trump capitol hill golpe

È IL TEMPO DEL PERDONO PER I TRUMPIANI A MANO ARMATA – LE CENTINAIA DI CONDANNATI E INCRIMINATI PER L'ASSALTO AL CONGRESSO DEL 6 GENNAIO ESULTANO PER LA VITTORIA DI DONALD TRUMP, CHE HA PROMESSO LA GRAZIA A MOLTI DEI "PATRIOTI" VITTIME DI QUELLI CHE DEFINITO “PROCESSI POLITICIZZATI” – LA CAMPAGNA DEL TYCOON PRECISA CHE "IL NEOPRESIDENTE DECIDERÀ CASO PER CASO…"

donald trump prima dell assalto a capitol hill

(Adnkronos/Washington Post) - Le centinaia di condannati e incriminati per l'assalto al Congresso del 6 gennaio esultano per la vittoria di Donald Trump che ha più volte promesso che, non appena tornerà alla Casa Bianca, grazierà molti dei "patrioti" vittime di quelli che definito processi politicizzati.

 

Trump, che a sua volta ha subito un processo di impeachment ed è stato incriminato a livello federale per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020, ha ripetuto più volte la promessa nella campagna elettorale ma non ha chiarito chi sarà interessato dal provvedimento, pur non escludendo nessuno, neanche i leader dei gruppi di estrema destra, Proud Boys e Oath Keepers, condannati per sedizione.

 

assalto a capitol hill

La campagna di Trump ha detto che "deciderà caso per caso quando tornerà alla Casa Bianca", con il suo portavoce, Steven Cheung, che ha affermato che la vittoria elettorale mostra che "gli americani vogliono la fine immediata dell'uso politico della giustizia così che si possa, come ha detto il presidente Trump nel suo storico discorso, riunire il Paese e lavorare per migliorare la nazione".

 

La prospettiva dell'intervento di Trump, subito dopo il suo insediamento il prossimo 20 gennaio, sta già cambiando la linea difensiva di alcuni condannati, come Timothy Hale-Cusanelli, guardia di sicurezza di una base navale condannato a 4 anni di prigione che durante il processo aveva detto che non aveva capito che il Congresso si riuniva a Capitol Hill e definito "inaccettabile" il suo comportamento, che ieri ha dichiarato: "ho passato 3 anni dietro le sbarre per aver protestato contro le elezioni truccate di Biden, ho aspettato pazientemente per questo giorno in cui io e miei amici usciremo dal Gulag, siamo innocenti".

 

assalto capitol hill.

Mentre gli avvocati di Christopher Carnell, 21enne della North Carolina ancora sotto processo, ieri mattina si sono affrettati a chiedere al giudice federale un rinvio dell'udienza alla luce della vittoria di Trump. "Durante tutta la sua campagna, il presidente eletto ha fatto diverse promesse di grazia per gli imputati del 6 gennaio, in particolare quelli che non hanno commesso crimini violenti", hanno scritto nella loro mozione, riferendosi al loro cliente definito "un 18enne che entrò senza commettere violenze nel Congresso" e chiedendo che si sospenda il processo fino all'insediamento della nuova amministrazione.

 

DONALD TRUMP INCRIMINATO PER L ASSALTO A CAPITOL HILL - BY ELLEKAPPA

Anche gli avvocati di Jaimee Avery, già condannata, ha chiesto la sospensione dell'udienza per la sentenza prevista domani, richiesta che non è stata accolta dal giudice distrettuale Christopher R. Cooper. Altri avvocati si preparano comunque a presentare mozioni simili nelle prossime ore e giorni.

 

Sono oltre 1530 le persone incriminate per l'assalto al Congresso, 570 dei quali accusati di aggressione, resistenza a pubblico ufficiale, 160 per utilizzo di armi letali o pericolose e per lesioni. Sono circa 1200 quelli che hanno patteggiato o sono stati condannati, 615 a pene detentive. In particolare il leader degli Oath Keepers, Stewart Rhodes, è stato condannato a 18 anni e quello dei Proud Boys, Henry 'Enrique' Tarrio, a 22 anni per aver organizzato e guidato l'insurrezione.

 

assalto a capitol hill

L'avvocato di Rhodes ammette di non sapere ancora come quello che potrà succedere: "la mia parte cinica si domanda se le promesse saranno mantenute, è sempre così con i politici, dobbiamo aspettare e vedere fino a che punto le sentenze saranno ridotte o annullate", ha James Lee Bright. Più entusiasta il commento a caldo del legale di Tarrio, Nayib Hassan, che, lodando la vittoria di Trump, ha annunciato che "esploreremo tutte le possibili vie per chiedere il rilascio" del suo cliente, dicendosi fiducioso "in quello che porterà il futuro".

ASSALTO A CAPITOL HILL 2ASSALTO A CAPITOL HILL 2ASSALTO A CAPITOL HILL 2nancy pelosi durante l assalto a capitol hill

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?