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“È VENUTO IL MOMENTO DI METTERE AL BANDO I FUCILI D’ASSALTO” – DOPO LA STRAGE NEL SUPERMERCATO IN COLORADO, JOE BIDEN RIPARTE CON IL SOLITO “NON POSSIAMO PIÙ ASPETTARE UN MINUTO”, PUR SAPENDO CHE TUTTI I TENTATIVI DI PROIBIRE LA VENDITA DI QUESTE ARMI SONO FALLITI NEGLI ULTIMI ANNI – LA CASA BIANCA VUOLE CAPIRE SE SI TRATTA DI TERRORISMO, MA IL PROFILO PSICOLOGICO DEL KILLER SIRIANO DI 34 ANNI PORTA IN UN’ALTRA DIREZIONE. IL FRATELLO: “AVEVA PROBLEMI MENTALI, SENTIVA LE VOCI…” - VIDEO

 

Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"

 

joe biden

«Non possiamo più aspettare neanche un minuto», dice Joe Biden rivolgendosi all’America sconvolta da un’altra strage. La seconda nel giro di una settimana: 10 morti tra i dipendenti e i clienti di un supermercato a Boulder, in Colorado. Il killer, ora agli arresti, è un ventunenne di origini siriane, Ahmad Al Aliwi Alissa. Ha sparato con una mitraglietta Ar-15, con l’impugnatura modificata. Un’arma micidiale, protagonista di quasi tutti i massacri nella storia recente degli Stati Uniti. Il presidente, scosso, parte da qui: «È venuto il momento di mettere al bando i fucili di assalto e le loro munizioni. È una decisione di senso comune. Faccio pressione sul Congresso e sul Senato. Questa non può essere una questione partitica. Dobbiamo agire subito per salvare altre vite, vite americane».

 

sparatoria in un supermercato in colorado 8

Negli ultimi anni tutti i tentativi di proibire la vendita di queste armi sono falliti. Ora il Congresso sta esaminando due provvedimenti di minore impatto, ma che sarebbero comunque utili per contenere la diffusione di fucili e pistole. Sono misure che prevedono controlli più approfonditi sulla personalità e sui precedenti penali degli acquirenti. Biden chiede al Senato «di approvarli subito, così come ha fatto la Camera, con i voti di democratici e di repubblicani (in realtà la grande maggioranza dei conservatori ha votato contro ndr)».

ahmad al aliwi alissa

 

Il presidente «si è riservato» di intervenire ancora: «Stiamo aspettando altre informazioni». La Casa Bianca vuole capire se il massacro possa essere considerato un atto di terrorismo interno. Per il momento il profilo psicologico dell’assassino sembra portare in un’altra direzione. «Aveva problemi mentali», ha detto suo fratello, Ali Aliwi Alissa, 34 anni. La loro famiglia è arrivata dalla Siria nel 2002, quando Ahmad aveva tre anni, e nel 2014 si è stabilita ad Arvada, un sobborgo di Denver. Sempre Ali ha raccontato ai media americani che Ahmad «non era particolarmente religioso, né interessato alla politica; non l’ho mai sentito invocare la violenza».

 

Tuttavia era stato condannato a un anno di reclusione nel 2018 per aver aggredito un compagno di classe, nella Arvada West High School. Aveva una reputazione di persona violenta, anche se Ali spiega: «Aveva reagito così, perché quel ragazzo lo aveva insultato con frasi razziste». Ahmad avrebbe sofferto di manie di persecuzione e non si sarebbe integrato nella comunità scolastica, nonostante facesse parte della squadra di «wrestling».

 

sparatoria in un supermercato in colorado 1

Gli agenti dell’Fbi lo hanno già interrogato e perquisito a fondo la sua casa. Ahmad ha comprato l’arma, un fucile semi automatico, il 16 marzo scorso, cioè solo sei giorni prima della strage. Non è ancora chiaro, invece, perché abbia scelto proprio l’iper mercato King Soopers, a Boulder, a un’ora di macchina da Arvada. Arriva intorno alle 14.30 del 22 marzo. Inizia a sparare fin dal parcheggio, entra nel supermercato e mira alle persone in fila alle casse: le prime vittime. Ahmad sale al piano superiore, continua a fare fuoco. Nel frattempo la polizia di Boulder è sommersa dalle chiamate.

 

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Ecco la prima pattuglia. L’agente Eric Talley, 51 anni, padre di 7 figli, si fionda tra le corsie. Lo scambio di colpi è furibondo. Talley viene ucciso, mentre l’assalitore è ferito a una gamba. Perde il controllo del fucile, gli altri poliziotti lo immobilizzano e lo portano via ammanettato. Un video lo mostra al mondo: seminudo, solo con lunghi boxer, scalzo e con una gamba insanguinata. Tra gli scaffali giacciono i corpi di 10 persone. Studenti e pensionati, per lo più, con un’età compresa tra i 20 e i 65 anni.

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