andreas lubitz, mage-a-14_1427469696876

STRAGISTA COL DUBBIO – UN MINUTO E MEZZO PRIMA DELLO SCHIANTO, ANDREAS LUBITZ HA TENTATO DI CAMBIARE LA ROTTA ALL’AEREO – HA AVUTO PAURA DELLA MORTE? VOLEVA EVITARE L’IMPATTO? – LUFTHANSA SI PREPARA A FAR SPARIRE GERMANWINGS, UN MARCHIO ORMAI MALEDETTO

1.LUBITZ TENTÒ DI CAMBIARE ROTTA PRIMA DELL’IMPATTO FATALE

da “lastampa.it

 

lubitzlubitz

Novantatrè secondi prima dell’impatto, Andreas Lubitz tentò di cambiare la rotta dell’Airbus: una manovra manuale che però non riuscì, perché il pilota automatico restò in funzione. Lo scrive Bild, citando il rapporto Bea sul disastro Germanwings. «È possibile che Lubitz abbia avuto paura della morte? Voleva evitare l’impatto?», scrive il tabloid.  

 

Solo ieri era arrivata la notizia che Lubitz provò la discesa di quota, manovra suicida utilizzata per far schiantare l’aereo di Germanwings il 24 marzo scorso, già sul volo di andata. Lo ha spiegato un rapporto del Bea, sulla rotta Duesseldorf-Barcellona. Le informazioni erano state anticipate dalla Bild. E secondo gli atti non è chiaro se Lubitz avesse in mente solo di provare la manovra o volesse proprio mettere a segno il suo piano, subito, non riuscendovi per qualche motivo. Si tratta del piano criminale che, sulla tratta di ritorno, è costato la vita a 149 persone, oltre alla sua. 

andreas lubitzandreas lubitz

 

Nel volo di andata «il controllo aereo ha chiesto una discesa di quota, ma poco prima il capitano era uscito, e il copilota ha quindi manipolato i tasti del pilota automatico facendo il gesto che poi ripeterà al ritorno», ha spiegato un responsabile del Bea, dicendo che in quell’occasione «nessuno sospettò nulla». 

 

Il volo oggetto dell’esame partì alle 7.10 dallo scalo tedesco. Nel cockpit c’erano il pilota di 34 anni e il copilota di 28. Alle 8.20 Lubitz resta solo. E quando dalla cabina di controllo gli suggeriscono di ridurre la quota, portandola da 37 mila a 35 mila piedi, lui ne approfitta per impostare una discesa fino a cento piedi: una quota limite. Questa manovra non sarebbe stata notata da nessuno anche perchè comunque Lubitz corresse nuovamente la quota, dopo essere sceso fino a 25.000 piedi, prima del rientro del comandante. 

 

 

2. LUFTHANSA PRONTA A CANCELLARE IL MARCHIO GERMANWINGS

Corinna De Cesare per www.corriere.it

 

scatola nera germanwings il procuratore di marsigliascatola nera germanwings il procuratore di marsiglia

Cambieranno i codici di volo, il sito web e poi anche le livree sugli aerei fino a quando di Germanwings, la compagnia low cost di Lufthansa coinvolta nel disastro del 24 marzo, non resterà più alcuna traccia. È questo l’obiettivo di Lufthansa, anche se il gruppo tedesco ci tiene a specificare che la riorganizzazione non ha nulla a che vedere con l’incidente dell’A320 che ha provocato la morte di 150 persone.

 

Il piano messo a punto dalla controllata tedesca prevede che Germanwings confluisca in Eurowings. «Un marchio più europeo e meno legato al mercato tedesco» fanno sapere dagli uffici di Colonia. Il sito web Germanwings, insieme al personale di bordo, verrà entro la fine dell’anno automaticamente dirottato su quello Eurowings, fino ad ora compagnia aerea regionale di Lufthansa. In corso le modifiche sui codici di volo e in ultimo cambieranno anche i «vestiti» degli aeromobili, la cosiddetta livrea. Ma sui tempi di queste operazioni c’è ancora poca chiarezza.

 

i resti dell aereo germanwingsi resti dell aereo germanwings

Anche perché sulla notizia dell’addio a Germanwings, rimbalzata negli ultimi giorni prima sui siti internet specializzati in aviazione e poi in quelli più generalisti, Lufthansa non ha pubblicato alcuna nota ufficiale. Alimentando i dubbi, amplificati ieri sui social network, che la decisione di cancellare Germanwings sia in qualche modo legata allo schianto nelle alpi al sud della Francia del marzo scorso. Non è così secondo Lufthansa che a corredo della sua tesi inoltra comunicati stampa datati gennaio 2015 in cui si fa esplicitamente riferimento alla fusione dei due marchi sotto Eurowings.

 

Quel che è certo è che l’incidente, insieme alla disputa sindacale che ha portato negli ultimi tempi a un lungo strascico di scioperi dei piloti Lufthansa, potrebbe avere ripercussioni sui dati di bilancio. Preoccupa inoltre il deficit del fondo pensione di Lufthansa, ormai oltre i dieci miliardi di euro. Questioni all’attenzione del direttore finanziario di Lufthansa, Simone Menne, che ieri è tornata a sottolineare come l’impatto del disastro aereo non abbia influenzato i conti della compagnia.

 

crash germanwingscrash germanwings

«Finora il bilancio è stato scarsamente influenzato dall’incidente» ha detto Menne presentando i risultati del primo trimestre, chiuso con un utile netto di 425 milioni (contro una perdita di 252 milioni nei primi tre mesi 2014) e una perdita operativa di 144 milioni (da -217 milioni). A influire sui numeri c’è stata una conversione di obbligazioni con il rimborso anticipato di un prestito obbligazionario scadenza 2017 che ha prodotto un effetto positivo di 503 milioni di euro.

cabina aereocabina aereo

 

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...