EBOLA NON TI TEMO - E’ STATO DIMESSO FABRIZIO PULVIRENTI, IL MEDICO DI “EMERGENCY” COLPITO DAL VIRUS IN SIERRA LEONE A NOVEMBRE - IL MEDICO INSISTE: “MI RIPRENDERÒ E POI TORNERÒ IN AFRICA”

Da www.ansa.it

 

Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency

E' stato dimesso dall'istituto Spallanzani Fabrizio Pulvirenti, il medico italiano di Emergency colpito dal virus Ebola lo scorso novembre in Sierra Leone. Lo hanno annunciato i sanitari dell'ospedale durante una conferenza stampa convocata all'istituto. Il medico, ricoverato lo scorso 25 novembre, hanno detto gli specialisti, è "completamente guarito". E con il sangue del medico italiano verrà prodotta una raccolta di plasma da convalescente da usare in Africa e per altri pazienti di ebola.

 

Fabrizio Pulvirenti "è uno dei 22 casi di pazienti di ebola curati fuori dall'Africa: ognuno è stato gestito in modo diverso; noi abbiamo usato quattro farmaci sperimentali", ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, precisando che dopo un incontro previsto con l'Oms per il 26 gennaio, saranno resi noti anche i nomi dei farmaci utilizzati.

Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency

 "Oggi tornerò in Sicilia, ma presto andrò nuovamente in Sierra Leone. Devo prima riprendermi e poi valuterò di tornare in Africa anche se per un periodo limitato. Voglio completare il lavoro iniziato".

 

Lo ha detto Fabrizo Pulvirenti. "E' impossibile ricostruire il momento in cui mi sono contagiato, perché ogni istante è buono quando si trattano pazienti ad alto rischio", ha detto Pulvirenti, sottolineando di essere certo, tuttavia, di aver rispettato tutte le procedure di sicurezza previste.

Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency 3Fabrizio Pulvirenti il medico di Emergency 3

 

Il medico è stato accolto in conferenza stampa da un applauso. Presenti anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e la presidente di Emergency, Cecilia Strada, oltre al direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito. "Oggi è una giornata di grande felicità per me e per tutti gli italiani. L'Italia comincia bene l'anno con un bella notizia e con la dimostrazione di ciò che siamo capaci di fare", ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

 

"La prima cosa più bella di oggi è stato il sorriso sul viso dei medici che hanno curato Fabrizio, con la soddisfazione per aver fatto un lavoro straordinario e aver salvato una vita; la seconda cosa più bella di oggi è stata naturalmente riabbracciare il nostro medico". Lo ha affermato la presidente di Emergency, Cecilia Strada. Quella di Fabrizio "è una bella storia che speriamo però non si ripeta". Lo ha detto il fondatore di Emergency, Gino Strada, in collegamento durante la conferenza stampa.

vittima di ebolavittima di ebola

 

"Non ho pregato, anche perchè non ne avrei avuto il tempo in quanto dopo pochi giorni ho perso coscienza", ha detto Pulvirenti. "Non sono un eroe - ha detto in conferenza stampa - ma semplicemente sono stato meno fortunato dei miei colleghi perché mi sono contagiato". Ovviamente, ha aggiunto, "ho avuto paura, ma sarebbe da folli non avere paura davanti a ebola".

 

 "Grazie a medici e personale dello Spallanzani per la loro straordinaria professionalità. In bocca al lupo a Fabrizio: buon lavoro #buon2015". Così, in un tweet, il premier Matteo Renzi commenta la notizia della guarigione del medico italiano.

ospedale ebolaospedale ebola

 

L'ospedale Umberto I di Enna, dove Fabrizio Pulvirenti lavora, è "pronto ad accoglierlo e a festeggiare la sua guarigione". Lo afferma Luca Guarnieri primario del reparto di Infettologia dove lavora il medico catanese di Emergency colpito da Ebola e dimesso oggi dall'ospedale Spallanzani di Roma. "Aspettiamo che rientri - aggiunge - e venga a darci una mano in reparto". Si dice "felice del risultato scientifico e personale ottenuto" Emanuele Cassará, direttore sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Enna. "Lo aspettiamo a braccia aperte - sottolinea - con la speranza che possa riprendere al più presto il lavoro in reparto all'Umberto I".

ebolaebola

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…