etruria roberto rossi renzi boschi pier

ETRURIA SENZA GODURIA - ROBERTO ROSSI, PROCURATORE CAPO DI AREZZO, RISCHIA DI ESSERE ALLONTANATO: LA COMMISSIONE DEL CSM SI E’ PRONUNCIATA PER LA “NON CONFERMA” - DAVIGO HA ELENCATO TRE RAGIONI: NON AVER SEGNALATO IL POTENZIALE CONFLITTO D'INTERESSI PER LA CONSULENZA A PALAZZO CHIGI, IN EPOCA RENZI, MENTRE INDAGAVA SU BANCA ETRURIA; L'ASSEGNAZIONE DEI FASCICOLI SU ETRURIA A SÉ STESSO; NON AVER RICHIESTO L'INSOLVENZA DELL'ISTITUTO DOPO AVER RICEVUTO LA RELAZIONE DEGLI ISPETTORI DI BANKITALIA…

Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

roberto rossi

A decidere sarà, domani, il plenum del Csm. Ma al momento il futuro del procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, sembra che sarà lontano dalla città del crac di Banca Etruria. La V Commissione del Csm, con 5 voti contro 1, si è pronunciata per la «non conferma» del pm che ha seguito in prima persona tutte le indagini sull' istituto aretino. Le ragioni elencate da Piercamillo Davigo, relatore della proposta di «non conferma», sono essenzialmente tre: la mancata segnalazione del potenziale conflitto d'interessi per la consulenza al Dipartimento affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi mentre stava indagando su Banca Etruria; l'assegnazione dei fascicoli su Etruria a sé stesso; non aver richiesto l'insolvenza dell' istituto dopo aver ricevuto la relazione degli ispettori di Bankitalia su Etruria, alla fine di febbraio del 2015.

 

maria elena boschi roberto rossi ad arezzo nell ottobre 2015

Unico voto a favore della conferma, quello del consigliere Marco Mancinetti (di Unicost, stessa corrente di Rossi). Che nella sua relazione sottolinea come tali accuse appaiano, anche alla luce delle date, come un travisamento dell' intera vicenda. Ad opporsi al rinnovo è anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha negato il suo «concerto» - non vincolante - alla nomina. Il magistrato, nominato procuratore capo di Arezzo nel 2014, è arrivato al termine del suo mandato quadriennale lo scorso anno ed è in attesa del rinnovo, che ha già avuto il via libera del Consiglio giudiziario di Firenze nel luglio del 2018.

 

roberto rossi

Dopo le notizie sul suo ruolo di consulente del governo e al tempo stesso titolare di indagini che, almeno potenzialmente, avrebbero potuto riguardare il padre di un membro del governo stesso (ovvero Maria Elena Boschi, allora ministro del governo Renzi e figlia di Pier Luigi, vicepresidente dell' istituto), il Csm aveva aperto un' istruttoria per valutare la possibile incompatibilità. Istruttoria archiviata e poi sospesa, prima di essere definitivamente archiviata, dopo che erano emerse una serie di richieste di archiviazione da parte dello stesso Rossi per procedimenti a carico di Boschi.

RENZI BOSCHI

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