cugino saman estradato

SAMAN SANS DIRE - È STATO ESTRADATO IL CUGINO DELLA 18ENNE PACHISTANA SCOMPARSA DOPO ESSERSI OPPOSTA A UN MATRIMONIO COMBINATO IN PATRIA DAL PADRE E DALLA MADRE. ERA STATO ARRESTATO IN FRANCIA E ALLA FRONTIERA DI VENTIMIGLIA È STATO CONSEGNATO DALLA POLIZIA FRANCESE AI CARABINIERI - È UNO DEI TRE UOMINI (ASSIEME ALLO ZIO E A UN ALTRO CUGINO DI SAMAN) RIPRESI DALLE TELECAMERE DELL’AZIENDA AGRICOLA DOVE LAVORAVA IL PADRE DELLA GIOVANE: AVEVANO DUE PALE, UN SACCO E UN PIEDE DI PORCO…

Alessandro Fulloni per corriere.it

 

cugino saman estradato

Ikram Ijaz, uno dei due cugini di Saman Abbas arrestato il 29 maggio scorso a Nimes in Francia, è stato consegnato dalla polizia francese ai carabinieri di Reggio Emilia al posto di frontiera di Ventimiglia.

 

L’operazione di estradizione è stata agevolata, spiegano i carabinieri, grazie alla costante collaborazione del Servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del ministero dell’Interno.

 

 

Ikram Ijaz, 28 anni, era stato catturato dalle autorità di polizia d’Oltralpe dopo un mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Reggio Emilia su richiesta della procura: è indagato nell’inchiesta per omicidio aperta dopo la scomparsa di Saman Abbas, la 18enne pachistana che si oppose a un matrimonio combinato in patria dal padre e dalla madre.

ricerche saman abbas 8

 

 

 

Secondo il quadro accusatorio, Ijaz è uno dei tre uomini — assieme allo zio e a un altro cugino di Saman — che la sera del 29 aprile sono stati ripresi dalle telecamere dell’azienda agricola dove lavorava il padre della giovane: avevano due pale, un sacco e un piede di porco. Per gli investigatori questi strumenti sono serviti a preparare una fossa nel terreno per nascondere il corpo della ragazza la cui morte, ipotizzano gli inquirenti, è avvenuta la notte successiva. Ijaz, insieme all’altro cugino Nomanulhaq Nomanulahq, 33, secondo il fratello sedicenne di Saman avrebbe anche aiutato materialmente lo zio Danash Hasnain nell’omicidio.

 

SAMAN ABBAS

«Dunque, stando a quest’ultima integrativa narrazione — scrive il giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi — i due indagati per i quali è oggi richiesta misura cautelare non solo hanno cooperato nella precedente attività di scavo della fossa ma hanno anche aiutato Hasnain nel bloccarla e poi ucciderla». L’arrestato sarà detenuto nel carcere di Reggio e entro 5 giorni è previsto il suo interrogatorio.

 

 

Dopo la consegna a Ventimiglia di Ikram Ijaz si cercano gli altri latitanti. «I genitori sono in Pakistan e sono ricercati. Rogatoria internazionale? Stiamo attendendo i processi autorizzativi per la richiesta che prima deve seguire un percorso di validazione», ha detto il colonnello del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, Cristiano Desideri.

il video del funerale senza salma pubblicato dal padre di saman abbas

 

«Continuano a essere ricercati anche lo zio e l’altro cugino attivando i servizi di cooperazione di polizia europea», ha continuato il colonnello. I due latitanti - lo zio Danish Hasnain (ritenuto l’esecutore materiale del delitto) e l’altro cugino Nomanulhaq Nomanhulaq - entrambi protagonisti del video dove disporrebbero la buca per occultare il cadavere il giorno prima del presunto omicidio premeditato - si pensa siano nascosti in Europa. Danish era stato fermato a un controllo ad Imperia il 10 maggio.

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