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SHARM SENZA CHARME - DOPO L’ATTENTATO ALL’AIRBUS RUSSO, I TURISTI SCAPPANO: FRA IERI E OGGI RIENTRANO ALTRI 80 ITALIANI E I RUSSI RIMPATRIATI SONO 35 MILA - I VOLI RUSSI PER L'EGITTO SOSPESI PER MESI - E ANCHE NEGLI USA AEROPORTI IN ALLERTA

SHARM EL SHEIKHSHARM EL SHEIKH

Fil. Man. per “Libero Quotidiano”

 

La fuga da Sharm el Sheikh, dopo la caduta dell' aereo russo nel Sinai del 31 ottobre scorso, prosegue. Di più: il paradiso sul Mar Rosso rischia davvero di soffrire a lungo per quello che le indagini sono sempre più propense a indicare come un attentato, perpetrato con tutta la probabilità da una formazione collegata all' Isis.

 

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In questo senso, emblematica è la decisione dello stesso governo di Mosca: la Tass ha riportato le dichiarazioni del capo dell' amministrazione del Cremlino, Serghiei Ivanov, il quale ha annunciato che la sospensione dei voli russi in Egitto «durerà a lungo, almeno diversi mesi», spiegando che i necessari cambiamenti radicali nei sistemi di sicurezza e controllo non possono essere introdotti in un mese o due.

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Ed è allarme sicurezza anche negli aeroporti americani: l'amministrazione Usa ha infatti lanciato un nuovo allarme sicurezza per i propri aeroporti, chiedendo di rafforzare i controlli sul personale degli scali che ha accesso libero in zone senza sorveglianza. Si tratta di oltre 900mila dipendenti in oltre 450 aeroporti in tutto Paese. Segno che i timori sono aumentati, e di molto, dopo lo schianto del velivolo russo e le conseguenti 224 vittime.

 

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Per quanto riguarda le indagini, si rafforza la tesi dell' attentato terroristico: dopo Londra, Washington e le parziali ammissioni della Russia, ora anche il Mossad israeliano fa trapelare di ritenere certo al 90 per cento che l' esplosione che ha provocato la tragedia sia da ricondurre a un ordigno. Mentre in Egitto il presidente del partito di opposizione, Neowafd, ha affermato che sarebbero invece gli Stati Uniti i responsabili di «un complotto sionista ordito per far cadere l' Egitto».

 

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Per la verità, nessuno si è premurato di replicare a una tesi tanto balzana. Resta il fatto che lo stesso Egitto sta cercando in ogni modo che non si sono verificate falle nel suo apparato di sicurezza: fonti del ministero dell' Aviazione civile egiziano hanno precisato che le «registrazioni mostrano che gli agenti hanno effettuato controlli sul piano tecnico e della sicurezza» e che «non è stato commesso alcun errore dai funzionari dell' aeroporto che possa spiegare la sciagura».

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Mentre si sta ultimando quella che appare come una vera e propria fuga dei turisti da Sharm el Sheikh. I russi rimpatriati con voli speciali dall' Egitto sono ormai in totale 35.000: lo fa sapere il ministro dei Trasporti russo, Maksim Sokolov. E progressivamente si va esaurendo anche il numero di italiani che EasyJet sta riportando in Italia dal Mar Rosso: tra ieri e oggi è previsto il rientro di altri ottanta passeggeri.

 

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