agnello

NO AGNELLO, NO PASQUA - DURANTE IL PERIODO PASQUALE VERRÀ MANGIATO CIRCA IL 40% DEL CONSUMO ANNUO DI CARNE DI AGNELLO - LA TRADIZIONE DERIVA DALL'ANTICHITÀ, QUANDO IL SUO SACRIFICIO PLACAVA L'IRA DEGLI DEI E INDICAVA L'ARRIVO DELLA PRIMAVERA, MA MANGIARE AGNELLO DURANTE QUESTO PERIODO È COMUNE ANCHE IN ALTRE RELIGIONI - IN ITALIA ESISTONO MOLTISSIME RICETTE, MA DI RECENTE SONO EMERSE ANCHE CARNI VEGETALI CHE NE SIMULANO IL GUSTO, ADATTE PER VEGETARIANI E VEGANI…

Carlo Ottaviano per “il Messaggero”

 

carne agnello vegetale 1

Togliamoci subito il dente e poi torniamo alle tradizioni. Siete vegetariani, detestate la strage di animali che si ripete ogni anno, avete esigenze dietetiche, altro: insomma, qualunque sia la motivazione per evitarlo, ma vi attira in bocca il gusto di agnello a Pasqua, eccovi serviti. Nei supermercati e nei negozi specializzati è facile trovare la carne vegetale.

 

 Ormai c'è chi riproduce sapore e consistenza degli ovini mixando soia, tofu, tempeh (fagioli di soia fermentati e speziati assieme al seitan, l'impasto di glutine di frumento o di farro). Una start up svizzera si chiama Planted - ha creato gli straccetti di carne non carne che imitano l'agnello (seppure meno pungente nel sapore). Sono fatti con acqua, proteine dei piselli, olio di colza, fibre di piselli, spezie, sale, lievito e vitamina B12.

agnello

 

I CONSUMI

Nonostante il ricorso alla carne sintetica, in questa sola settimana il consumo di agnello sarà comunque il 40% del totale dell'intero anno (4,5 milioni di chili nel 2021). Perché sulle tavole di Pasqua da sempre la tradizione pretende il piccolo della pecora non ancora svezzato (attenzione, non il capretto).

agnello 6

 

Nell'antichità il suo sacrificio placava l'ira degli dei e indicava l'arrivo della primavera; nel mondo ebraico la Pesach è il simbolo della liberazione dall'Egitto grazie a Mosè; per i cristiani rappresenta Gesù che assume su di sé i peccati del mondo; nella tradizione musulmana, l'Aïd al Kébir è la festa del Sacrificio in ricordo di Abramo. Ovviamente c'è anche una motivazione più pragmatica che accomuna tutti: i pastori nomadi dovendo cambiare pascoli con l'arrivo della buona stagione, preferivano sopprimere gli esemplari maschi (inutili, non producendo latte).

agnello brodettato 2

 

Ogni regione italiana ha le sue ricette tipiche, spesso più o meno simili. Come nel caso dell'agnello brodettato  in uso a Roma, Abruzzo e in alcune zone della Puglia. Solitamente è preparato appassendo la cipolla con prosciutto e burro, insaporendo con pepe e noce moscata e aggiungendo i pezzi di agnello.

 

ragu di agnello 1

Moltissime ricette prevedono tra gli ingredienti le uova, simbolo di rinascita e continuità (Cristo risorto, appunto) e perfezione. Inutile dire che i grandi chef amano invece sbalordire con le loro innovazioni. A Chiusi Katia Maccari (1 stella nel suo I salotti) con il ragù di agnello condisce i fusilloni con carciofi cotti sotto la brace e ricotta affumicata. A Roma lo stellato Domenico Stile (Enoteca la Torre a Villa Laetitia) prepara l'agnello alla Villeroy, salsa di champignon alla senape e millefoglie di patate.

agnello 5

 

LA PREPARAZIONE

Comunque decidiate di prepararlo, la prima cosa da fare è eliminare l'intenso odore con l'ammollo per un'intera notte in acqua e limone. Tolto l'odore, è bene marinare i tagli scelti (la sella, il carré con le costolette e il cosciotto, la spalla, lo stinco, il collo e il petto) cosparsi con erbe aromatiche (timo, rosmarino e menta). Alla scuola de La Cucina Italiana suggeriscono di aggiungere anche bacche di ginepro, pepe nero in grani, foglie intere di salvia e alloro, una cipolla di media grandezza a fette sottili e due spicchi di aglio interi. Prima di coprire il contenitore, vanno versati due bicchieri di vino bianco e mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva. Nella decina di ore in cui la carne resta in frigo, è bene girarla di tanto in tanto per farla marinare uniformemente.

carne agnello vegetale 2agnello 1agnello 2agnello 3agnello brodettato 1agnello 4AGNELLOragu di agnello 2

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…