saluto romano neofasciti sergio ramelli

LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE (IL SALUTO ROMANO NON È REATO DURANTE LE COMMEMORAZIONI) FA ESULTARE CASAPOUND, DIECI GIORNI DOPO L’ADUNATA AD ACCA LARENTIA - “REPUBBLICA”: “NON È DIFFICILE PREVEDERE CHE, DA ORA IN AVANTI, CHE LE BRACCIA TESE A FINI ‘COMMEMORATIVI’ POSSANO MOLTIPLICARSI. E CHE I NEOFASCISTI INTERPRETINO IL PROVVEDIMENTO COME UNA SPECIE DI TANA LIBERA TUTTI”

Estratto dell’articolo di Paolo Berizzi per www.repubblica.it

 

SALUTO ROMANO

Il saluto romano […] «può integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista». E per questo è reato. Ma solo se nel contesto in cui viene fatto c’è il rischio di ricostituzione, appunto, del partito fascista. Rischio che, nelle commemorazioni, generalmente non sussiste. Lo hanno stabilito i giudici della Cassazione chiamati a pronunciarsi sul ricordo a braccia tese, nel 2016, di Sergio Ramelli, l’ex militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975 da un gruppo legato ad Avanguardia operaia.

 

Nella sentenza di ieri — molto attesa dopo le polemiche sulla parata di Acca Larentia del 7 gennaio scorso e dopo l’allarme neofascismo lanciato l’altro giorno dalla Commissione Ue — gli ermellini hanno deciso che per il saluto […] va applicata la legge Scelba (apologia di fascismo, anno 1952). In particolare l’articolo 5.

 

titolo di repubblica sulla sentenza della cassazione sul saluto romano

Che testualmente recita: “Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione sino a tre anni e con la multa da duecentomila a cinquecentomila lire. Il giudice, nel pronunciare la condanna, può disporre la privazione dei diritti previsti nell’articolo 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale per un periodo di cinque anni”.

 

titolo del fatto sulla sentenza della cassazione sul saluto romano

Il pronunciamento delle Sezioni unite della Cassazione, riapre dunque il processo nei confronti degli otto militanti di estrema destra che il 29 aprile 2016, a Milano, […] avevano compiuto il saluto nazifascista in ricordo di Ramelli. Assolti in primo grado nel 2020, condannati nel 2022, per gli otto è stato disposto un nuovo processo di appello. Che a questo punto non potrà non tenere conto di quanto stabilito ieri dai giudici. In sostanza: le braccia tese dei camerati sono reato solo quando non sono commemorative. Per essere perseguito penalmente, il saluto della discordia, dovrebbe dunque accompagnarsi alla volontà di ricostituire il partito fascista. Circostanza che è solitamente difficile da dimostrare e perseguire.

titolo del corriere sulla sentenza della cassazione sul saluto romano

 

[…] Affermato il principio in base al quale “la ‘chiamata del presente’ o ‘saluto romano’ è un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista” che, appunto, per i giudici è idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del partito fascista” (così recita la motivazione provvisoria), la corte ritiene che “a determinate condizioni può configurarsi” anche la violazione della legge Mancino.

 

Legge che vieta “manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Legge che la Lega, da anni, vorrebbe abolire.

 

tifosi della lazio fanno il saluto romano 6

La decisione della Cassazione fa esultare CasaPound, dieci giorni dopo Acca Larentia. Domenico Di Tullio, avvocato vicino al movimento, e che nel processo riaperto difende due degli otto camerati commenta la sentenza dicendo che il saluto romano «si può fare nelle commemorazioni». Non è difficile prevedere che, da ora in avanti, che le braccia tese a fini “commemorativi” possano moltiplicarsi. E che i neofascisti interpretino il provvedimento come una specie di tana libera tutti […]

 

studenti del liceo federico caffe di roma fanno il saluto romano in classe 5

[…] restano le parole pronunciate dal pg della Cassazione Pietro Gaeta: «Acca Larentia con 5mila persone è una cosa diversa da quattro nostalgici che si vedono davanti a una lapide di un cimitero e uno di loro alza il braccio — ha detto Gaeta — . Bisogna distinguere la finalità commemorativa con il potenziale pericolo di ordine pubblico. La nostra democrazia è forte e sa distinguere». Come avverrà la distinzione? Facendo la conta delle persone? […]

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