marcello toscano giuseppe porcelli

I SOLDI VALGONO, LA VITA NO - DIETRO IL DELITTO DEL PROFESSORE A MELITO, VICINO NAPOLI, C’E’ UN DEBITO DI SOLDI: ARRESTATO IL BIDELLO GIUSEPPE PORCELLI - SUI SUOI VESTITI TROVATE TRACCE DI SANGUE E ANCHE LE TELECAMERE LO INCHIODANO - IL MOVENTE SAREBBE DI TIPO ECONOMICO, CIOE' UN PRESTITO NON RESTITUITO, O FORSE ELARGITO CON INTERESSI TROPPO ALTI - LA FIGLIA DEL BIDELLO: “IO E LA MIA FAMIGLIA CI DISSOCIAMO, CHIEDIAMO SCUSA”

Grazia Longo per “la Stampa”

 

MARCELLO TOSCANO

C'è un prestito non restituito, o forse elargito con interessi troppo alti, dietro l'omicidio dell'insegnante di sostegno Marcello Toscano, 64 anni, accoltellato lunedì nel cortile della scuola media "Marino Guarano" di Melito dove lavorava.

 

Ad ucciderlo sarebbe stato Giuseppe Porcelli, 54 anni, arrestato l'altra notte dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli, coordinati dalla procuratrice Maria Antonietta Troncone.

 

Il professore, da quanto risulta al momento, avrebbe prestato del denaro al bidello, che svolgeva funzioni di custode, per consentirgli di aprire un'attività commerciale. Ma qualcosa è andata storto e tra i due è nata una lite, degenerata nel drammatico epilogo. Ad inchiodare il collaboratore scolastico ci sono le chiare immagini della telecamera di un negozio davanti al cortile della scuola (la video sorveglianza all'interno dell'istituto scolastico non funzionava) e i vestiti sporchi di sangue trovati a casa sua.

 

marcello toscano delitto

Intorno alle 13 di lunedì le immagini riprendono sia il professore sia il bidello dirigersi verso l'ex casa del custode, ora utilizzata come deposito, accanto alla quale è stato poi trovato il cadavere. Ma dopo alcuni minuti torna indietro solo il bidello. Il professore no. Segno che, con tutta probabilità è stato ucciso proprio in quel frangente.

 

«Dopo le 13 sono uscito da scuola e non ci sono più tornato» ha raccontato Porcelli agli inquirenti. Falso. Perché le telecamere lo inquadrano di nuovo mentre entra nel cortile della scuola con la sua automobile intorno alle ore 17. E si avvicina di nuovo al deposito sui cui gradini è stato ritrovato del sangue. Forse voleva recuperare il corpo della vittima per trasportarlo altrove? Fatto sta che viene disturbato dal rumore proveniente dalla palestra e commette l'errore di affacciarsi sulla porta per vedere chi c'è.

 

omicidio MARCELLO TOSCANO

Ecco che alcuni addetti alla pulizia della palestra lo vedono, lo riconoscono e racconteranno di averlo notato. A questo punto lui non porta più via il cadavere, che rimane nascosto dietro un cespuglio dove verrà poi ritrovato lunedì dopo le 21 dai carabinieri, in seguito alla denuncia di scomparsa del docente presentata dal figlio Ciro e dopo che la figlia Ezia aveva notato l'auto del padre parcheggiata davanti alla scuola. Tante le persone interrogate, ma l'attenzione di investigatori e inquirenti si è subito concentrata su Porcelli, che lunedì pomeriggio è stato messo sotto torchio e nella notte è stato poi sottoposto a fermo.

giuseppe porcelli

 

Difeso dall'avvocato Emanuele Caianiello non ha per ora confessato. «Io e il professore eravamo amici» si sarebbe limitato a dire. Ma la sua convivente ha ammesso che lunedì pomeriggio a casa si è cambiato due volte: dopo le 13, quando è rientrato la prima volta e poi dopo le 17, quando è tornato dopo essersi recato nuovamente a scuola. E gli abiti sporchi di sangue sono stati prelevati dai carabinieri del Ris che hanno svolto anche esami sulle tubature del bagno dove l'uomo si è presumibilmente lavato. L'arma del delitto non è ancora stata ritrovata e neppure il telefonino del professore. A proposito del movente economico del delitto, sul profilo Facebook di Porcelli, il 7 settembre un'amica gli chiedeva se aveva aperto la sua nuova attività. «Ormai l'apro la seconda settimana di settembre» rispondeva lui. Poi va a capire che cosa è successo.

omicidio MARCELLO TOSCANO MARCELLO TOSCANO omicidio MARCELLO TOSCANO

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...