droga rebibbia

"CONOSCI LA CARNE ALLUCINOGENA?" –  DOPO I CELLULARI, ORA È IL TURNO DELLA DROGA INFILATA NELLA CARNE PER FARLA ENTRARE IN CARCERE. IL VIDEO IN CUI GLI AGENTI SMASCHERANO L’OPERAZIONE: "VOLEVANO FARE I FURBI..." – SUL PIATTO CI SONO 12 PALLINE INCARTATE NEL CELLOPHANE. IL FATTO E’ AVVENUTO A REBIBBIA: NON È LA PRIMA VOLTA CHE IL CARCERE ROMANO FINISCE AL CENTRO DI UN GIRO DI DROGA...

Giuseppe De Lorenzo per il Giornale

 

droga rebibbia

Si sa, le vie del Signore sono infinite. E a quanto pare anche quelle per far entrare ogni ben di Dio nelle carceri italiane. Dopo i 25 telefoni cellulari inviati nelle patrie galere di Avellino nascosti nel doppiofondo di una pentola, ora è il turno di un carico di droga infilato ingegnosamente all'interno di un ottimo piatto di carne.

 

 

Siamo a Roma, secondo quanto riferiscono fonti del Giornale.it, al nuovo complesso di Rebibbia. Il video - guarda - mostra le operazioni di alcuni agenti di polizia penitenziaria nell'ispezionare una porzione di cibo, evidentemente inviata dall'esterno.

 

Inforcati i guanti, i baschi azzurri tirano fuori dalla "carne allucinogena" almeno 12 panettinini di droga, tutti ben incartati per evitare il contatto con l'alimento. "Sto a fa una operazione", dice un agente. "Volevano fa i furbi", gli risponde il collega. Sul piatto ci sono 12 palline incartate nel cellophane.

 

 

droga rebibbia

Non è la prima volta che Rebibbia finisce al centro di un giro di stupefacenti, nonostante il carcere dovrebbe fare da muro invalicabile per simili traffici. A dicembre del 2019 la Squadra Mobile, la procura romana e il Nucleo Investigatico Centrale della polizia penitenziria misero a segno l'operazione "In&Out" che smascherò un sistema nella casa circondariale in grado di organizzare il traffico di armi all'esterno e di portare droga all'interno. Tutto coordinato da dietro le sbarre.

droga rebibbia

 

 

Quanto successo nel carcere romano fa da contraltare alle immagini, publicate in esclusiva dal Giornale.it, provenienti da Avellino. I detenuti non possono comunicare con l'esterno se non in determinate situazioni, ma troppo spesso cellulari clandestini riescono ad arrivare comunque nei reparti dei reclusi. L'ultimo ingente carico (25 telefoni, tra cui due pure satellitari) era stato inviato in una pentola, dove era stato creato un apposito doppiofondo (guarda il video).

 

"I tre colleghi autori della brillante operazione sono stati raggiunti singolarmente, nella stessa giornata, da una telefonata personale del Capo Dap Bernardo Petralia che a nome suo e dell‘intera Amministrazione ha espresso compiacimento e vicinanza ai colleghi per il risultato conseguito", ha riferito il Sappe, che ieri chiedeva un intervento legislativo in merito.

carcere rebibbiacarcere rebibbiadroga rebibbia

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…