minacce con coltello-3

UN “FANTASMA” S’AGGIRA A VENEZIA - E’ ALTO 1 E 70, KOSOVARO E COI CAPELLI RASATI, COMPARE SOLO DI SERA, NELL'AREA TRA SAN MARCO E RIALTO, E SI DIVERTE A MINACCIARE I PASSANTI CON UN COLTELLO - È GIÀ NOTO ALLE FORZE DELL'ORDINE PER SPACCIO MA VISTO CHE DI SEGNALAZIONI NE SONO ARRIVATE PARECCHIE NELLE ULTIME SETTIMANE, È INIZIATA LA CACCIA ALL’UOMO…

piazza san marco dall'alto

Tiziana Lapelosa per “Libero quotidiano”

 

L'immagine che viene in mente è la scena dell' omicidio sotto la doccia in Psyco di Alfred Hitchcock. Tre minuti di puro terrore anticipati da quaranta minuti di pellicola al cardiopalma. Immagine dopo immagine la paura sale, pur consapevoli che si tratta di un film. A Venezia, invece, da un po' di tempo a questa parte, chi passeggia per le calli della città convive, col timore di assaporarla, con una paura che più vera non si può. Si narra, infatti, che nella città della laguna si aggiri l' ombra di un fantasma con tanto di coltello pronto a mietere vittime. Di notte.

 

AGGRESSIONE CON IL COLTELLO

I contorni ci sono tutti: le leggende e i racconti di spiriti della tradizione, l' atmosfera "galleggiante", onirica e soffusa che al calar del sole si impossessa della laguna, il freddo che genera un mese come gennaio, il fruscìo dell' acqua che va su e giù, l' andirivieni delle gondole, gli angoli mezzi illuminati ad illuminare altrettanti angoli di stradine. Il tutto animato dal via vai di turisti e di veneziani, che ancora resistono alla vita della loro città, che pian piano si affievolisce e si arrende alla prepotenza della notte. Infine lo spettro, l' ombra, che in questo caso non si declina nell' apparizione di un morto come da credenza medievale, ma di un vero e proprio energumeno.

 

Si tratterebbe, stando alle descrizioni di quanti in lui si sono imbattuti, di un uomo alto circa un metro e settantacinque centimetri, di circa trent' anni, con la barba e non italiano, kosovaro. E sempre con un coltello in tasca.

 

PONTE DI RIALTO

Non uccide. Spaventa. Lo chiamano il «fantasma di Venezia», che sembra il titolo di un film. Lo spettro avvicina le sue vittime, soprattutto nell' area tra San Marco e Rialto, che possono essere da sole o in gruppo. Tira fuori il coltello, minaccia e sfida chi si trova davanti e se ne va. Non sceglie le sue vittime in base all' età, che siano giovani o con delle rughe di troppo non fa differenza. Qualche giorno fa, però, se l' è data a gambe. Come ha raccontato un veneziano alle forze dell' ordine, e riportato da Il Gazzettino, il fantasma si è avvicinato con il "solito" fare senza però aver fatto i conti con due suoi amici che lo hanno disarmato costringendolo alla fuga.

 

Siccome di segnalazioni alle forze dell' ordine ne sono arrivate un bel po' nelle ultime settimane, è iniziata la caccia. Descrizioni alla mano, gli agenti hanno scoperto che il "fantasma" altro non è che un individuo a loro già noto, con una collezione di precedenti legata allo spaccio di stupefacenti. Ora la sua fotografia è in bella mostra nelle aree in cui si è divertito a spaventare. Turisti e residenti sono avvisasti: sotto didascalie scritte a penna - che rendono il tutto ancora più d' atmosfera - lo indicano come «pericoloso», si suggerisce di fare «attenzione», si spiega che «minaccia violenza», riporta sempre su Il Gazzettino.

UOMO COLTELLO

La questione del pericolo "fantasma" passa di bocca in bocca nei bar, nelle case, nei ristoranti. E di social in social sulla rete, dove c' è chi la mette con filosofia («No dai, venite ancora a Venezia a passeggiar...»), chi dispensa consigli («Ma una passeggiatina romantica con spray al peperoncino, manganello a sonda e un tira pugni in tasca?»).

Ma i più si chiedono perché un uomo già noto alle forze dell' ordine e con precedenti sia libero di circolare. Che aspettano a prenderlo?

 

In attesa della cattura del «fantasma di Venezia», c' è da dire che storie di spettri aleggiano sulla città dal lontano 1400. Si narra ancora di uno spirito che si aggira di notte nel Campo San Giovanni e Paolo. La storia è quella di un giovane che, dopo aver ucciso la madre, vagò tenendo il suo cuore in mano fino a cadere: a che una voce dal cuore disse «Figlio, ti sei fatto male?».

 

Il ragazzo impazzì e si suicidò. Alla scena assistì uno scalpellino che la incise sul marmo. Si dice che ancora oggi si sentano i lamenti del ragazzo alla ricerca del cuore perduto della mamma. E non è un caso che a Venezia si organizzino i "Ghost tour" nei luoghi più suggestivi a caccia di spettri. Perfetti più che mai ora, sapendo che un "fantasma" in carne ed ossa si aggira per la città che, peraltro, si prepara al Carnevale.

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…