colosseo 3

DOPO IL RITORNO DEI LUPI COS'ALTRO PUÒ ACCADERE A ROMA? MAGARI RIDARE CARNE E VITA AL COLOSSEO. I MARMI E LE STATUE SONO PERSI PER SEMPRE, MA DENTRO POTREBBERO RIACCENDERSI LE LUCI DEL PALCOSCENICO. FRANCESCHINI ANNUNCIA CHE SI FARÀ UN BANDO PER LA NUOVA ARENA CHE DOVREBBE OSPITARE SPETTACOLI DI TEATRO, DANZA E MUSICA - VIDEO

Vittorio Macioce per “il Giornale”

 

lupi roma

Dicono che sono tornati. Si muovono in branco, diffidenti, con quel qualcosa di antico che portano nel sangue, nelle ultime campagne lontane dalle luci della città o ai margini dell' Appia, lì dove comincia il parco, dove la notte ti sembra ancora di ascoltare il gemito dei crocefissi, gli schiavi e i gladiatori dannati sotto il segno di Spartaco, uno dopo l' altro, a un metro di distanza.

 

Davvero i lupi sono di nuovo qui? Sono anni che gli allevatori fanno il conto delle bestie da latte e qualcosa non torna. Parlano dei resti di pecore e agnelli e battono cassa. Solo che mica tutti ci credono. I lupi stanno nelle riserve, sui monti dell' Abruzzo.

 

Sì, è vero, li hanno fotografati perfino alle porte di Piacenza, ma qui no, qui sarebbe tutta un' altra storia. Vedrai che sono solo ibridi, bastardi, cani randagi che hanno sentito il richiamo della foresta. Non può essere lui, anzi lei, perché la lupa che si riaffaccia a Roma sembra quasi una reincarnazione.

lupi roma

 

Rumia che torna nell' urbe eterna è una suggestione. La dea madre che ha salvato i gemelli sull' ansa del Tevere, lì dove i due colli, Palatino e Campidoglio, si incrociano, sembra l' invenzione di Matteo Rovere.

 

Sa troppo di Primo re e di Romulus e ci manca solo la voce dei pastori che parlano in protolatino. Roma che torna alle origini della leggenda. Ascanio, figlio di Enea, che fonda Alba Longa sulla riva destra del biondo fiume. I secoli che passano, fino a quando Amulio scaccia il legittimo sovrano, suo fratello Numitore e costringe la figlia a diventare vestale. Non deve avere figli. Solo che al dio della guerra mica puoi dire di no. Così Rea Silvia si ritrova in grembo i figli di Marte e per salvarli li abbandona, come Mosè, nelle acque.

 

Sono Romolo e Remo. A trovarli sarà Acca Larenzia e non è detto che la lupa sia proprio lei, lupa di strada, lupa da postribolo.

 

Remo e Romolo, gemelli che fondano la città senza tempo.

 

lupi roma

Ma si può governare in due? Allora tracciano un segno nel terreno: qui è mio e là è tuo. Uno è di troppo. Romolo uccide Remo. È così che nasce Roma, con un fratricidio e da allora saranno sempre romani contro romani, bagnando la storia con il sangue delle guerre civili. È questo la lupa che torna a Roma. È sangue e lotta e potere e caput mundi e sesso. La lupa, in fondo, è anche i lupercali, la festa di purificazione e baldoria dove tutto è permesso. I giorni sacri di metà febbraio. Non è da lì forse che ci arriva il carnevale?

 

È come se Roma, sfiorita e disorientata, richiamasse le sue origini. L' Urbe che richiama il suo spirito per riconoscersi.

 

lupi roma

Cos' altro può accadere? Magari ridare carne e vita al Colosseo. I marmi e le statue sono persi per sempre, ma dentro potrebbero riaccendersi le luci del palcoscenico. Immagina l' anfiteatro Flavio come l' Arena di Verona. Ecco, ci stanno pensando. L' idea è dell' archeologo Daniele Manacorda. Ne parlò nel 2014. Ora Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, annuncia che si farà un bando per la nuova arena. Dice che si può fare.

 

colosseo 3

Servono lavori tecnologici e di ristrutturazione, ma un giorno il Colosseo tornerà a ospitare spettacoli di teatro, danza e musica. No, questa volta, si spera, non ci saranno sacrifici. Niente bestie feroci e il pollice su e giù della plebe a suggerire vita e morte dei gladiatori. Resta solo quella grande croce di legno, l' ama il tuo prossimo dei primi cristiani.

 

STATI GENERALI FRANCESCHINI

Non è tempo questo di credere nei segni. È come se Roma, però, avesse davvero bisogno di ritrovarsi. Non può essere la città che va alla deriva, naufraga, che non riesce neppure a pensare a un futuro e sembra ogni giorno che passa perdere un pezzo di passato. Roma che da tempo non sa più cosa essere: centro della cristianità, museo a cielo aperto, simbolo di potere e corruzione, disincantata e strafottente, indolente per il suo aver visto troppo. Roma che sa essere soltanto tutto e niente. E da tempo purtroppo si sente niente.

daniele manacorda

 

Roma che è una bestemmia vederla vivacchiare, tra topi e cinghiali, marciumi e odori che nei pomeriggi di estate ti si attaccano alla pelle. Roma che non può fare il giro del mondo perché il suo Natale è spelacchio. Roma che a piazza di Torre Argentina aspetta ancora un segno per dire che lì, proprio lì, il giorno delle idi di marzo, Giulio Cesare ha ricevuto ventitré coltellate.

 

COLOSSEO

No, la lupa e il Colosseo non sono un segno di rinascita. È solo la voglia di vederci un po' di speranza, forse solo un modo come un altro per illudersi. Una cosa invece è certa. Roma ha una voglia disperata di raccontarsi e se si comincia a narrare ci si può stare mille anni. Roma è eterna perché le sue storie non finiscono mai.

colosseo

colosseo

COLOSSEO RIAPRE L ATTICO 3colosseo

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…