dossier dossieraggio guido crosetto francesco lollobrigida marta fascina fedez andrea agnelli fazzolari

LO FAMO STRIANO – PASQUALE STRIANO, IL FINANZIERE INDAGATO PER IL PRESUNTO DOSSIERAGGIO INSIEME AL MAGISTRATO ANTONIO LAUDATI, INTERROGAVA COMPULSIVAMENTE I DATABASE, INSERENDO I NOMI DI POLITICI E VIP, (CROSETTO, URSO, RENZI, OLIVIA PALADINO, FEDEZ, RONALDO...) QUASI SEMPRE RISPONDENDO ALLE RICHIESTE DI TRE GIORNALISTI DI “DOMANI”, A CUI POI INVIAVA LE CARTE – IL PROCURATORE DI PERUGIA CANTONE E QUELLO ANTIMAFIA MELILLO CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATI DA COPASIR, COMMISSIONE ANTIMAFIA E CSM…

antonio laudati 5

MELILLO E CANTONE IN AUDIZIONE IN ANTIMAFIA IL 6 E 7 MARZO

(ANSA) - L'ufficio di presidenza della commissione Antimafia, guidata dal presidente Chiara Colosimo, ha calendarizzato le audizioni del Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, per mercoledì 6 marzo alle ore 16.30, e quella del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, per giovedì 7 marzo alle ore 10.

 

L’OMBRA DEI FILE CANCELLATI SULLO SMARTPHONE DEL FINANZIERE, AL CENTRO DELL’INCHIESTA SULLO SPIONAGGIO DEI VIP

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Non ci stanno a passare come carnefici della libertà di stampa e cacciatori delle fonti dei giornalisti. I procuratori Raffaele Cantone e Giovanni Melillo che stanno lavorando all’inchiesta sul presunto spionaggio di politici e vip a opera del finanziere Pasquale Striano e del pm antimafia Antonio Laudati, dove tra gli indagati figurano anche i cinque cronisti a cui Striano ha inviato centinaia di documenti riservati, vogliono parlare alle istituzioni. Per chiarire, per distinguere. Soprattutto per spegnere l’allarme lanciato dagli stessi giornalisti indagati, che si sentono vittima di una persecuzione giudiziaria. Ma non solo.

 

giovanni melillo

I due magistrati intendono spiegare ai parlamentari del Copasir e della Commissione antimafia, e ai colleghi del Csm, cosa ritengono essere stato un possibile dossieraggio (quattro soli casi, legati all’attività di Laudati ma che non hanno a che vedere con la stampa) e che cosa invece la sistematica violazione delle banche dati della Direzione nazionale antimafia. Priva di qualsiasi reale ragione investigativa, ma fatta — è questa l’accusa mossa dagli inquirenti di Perugia — solo per divulgare atti riservati e screditare ministri, sottosegretari, calciatori, esponenti politici, nomi noti dell’economia e dello spettacolo.

 

È sostanzialmente questo ciò che andranno a dire Cantone (procuratore capo di Perugia, titolare dell’inchiesta) e Melillo (procuratore capo della Direzione nazionale antimafia, nei cui uffici lavorava fino al novembre scorso il luogotenente Striano) se saranno convocati, come hanno chiesto ieri.

 

raffaele cantone foto di bacco

«Consideriamo doveroso richiedere di valutare, con l’urgenza del caso, l’audizione degli scriventi al fine di rendere le informazioni sulle vicende relative al cosiddetto dossieraggio di esponenti politici », si legge nella nota congiunta.

 

I tre destinatari della richiesta non sono scelti a caso: il Copasir, perché tra gli esponenti politici spiati da Striano ci sono soggetti come il ministro della Difesa Guido Crosetto, dunque potenzialmente può rappresentare un vulnus alla sicurezza nazionale; il Csm, perché Cantone e Melillo si sentono delegittimati e si aspettano la tutela dell’organo di autogoverno dei giudici; la Commissione parlamentare antimafia, perché la sede da cui Striano accedeva abusivamente alle banche dati era l’ufficio della Direzione nazionale antimafia preposto alla ricezione delle Segnalazioni di operazione sospette inviate dagli istituti bancari.

 

GUIDO CROSETTO A QUARTA REPUBBLICA

È da lì che il finanziere sessantenne, almeno dal 2018 in poi, ha interrogato compulsivamente i database inserendo i nomi dei potenti per trovare dichiarazioni dei redditi, carte giudiziarie, transazioni finanziarie, dati anagrafici, 740 e altro.

 

Come l’indagine preliminare di Perugia dimostra, li ha interrogati con un timing perfettamente a sincrono con la cronaca politica e giudiziaria: cercava atti su possibili ministri durante la formazione del governo Meloni, inseriva i nomi dei personaggi al centro del dibattito pubblico, fossero essi politici […] o sportivi (era interessato solo alla Juventus, ha inserito gli archivi coi nomi di Ronaldo, Allegri e Andrea Agnelli) o persone dello spettacolo, come Fedez.

 

antonio laudati 4

Quasi sempre rispondendo alle richieste di tre giornalisti del Domani, a cui poi inviava via mail le carte, come si apprende dal mandato a comparire notificato a Striano e Laudati. […] Sedici sono gli indagati, 800 gli accessi ai database considerati abusivi perché privi di input investigativi o di Sos a monte che li giustificassero. Ma potrebbero essere molti di più.

 

Gli inquirenti di Perugia infatti sospettano che tante prove dei contatti tra Stranio e i beneficiari dei documenti (tra di essi anche un investigatore privato) siano state cancellate dal suo telefonino e dal suo pc prima della perquisizione domiciliare, disposta dai pm di Roma in modo inusuale: dopo averlo interrogato. Quando sono andati a casa sua, dunque, il finanziere sapeva già di essere indagato e ha avuto il tempo di cancellare molte cose[…]

antonio laudati 1Giovanni Melilloantonio laudati 3

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...