ragazzo aggredito con machete a torino

MACHETE SCEMI? – È STATA AMPUTATA LA GAMBA DEL 23ENNE DI TORINO COLPITO CON UN MACHETE DA UN GIOVANE CHE SFRECCIAVA, INSIEME A UN AMICO, A BORDO DI UNO SCOOTER – IL POVERETTO ERA INSIEME ALLA SUA FIDANZATA, CHE HA IDENTIFICATO L’AGGRESSORE E IL COMPLICE: ORA I DUE SONO LATITANTI - A SCATENARE LA RABBIA DEL PISCHELLO, GLI APPREZZAMENTI RIVOLTI ALLA SUA RAGAZZA: PER VENDETTA, LO HA COLPITO LASCIANDOLO IN UNA POZZA DI SANGUE...

Articoli correlati

A TORINO UN 23ENNE CHE VIAGGIAVA IN MONOPATTINO E STATO FERITO CON UN MACHETE DA UN RAGAZZO CHE ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Alberto Giulini e Massimo Massenzio per www.corriere.it

 

ragazzo aggredito con machete a torino 4

Ferito a colpi di machete durante una lite a Torino, un 23enne, O. B., ha perso la gamba sinistra. L'intervento chirurgico eseguito al Cto sul giovane si è concluso con l'amputazione. Infausta conclusione dell'aggressione subita in strada, a Mirafiori Nord, nella giornata di lunedì 18 marzo.

 

Ricostruiamo la vicenda dell'agguato, forse la vendetta per uno sgarbo. Due ragazzi a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, con il motore acceso, aspettano di fronte al portone di via Panizza 3, a Mirafiori Nord. Sono le 18 del pomeriggio di lunedì 18 marzo e l’obiettivo è un 23enne, residente a Santa Rita, che in passato è già stato segnalato alle forze dell’ordine.

ragazzo aggredito con machete a torino 3

 

Esce dalla casa di un amico assieme alla fidanzata, 20 anni, e si allontanano a bordo di un monopattino, ma percorrono solo pochi metri Improvvisamente O.B. viene aggredito da un giovane che conosceva: «Il ragazzo a terra implorava l’aggressore di fermarsi. Più volte gli ha detto “smettila, non ti denuncio” – afferma uno degli inquilini scesi in strada dai palazzoni di via Panizza per soccorrere il ferito -.

 

Il giovane sceso dallo scooter aveva infatti minacciato di infliggergli altri fendenti se avesse raccontato qualcosa alle forze dell’ordine».  «Ho sentito delle urla e ho visto due persone a bordo di un motorino – ha raccontato un altro residente di via Panizza -. Erano giovani e uno dei due è sceso e ha colpito ripetutamente quel ragazzo lasciandolo in una pozza di sangue gigantesca».

 

Per il 23enne è stato provvidenziale l’intervento di un soccorritore stradale e due carabinieri fuori servizio che lo hanno medicato in attesa del 118. Il primo ha subito utilizzato una cintura per stringere l’arto e limitare il più possibile l’emorragia. Sul posto è quindi intervenuto un carabiniere, che si è inizialmente fermato pensando ad un incidente stradale che avesse coinvolto un monopattino. [..]

 

ragazzo aggredito con machete a torino 5

I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti delle Volanti che hanno subito interrogato la fidanzata della vittima, che ha confermato di aver riconosciuto l’aggressore che, nei giorni scorsi, avrebbe già minacciato O.B. Si tratterebbe di un ventenne che adesso è ricercato dalla polizia assieme al suo complice, ma entrambi, almeno per il momento, non sono rientrati a casa e sono riusciti a far perdere le loro tracce.

 

ragazzo aggredito con machete a torino 2

A scatenare la sanguinosa vendetta sarebbero stati alcuni «pesanti apprezzamenti» fatti alcuni giorni fa nei confronti della fidanzata del ventenne. Una ricostruzione che ora è al vaglio degli inquirenti che cercano anche l’arma utilizzata per l’aggressione, ma finora non è stata ancora ritrovata. […]

ragazzo aggredito con machete a torino 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...