mamma cingalese uccide le figlie in una casa famiglia di verona

CHE FINE HA FATTO LA CINGALESE CHE HA UCCISO LE DUE FIGLIE NELLA CASA-FAMIGLIA DI VERONA? LE DUE SORELLINE DI 3 E 8 ANNI SONO STATE TROVARE MORTE NEI LORO LETTI: SUI CORPI NON CI SONO SEGNI DI FERITE O ECCHIMOSI E, TRA LE IPOTESI, C’È QUELLA DELLO STRANGOLAMENTO – LA DONNA È SCAPPATA DALLA FINESTRA VICINO ALLA QUALE È STATA TROVATA UNA SEDIA: DA IERI SI SONO PERSE LE TRACCE E…

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

mamma cingalese uccide le figlie in una casa famiglia di verona 2

Le hanno trovate sdraiate nel letto. Le coperte rimboccate. L'unica cosa che stonava era quella sedia appoggiata vicino ad una finestra aperta. Sedia usata poco prima dalla madre per scappare da un piano rialzato. È questa l'immagine che la polizia si è trovata di fronte. Due sorelline di 3 e 8 anni morte. Uccise di notte nella casa-famiglia dove si trovavano con la mamma. La cingalese quarantenne, è l'unica indagata del duplice omicidio. Sino a ieri di lei non c'era alcuna traccia. È questo un dramma che ha sconvolto Verona e la comunità educativa «Mamma Bambino», una struttura di assistenza per donne maltrattate o in pericolo, gestita dai servizi sociali del Comune scaligero.

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LA VICENDA Nella casa, che può ospitare fino a cinque nuclei familiari, in appartamenti indipendenti, nel quartiere di Porto San Pancrazio, si trovavano al momento solo le due bimbe e la loro madre. La struttura è sempre sorvegliata. È stata un'operatrice sociale a fare la terribile scoperta. È entrata nella stanza della famigliola, perché non proveniva alcun rumore, non si erano viste le bambine prepararsi per la scuola, e così ha trovato i corpi delle due sorelle, ancora nei loro letti.

 

Della madre non c'era traccia. L'allarme è stato immediato. L'assistente ha avvisato il 118 e la polizia. La prima auto-medica è giunta alla comunità alle ore 9. Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, è stato tra i primi ad essere avvisato - «una telefonata che mi gelato il sangue» ha raccontato. Intanto la squadra mobile e la scientifica avevano iniziato un complesso lavoro di indagine e repertazione che dovrà aiutare a tratteggiare un primo quadro della vicenda.

 

mamma uccide le due figlie in una casa famiglia di verona 4

LE CAUSE C'è il buio al momento sulle cause del duplice delitto; ragioni che solo la madre delle piccole potrebbe spiegare. Tra le ipotesi considerate, ma non è l'unica, c'è quella che le sorelline siano state soffocate nel sonno. L'esame del medico sui cadaveri non avrebbe evidenziato ferite, o ecchimosi particolari. Per questo la pm Federica Ormanni, che si occupa dell'inchiesta, ha già disposto l'effettuazione dell'autopsia.

 

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È escluso che nella struttura, sorvegliata 24 ore su 24, possa essere entrato qualcuno nottetempo. La donna e le due figlie si trovavano nella comunità dal gennaio 2021, su provvedimento del Tribunale dei minorenni di Venezia che ne aveva disposto l'allontanamento dalla dimora familiare in seguito ai comportamenti violenti del padre, un uomo che avrebbe problemi di tossicodipendenza.

 

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La comunità che le ospitava, Mamma Bambino - Il Porto delle Mamme, è stata creata per accogliere temporaneamente le madri con i propri figli, o le donne in gravidanza, che si trovano in difficoltà. Vengono offerte ospitalità, protezione e aiuto in un percorso indirizzato all'autonomia personale e lavorativa. È un servizio aperto alle madri con figli di età compresa tra 0 e 12 anni. La mamma delle due piccole non lavorava.

 

Loro frequentavano la scuola: la più grande le elementari, la piccola la materna. Il padre e marito della donna, un cittadino dello Sri Lanka anch' egli quarantenne, è stato rintracciato dalla polizia e messo al corrente di quanto era successo. L'uomo è totalmente estraneo alla vicenda.

 

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Intanto, con il trascorrere delle ore, cresce l'angoscia per il destino della madre delle bambine. Gli uomini della Protezione Civile l'hanno cercata a lungo con i cani molecolari. Poi sono entrati in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco, e l'elicottero, per scandagliare il corso del fiume Adige, dove questa storia di estremo dolore potrebbe essersi chiusa.

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