chapo guzman

LAVATA DI CHAPO – LE AUTORITÀ FEDERALI TEMONO CHE IL SIGNORE DELLA DROGA SIA PRONTO A SCAPPARE DAL CARCERE DI NEW YORK DOV’È RECLUSO E GLI TOLGONO L’ORA D’ARIA E L’ACQUA FRESCA – GLI AVVOCATI CHIEDONO UN TRATTAMENTO “EQUO E UMANO”, IN ATTESA DELLA CONDANNA E DEL TRASFERIMENTO IN UNA PRIGIONE “IMPENETRABILE” DEL COLORADO, MA VISTE LE FUGHE PRECEDENTI... – VIDEO

 

 

1 – LE CELLE DELL'ADX FLORENCE, IL CARCERE DEL COLORADO DOVE "EL CHAPO" PASSERÀ IL RESTO DEI SUOI GIORNI

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/rsquo-hanno-chapato-ora-ti-tengono-ndash-si-concludera-195486.htm

 

2 – «EL CHAPO PRONTO A FUGGIRE» VIA ORA D' ARIA E ACQUA FRESCA `

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

el chapo guzman

Niente ora d' aria per El Chapo, nemmeno le due ore settimanali che i suoi avvocati avevano richiesto. Niente acquisti allo spaccio della prigione, niente acqua addizionale oltre quella che riceve con i pasti, e niente tappi di isolamento acustico per le orecchie. Sembrerebbe un accanimento punitivo ai danni dell' ex re del cartello di Sinaloa, oggi detenuto in un tribunale di Manhattan in attesa dell' ultima sentenza che fisserà l' entità della pena.

 

Si tratta invece di ben altro: le autorità federali che lo hanno processato con successo lo scorso febbraio, temono che lo scaltro criminale già autore di due fughe clamorose da altrettante prigioni messicane, possa usare anche uno solo dei privilegi che ha richiesto per comunicare con l' esterno e mettere a punto nuovi piani di fuga.

il carcere di manhattan dove e' detenuto el chapo

 

LE ACCUSE

Joaquín Guzmàn è in regime di detenzione solitaria, in una cella comoda a poca distanza dal ponte di Brooklyn e dall' aula di tribunale nella quale è stato riconosciuto colpevole di tutti i 17 capi di accusa che gli erano stati imputati nel processo newyorkese. La costruzione di cemento grezzo di colore scuro incombe minacciosa nell' area dei tribunali cittadini, a sud di Chinatown.

 

La sistemazione è provvisoria, in attesa dell' udienza del 25 di giugno dalla quale in ogni caso non si attendono grandi sorprese. Le raccomandazioni del giudice Brian Cogan che ha emesso il verdetto parlano di tre ergastoli consecutivi, da servire senza nessuna possibilità di ricevere la sospensione della pena o la scarcerazione anticipata. Dopo quella data sarà trasferito nel carcere definitivo, dove inizierà a scontare i termini della detenzione, e scomparirà dall' attenzione pubblica.

il tunnel del carcere messicano da cui fuggi' el chapo guzman

 

Ma al momento la sua presenza nel cuore della capitale mediatica degli Usa è a massimo rischio. Alcuni degli storici collaboratori che lo circondavano stanno al momento collaborando con l' Fbi nelle indagini sulla ricostruzione del cartello di Sinaloa dopo l' arresto del capo.

 

I TIMORI

Un semplice pizzino in uscita dal carcere potrebbe distruggere mesi di lavoro, e avvicinare il prigioniero a sicari disposti ad aiutarlo. Per gli avvocati di Guzmàn il rifiuto è illegittimo. È una violazione del diritto di un carcerato a subire un trattamento «equo e umano», sancito dall' ottavo emendamento della costituzione degli Usa. I legali avevano scritto una lettera alla procura distrettuale di New York, nella quale descrivevano le condizioni fisiche e psicologiche che il loro assistito è costretto a subire.

una cella dell'adx florence, il carcere dove andra' el chapo 2

 

«La deprivazione di un contatto con l' aria aperta e con i raggi solari vi si legge per un periodo che è ormai di 27 mesi, ha inciso sulla sua salute, e sta provocando delle ferite nella sua psiche».

In fondo la richiesta riguarda solo la possibilità di potersi esporre alla luce per un periodo limitato e sotto stretta sorveglianza dei suoi carcerieri. Questi ultimi non si lasciano però intenerire.

IL PRECEDENTE

adx florence, il carcere dove andra' el chapo 1

Hanno citato un precedente piano di fuga che era stato disegnato intorno alla stessa struttura detentiva nel 1981, da altri cospiratori e per altri detenuti, e che fu sventata all' ultimo momento, prima che potesse essere messo in azione. In quella occasione il commando dei liberatori del prigioniero riuscì a sequestrare un elicottero con il pilota a bordo, e si fecero portare sul tetto del carcere. Qui furono fermati mentre tentavano di aprirsi un varco nella fitta rete metallica di protezione. Guzmàn può fare esercizio fisico tutti i giorni nella palestra interna della sua prigione; nella cella può tenere accesa la musica di sottofondo che i carcerieri scelgono per lui, e ha accesso ad alcuni canali televisivi nell' intimità della comoda stanza che lo ospita. Ma prima di tornare a vedere la luce del sole, dovrà lasciare la città nella quale ha importato droga e morte più di ogni altro re dei cartelli mondiali, per un periodi di quasi venti anni.

una cella dell'adx florence, il carcere dove andra' el chapo 2 1il tunnel del chapoil pollice alzato della moglie del chapo durante il processoLA CORTE DOVE SI SVOLGERA IL PROCESSO AL CHAPO GUZMANMISURE DI SICUREZZA PER IL PROCESSO AL CHAPO GUZMANCHAPO GUZMAN LUCERO GUADALUPEadx florence, il carcere dove andra' el chapo 3

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…