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ECATOMBE NEGLI OSPIZI – BLITZ DEI NAS IN TUTTA ITALIA: “SCOPERTE GRAVI IRREGOLARITÀ” - NELL'INCHIESTA SUI DECESSI IN PROVINCIA DI BERGAMO SI PROCEDE PER EPIDEMIA COLPOSA E OMICIDIO COLPOSO. IN CALABRIA, IN UNA CASA DI RIPOSO IN PROVINCIA DI VIBO VALENTIA NON ERANO STATE PRESE PRECAUZIONI PER EVITARE IL CONTAGIO. 40 INFETTI IN UN OSPIZIO IN ABRUZZO – NON VA MEGLIO NELLE ISOLE…

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

ospizi lombardia 1

Dalla Calabria all'Abruzzo, dalla Lombardia alla Sardegna, fino alla Sicilia. Dal Nord al Sud dell'Italia, i carabinieri del Nas hanno fatto blitz e ispezioni a sorpresa nelle case di riposo e nelle residenze per anziani, per verificare se, nel pieno dell'emergenza Coronavirus, le prescrizioni sanitarie per prevenire il contagio siano state rispettate, così come i requisiti igienici. In molti casi sono state accertate gravi irregolarità, che si uniscono a un bollettino sempre più drammatico.

 

Sempre ieri, infatti, il procuratore facente funzione di Bergamo, Maria Cristina Rota, ha diffuso i dati sui decessi nelle rsa del Bergamasco: da gennaio sono stati 1.998, e cioè 1.322 in più rispetto allo stesso periodo del 2019, quando le morti registrate erano state 676. Un dato choc, emerso dall'indagine su 13 strutture sanitarie. Nell'inchiesta si procede per epidemia colposa e omicidio colposo. C'è anche un altro fascicolo importante e parallelo sull'emergenza sanitaria: quella per epidemia colposa sull'ospedale di Alzano, aperto dopo le denunce dei parenti delle vittime, ma anche dei medici, che puntavano il dito contro la mancanza di dispositivi di protezione.

 

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I CONTROLLI

Per quanto riguarda i controlli del Nas, le irregolarità emerse sono tante. In Calabria, in una casa di riposo in provincia di Vibo Valentia non erano state prese precauzioni per evitare il contagio. In una struttura nel Messinese, che era già stata oggetto di una precedente ordinanza di sospensione con trasferimento degli ospiti, non aveva rispettato nessuno dei provvedimenti imposti.

 

E ancora: una comunità alloggio per anziani in provincia di Trapani era priva di requisiti igienico-strutturali: è stata chiusa su disposizione del sindaco e gli ospiti presenti sono stati accompagnati dai familiari. Lo scandalo rsa prosegue in Abruzzo, dove il Nas di Pescara ha scoperto due strutture sprovviste di autorizzazione e prive dei requisiti strutturali minimi. I degenti, 12 in tutto, verranno trasferiti.

 

morti ospizi

Sempre i militari di Pescara stanno anche collaborando con l'Asl Lanciano-Vasto-Chieti per realizzare un'indagine epidemiologica finalizzata a circoscrivere la presenza di Sars-CoV-2. Il caso più grave è quello di una casa di riposo - la titolare è stata denunciata - dove più di 40 persone, tra ospiti e operatori sanitari, sono risultati positivi al Covid-19. In un comune lucano è stata chiusa una casa di riposo non in regola ed è stato disposto che i 38 ospiti vengano trasferiti altrove.

 

LE ISOLE

Non va meglio nelle isole: in provincia di Cagliari è stata chiusa e sgomberata una comunità per anziani: non è stata messa a norma nonostante tre controlli differenti dei Nas. Addirittura l'acqua utilizzata proveniva da un pozzo non potabile. In Sicilia, invece, il Nas di Ragusa ha denunciato una persona in procura: si tratta della titolare di una casa albergo, accusata di aver non avere rispettato le norme sul distanziamento sociale imposte dall'emergenza epidemiologica.

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LE INCHIESTE

A Modena sono almeno cinque le denunce presentate da parenti di anziani ospiti di residenze sanitarie, risultati positivi al Covid-19 e deceduti. Mentre In alcune rsa genovesi, proprio come sarebbe successo al Pio Albergo Trivulzio di Milano, a inizio pandemia i vertici delle strutture avrebbero ordinato ai dipendenti di non indossare i dispositivi individuali di protezione «per non spaventare gli ospiti». Sul caso indaga la Procura. A Como le residenze per anziani sotto inchiesta sono 7, e in un fascicolo parallelo si indaga sui contagi in due ospedali.

ospizi piemonte

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