischia continua, a riprova di quanto sia effettivamente estesa l'inchiesta avviata dalla Procura. E questa volta la scure dei magistrati ambientali si abbatte su una delle strutture turistiche di proprietà della famiglia De Siano - famiglia del senatore e coordinatore di Forza Italia in Campania, Domenico De Siano - e sull'amministratrice della società di gestione. A finire sotto sequestro per ordine della Procura, ieri mattina, sono stati gli impianti di smaltimento delle acque reflue e termali del San Lorenzo, albergo a quattro stelle di Lacco Ameno, una delle tante strutture turistiche che fanno capo al gruppo De Siano. Le motivazioni del sequestro, operato dal personale della guardia costiera di Ischia al comando del tenente di vascello Raffaele Muscariello, puntano alla presunta inadeguatezza tecnica e normativa dell'impianto di trattamento delle acque - sia reflue che termali e di immissione in fognatura.

 

Contestazioni sono state avanzate dalla Procura anche per quanto riguarda lo smaltimento dei fanghi termali, rientranti nella tabella dei rifiuti cosiddetti «speciali». Accertamenti verranno compiuti poi, sul computo delle prestazioni termali erogate, elemento questo che si rivela utile agli inquirenti per comprendere quello che è stato il volume complessivo degli scarichi in fogna a seconda dei diversi periodi di attività della struttura.

 

GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU

«Come in tutti gli altri casi precedentemente affrontati nel corso della nostra attività investigativa - conferma il comandante Muscariello - non si è proceduto al sequestro dell'intera struttura, ma solo alla parte relativa ai suoi impiantì di scarico, cioè della parte che interessa la Procura ambientale in queste indagini avviate sul territorio dell'intera isola». L'albergo San Lorenzo continuerà dunque la sua attività ed i turisti non saranno costretti ad interrompere la loro vacanza.

 

Gli uomini del Circomare Ischia si sono mossi, del resto, con la massima discrezione proprio per non generare alcuna curiosità fra gli ospiti italiani e stranieri del San Lorenzo. Con gli scarichi sequestrati invece, l'unica attività che non potrà essere garantita dall'hotel, sarà quella relativa all'erogazione delle cure termali.

 

E questo, almeno fin quando non ci sarà un accordo con la Procura, per ottenere quel ragionevole periodo di tempo utile ad eseguire i lavori di adeguamento tecnico previsti dal regolamento regionale sugli scarichi in fogna delle imprese produttive. «Sarà questa la prima richiesta che i legali ed i tecnici di nostra fiducia avanzeranno ai magistrati» confermano dalla direzione amministrativa del San Lorenzo.

 

A poco meno di 24 ore dal sequestro bis degli impianti di scarico dell'albergo Tramonto d'Oro di Forio, la guardia costiera prosegue dunque l'indagine avviata nel febbraio scorso. E per la prima volta, dall'inizio dell'ondata di sequestri, i sigilli scattano anche a Lacco Ameno. Dal marzo di quest'anno ad oggi, sono sette le strutture alberghiere «attenzionate» dalla Procura ambientale in materia di regolarità degli scarichi.

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

 

Una attività di monitoraggio avviata nei mesi scorsi dalla Guardia Costiera lungo tutto il perimetro dell'isola verde, e che ancora non si è conclusa. L'inadeguatezza tecnica degli scarichi in fogna - secondo stime ancora approssimative - interesserebbe almeno un terzo degli alberghi e delle strutture turistiche ischitane. Non meno di 130 strutture, fra le quali anche alcune di grandi dimensioni, che potrebbero finire a breve nelle maglie dei sequestri.

 

vesuviosegreto@gmail.com

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