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FEBBRE D’AUTUNNO: GIA’ 80MILA ITALIANI SONO FINITI KO – QUEST’ANNO SARANNO 4-5 MILIONI LE PERSONE COSTRETTE A LETTO DALL’INFLUENZA E ALTRI 8-10 MILIONI VERRANNO COLPITI DA VIRUS – IN AUMENTO I VACCINI TRA GLI OVER 65

Da www.agi.it

 

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L'inverno è ancora lontano, l'estate è passata da pochi giorni, eppure i virus parainfluenzali, che prosperano con l'autunno, stanno già imperversando sulla Penisola. Nell'ultima settimana 80mila italiani sono stati messi ko (raffreddore, febbre, problemi intestinali) dai virus "cugini" dell'influenza stagionale. Lo spiega all'Agi Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano. "Sono già tanti i casi - sottolinea - e le previsioni sono in crescita. Questi virus, 262 tipi, non prosperano con il freddo prolungato, a differenza di quelli influenzali, ma con gli sbalzi di temperatura, propri di questa stagione. Per questo molti italiani rimangono sorpresi da questa sorta di influenza anticipata, ma è un fenomeno anch'esso stagionale e prevedibile".

 

 

Quest’anno saranno 4-5 milioni le persone costrette a letto a causa dell’influenza e altri 8-10 milioni saranno colpiti dai virus parainfluenzali. Gli esperti, come scrive La Stampa, prevedono una stagione influenzale del tutto comparabile a quella dell’anno scorso quando i casi furono 5 milioni 421 mila. “Sarà un anno interpandemico, con un solo nuovo virus, una variante dell’A/H1N1 detta Michigan, già inserita nel vaccino” spiegano i medici. Gli altri saranno gli stessi dell’anno scorso, cioè l’A/H3N2 Hong Kong e i due virus B, B/Brisbane e B/Phuket. 

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Più persone si stanno vaccinando

Quanto all'influenza "vera", il virologo fa i conti: "Sta ancora finendo in Australia, quindi aspettiamo per dati più certi - spiega - ma pensiamo che quest'anno sarà di intensità media, con circa 5 milioni di casi, l'equivalente più o meno dell'anno scorso, malgrado l'arrivo di un nuovo ceppi, H1N1 Michigan, che è la novità di quest'anno. Sarà nella norma, insomma, ma come sempre da non trascurare: ogni anno si contano migliaia di decessi tra i soggetti più fragili. Per fortuna - conclude Pregliasco - noto che dopo una disaffezione per il vaccino antinfluenzale, parallela a quella per gli altri vaccini, ultimamente i dati sono in miglioramento, una volta tanto sono numeri incoraggianti".

 

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Negli over 65, l’anno scorso la copertura ha sfiorato 50%, “ancora troppo poco se si pensa che in questa fascia d’età il 10% dei casi di influenza va incontro a complicanze”. Pregliasco raccomanda il trivalente per gli anziani, che hanno avuto più contatti con i virus, anche se sono i bambini ad avere la più elevata risposta immunitaria. Secondo il virologo, dovrebbero vaccinarsi i gruppi più vulnerabili, come bambini, anziani, pazienti immunodepressi, con problemi cronici respiratori e cardiaci. 

 

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