emilio fede

“NESSUN TENENTE O CAPORALE PUÒ DECIDERE DELLA MIA VITA. SONO COSTRETTO A VIVERE COME SILVIO PELLICO” - EMILIO FEDE RACCONTA LA SUA “FUGA” DAGLI ARRESTI DOMICILIARI: “NON SONO EVASO AFFATTO, E FIGURIAMOCI SE MI NASCONDO: MI CONOSCONO TUTTI. HO MANDATO UN WHATSAPP AL COMANDANTE DEI CARABINIERI DI SEGRATE, SCRIVENDO : ‘DEVO FARE UN SALTO A NAPOLI A FARMI VEDERE DA UN BRAVISSIMO FISIOTERAPISTA’. LUI NON HA RISPOSTO MA HO GIUDICATO LA NON RISPOSTA UN SILENZIO ASSENSO…”

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

SILVIO BERLUSCONI EMILIO FEDE

Pronto, Emilio Fede?

«Lurido, pezzente, feccia della società!».

 

Pronto, pronto, Fede... Ma con chi stai parlando?

«Figlio di buona mamma, che ti possa prendere un accidente!».

 

Beh, ora esageri.

«Scusa, non ce l'avevo con te. Sull'altro telefonino mi chiamano sconosciuti e mi insultano, mi minacciano. Ma sono dei poveretti, isolati. L'opinione pubblica è con me e anche qui sotto all'albergo dove sono recluso, il Santa Lucia a Napoli, vista mare, mi dicono che c'è gente che grida: mettono il libertà i mafiosi e in galera Fede, vergogna! Ed è proprio così, una vergogna quello che mi sta accadendo».

EMILIO FEDE - CHE FIGURA DI MERDA

 

Ma guarda che sei un evaso. Fuggito dagli arresti domiciliari a Segrate e nascosto a Napoli.

«Non sono evaso affatto, e figuriamoci se mi nascondo: mi conoscono tutti. Hanno inventato una fuga, anzi la fuga c'è stata - con tanto di bastone da vecchietto a cui mi appoggio per camminare e non è certo uno strumento da grandi evasioni - ma con un tacito permesso dei miei sorveglianti. Ho mandato un Whatsapp al comandante dei carabinieri di Segrate, che conosco e con il quale ogni tanto prendo il caffè, e nel messaggino ho scritto chiaramente: devo fare un salto a Napoli a farmi vedere da un bravissimo fisioterapista».

 

E lui ha risposto «vada pure»?

«Non ha risposto ma ho giudicato la non risposta un silenzio assenso».

 

EMILIO FEDE

E poi?

«Parto, arrivo alla stazione di Napoli, vado in albergo a lasciare la valigia, mangio una pizza con mia moglie da Antonio, ristoratore mio amico a Santa Lucia. O meglio, non ordino una margherita ma un'insalata di pomodori e cipolle rosse. La sognavo da tempo, chiuso nella mia casa a Milano. Ma non faccio in tempo ad addentarla che arriva Antonio e mi dice: lì vedi quelli, sono qui per te, vogliono arrestarti».

 

Quanti erano?

emilio fede

«Erano in cinque, credo. E in borghese. Se si fossero presentati in divisa, e con l'aria da blitz contro chissà quale boss della mafia, avrei reagito male. Mi sarei messo a gridare in mezzo alla sala rivolto ai presenti: salvatemi, fermateli, aiutoooo. E invece, per loro fortuna, hanno usato le buone maniere».

 

Però ti hanno arrestato davanti a tutti?

«Ma neanche per sogno. C'era un tenente dei carabinieri e altri quattro. Dico loro, seguitemi in albergo e parliamo nella hall».

 

Le guardie obbediscono all'evaso e non viceversa?

emilio fede

«Eh, quando ci sono di mezzo io anche questo può accadere. E comunque: mi interrogano per 4 ore. Ma sono io che porto per mano durante l'interrogatorio il giovane tenente, molto cortese in verità. Gli dico: non esagerate, tenete alto l'onore dell'Arma, non fate giustizialismi a vanvera. E aggiungo: mio padre, brigadiere dei carabinieri, eroe decorato al valor militare sul fronte somalo, mi ha insegnato a rispettare sempre l'autorità, ma dovete essere degni di rappresentarla. Quel che è certo è che nessun tenente o caporale può decidere della mia vita».

 

Oggi c'è l'udienza per convalidare l'arresto. Vincerai tu o vinceranno loro?

«Io, naturalmente. Ho tutto nel telefonino, e me lo tengo stretto anche di notte, lo metto nella tasca del pigiama o sotto il cuscino. Se sparisce quello sono fritto. Se invece lo posso esporre davanti al giudice, lui potrà leggere il messaggino che è semplice e chiaro e mi darà ragione. Così resto a Napoli, sennò, mi toccherà tornare a Segrate».

 

Ma sei sicuro di aver agito in buona fede?

emilio fede a non e l arena

«Sono Fede di nome e di fatto».

 

Non credi che la giustizia vada rispettata fino in fondo?

«E' proprio quello che faccio. Ma secondo te è giusto che una settimana fa il Tribunale di Sorveglianza mi dice che posso uscire subito dai domiciliari, per buona condotta nei 7 mesi di detenzione per il caso Ruby, e subito dopo riprendono a perseguitarmi? Stavo tranquillamente in attesa di andare ai servizi sociali, ma niente: si sono proprio accaniti».

 

Ti senti un perseguitato anche se ne hai fatte di tutti i colori?

«Mi sento un cittadino modello trattato da peggiore dei delinquente, costretto a vivere come Silvio Pellico, quello delle Mie prigioni che infatti sto rileggendo. Pensa che ho anche il divieto di apparire dalla finestra dell'albergo, sennò qualcuno può gridare: evviva Fede! Mi consolo con il fatto che mi stanno telefonando da tutto il mondo per dirmi: Emilio, siamo con te».

 

emilio fede

Anche il centrodestra in Italia sta dicendo che sei una vittima.

«Bravi, fanno bene. E la sinistra perché non lo dice? Sta perdendo un'occasione di onestà. La verità è che questo è un Paese giustizialista, speravo di vederlo cambiare, ma niente».

 

Silvio ti ha chiamato per solidarizzare?

«Ancora no, ma con Berlusconi ci sentiamo abbastanza spesso. Ci vogliamo un gran bene. Ma aspetta un attimo.... Cornuto, fetente, cialtrone!».

 

Ce l'hai di nuovo con lo sconosciuto di prima?

«No, è un altro. Ormai la miseria è dilagante. Non sono degni di parlare con Fede, ma insistono lo stesso».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…