gallipoli auto insabbiate

LA DECRESCITA INFELICE DI GALLIPOLI, DA PERLA DEL SALENTO AMATA DA D’ALEMA A CAPITALE DEI DISAGI E DEL TURISMO CAFONE – PRIMA LE SPIAGGE DESERTE, ORA LE AUTO INSABBIATE LUNGO LA STRADA CICLOPEDONALE, IN QUELLO CHE DOVEVA ESSERE IL CORRIDOIO "GREEN" VERSO IL MARE – LE PROTESTE DEI BALNEARI: “NON SI COMPRENDE COME POSSA SUCCEDERE CHE UNA STRADA CON DIVIETI COSÌ STRINGENTI SIA STATA INTASATA DALLE MACCHINE. PERCHÉ NON C’ERA UN PRESIDIO DELLA POLIZIA LOCALE?” - VIDEO

https://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/gallipoli-auto-in-fila-insabbiate-nella-sabbia-l-incubo-nel-corridoio-green-verso-il-mare/584e5b42-46f9-4882-a435-ae4efdcd0xlk

 

Antonio Della Rocca per corriere.it - Estratti

gallipoli auto insabbiate

 

Doveva segnare il cambio di passo, la svolta green di un turismo sin qui cresciuto più nei numeri - spesso eclissati nelle voragini del sommerso - che nella qualità: la strada parco rigorosamente ciclopedonale, che costeggia i lidi di Gallipoli, l’altro ieri ha vissuto la sua prima giornata campale, intasata dalle auto rimaste insabbiate.

 

 

Un ingorgo di vetture in un’area tassativamente vietata ai veicoli a motore ha o no dell’inverosimile? Al presidente nazionale del Sib (Sindacato italiano balneari) di Confcommercio, Antonio Capacchione, sembra proprio di sì. «Si stanno raccogliendo i cocci - dice - prima della desertificazione e adesso del Far West. Non riesco a comprendere come possa succedere che una strada con divieti così stringenti sia stata intasata dalle macchine. Perché non c’era un presidio della polizia locale? Con i social, queste situazioni, se documentate con dei filmati, diventano estremamente deleterie per una meta turistica. Se qualcuno ha deciso di andare in vacanza in una determinata località e poi vede scene come quelle verificatesi a Gallipoli, cambia idea e va da un’altra parte».

gallipoli auto insabbiate

 

Le immagini mostrano non solo macchine arenate dopo avere infranto impunemente il codice della strada, ma anche chiare ed evidenti scene di quel turismo maleducato, scurrile, sguaiato che la strada parco, con tutti i divieti imposti per favorire la mobilità ciclistica e pedonale, avrebbe dovuto contribuire a mettere al bando o quantomeno a limitare drasticamente.

 

 

E d’altra parte il corridoio green, nell’idea dei progettisti, insieme ad un corollario di interventi, poteva servire proprio a incentivare un approccio antropico caratterizzato da ridotto impatto su un ambiente costiero che soggiace alle prescrizioni del Parco regionale di Punta Pizzo.

 

gallipoli auto insabbiate

Insomma, laddove doveva regnare la serenità e la quiete, è andato in scena uno spettacolo caotico e rumoroso, anche per le urla e gli improperi di chi, dopo avere ignorato il divieto, ci ha messo il carico da undici, imboccando la fascia di arenile adiacente al tracciato pedonale, rimanendone imprigionato. «È un pessimo messaggio lanciato al turista straniero e le famiglie - insiste Capacchione - e il tentativo che è stato fatto di elevare il livello del turismo gallipolino, anche attraverso la strada pedonale che porta ai lidi, sembra essere miseramente fallito.

 

gallipoli parcheggi

A Gallipoli ci sono tanti imprenditori turistici lungimiranti che hanno capito qual è il percorso da fare per liberarsi dal turismo rumoroso e problematico che danneggia l’immagine della città, ma purtroppo i fatti sembrano dimostrare che la svolta non c’è ancora stata. Ora si raccolgono i cocci perché si è passati da un eccesso ad un altro. Si fa una strada con divieto di transito, ma non si mette un vigile urbano per controllare, almeno in queste settimane di massima affluenza, se quel divieto viene rispettato».

 

Nei giorni scorsi, le notizie diffuse da Federterziario Balneari su un forte calo di presenze sulle spiagge gallipoline attribuito alla mancanza di parcheggi e alla strada parco tramutarsi di conseguenza in una cesura per l’accesso al mare, sono diventate un caso nazionale.

 

gallipoli spiagge deserte gallipoli spiagge deserte

(…)

CENA GALLIPOLI RISSA RISTORATORE TURISTIgallipoli spiagge deserte

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…