big pride fendi

CHE FAI, TI OF-FENDI? IL ROMA PRIDE 2016 UTILIZZA NELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE IL COLOSSEO QUADRATO, E FENDI PRIMA DIFFIDA GLI ORGANIZZATORI E POI RINCULA (IL MONDO GAY NON SCHERZA) - LA MAISON HA AFFITTATO LA STRUTTURA PER 240MILA EURO AL MESE E HA L’ESCLUSIVA ANCHE SULLE IMMAGINI (SIC!)

Sara Grattoggi per “la Repubblica

 

ROMA PRIDE 2016ROMA PRIDE 2016

SI è chiusa con un comunicato congiunto e l' autorizzazione all' uso delle immagini del Colosseo Quadrato per promuovere il Roma Pride, la polemica scoppiata in mattinata fra la maison Fendi e gli organizzatori della manifestazione.

 

"Fendi ha chiarito l' equivoco con Roma Pride autorizzando l' utilizzo di Palazzo della Civiltà Italiana nella campagna, sostenendo, quindi, la manifestazione del Roma Pride 2016 che avrà come momento principe la grande parata dell' 11 giugno", si legge nella nota firmata dalla maison, dal Circolo di cultura omosessuale "Mario Mieli" e dal Roma Pride.

 

Un dietrofront, insomma, della nota casa di moda, che in una lettera datata 8 giugno aveva invece chiesto agli organizzatori del Pride il ritiro e la distruzione del materiale promozionale della campagna "Chi non si accontenta lotta".

 

COLOSSEO QUADRATOCOLOSSEO QUADRATO

La richiesta era stata fatta sostenendo che si trattasse di "un utilizzo non autorizzato" e quindi "indebito dell' immagine", di cui Fendi è "licenziataria esclusiva". E minacciando, in caso contrario, azioni legali.

 

Cosa che non aveva fermato però gli organizzatori del Pride: "Il Colosseo Quadrato è simbolo della città e il valore del Pride è riconosciuto internazionalmente: non ritireremo la campagna", aveva ribattuto il Circolo Mario Mieli, poche ore prima della pacifica risoluzione della querelle.

COLOSSEO QUADRATO FENDICOLOSSEO QUADRATO FENDI

 

Il caso ha però sollevato nuovamente il tema della "privatizzazione" dell' immagine di monumenti e beni vincolati, come già era accaduto in passato per il Colosseo, dove l' accordo con Tod' s prevedeva, a fronte del finanziamento per il restauro dell' Anfiteatro Flavio, anche il diritto in esclusiva allo sfruttamento in Italia e all' estero delle immagini del restauro per quindici anni.

 

COLOSSEO QUADRATO FENDI 3COLOSSEO QUADRATO FENDI 3

In questo caso, Fendi, che ha affittato per quindici anni da Eur Spa il Palazzo della civiltà italiana (vincolato dal ministero ai Beni culturali) per 240mila euro al mese, ha anche licenza esclusiva per l' utilizzo delle immagini dell' edificio per fini commerciali e promozionali. Ed eventuali eccezioni possono essere fatte - spiegano dalla maison - solo previa autorizzazione.

 

Lo conferma anche Enrico Pazzali, amministratore delegato di Eur Spa: «Proprio sulla tutela dell' immagine e del nome del Palazzo, il contratto con Fendi è stato recentemente emendato, per permettere loro di intervenire tempestivamente in caso di violazioni.

COLOSSEO QUADRATO FENDI 2COLOSSEO QUADRATO FENDI 2

Anche se eventuali azioni contro terzi ci devono essere comunicate».

 

Non è il caso del Roma Pride, precisa Pazzali (ricordando che Eur Spa è proprietaria dell' area in cui si svolge il Gay Village), ma il problema si sarebbe posto, ad esempio, per le immagini promozionali della "Rocco Siffredi Hard Academy" con il Colosseo Quadrato sullo sfondo, «non in linea con la vocazione del Palazzo».

 

Resta però il tema della licenza esclusiva all' uso delle immagini di beni che siano considerati di rilevanza culturale.

COLOSSEO QUADRATO 2COLOSSEO QUADRATO 2

 

«Non c' è alcuna legge che vieti ai privati proprietari di un immobile, anche vincolato, di cedere l' utilizzo delle immagini» spiegano dal ministero ai Beni culturali, precisando però di non essere a conoscenza dei contenuti del contratto siglato da Fendi e Eur Spa.

 

COLOSSEO QUADRATO PALAZZO DELLA CIVILTA ITALIANACOLOSSEO QUADRATO PALAZZO DELLA CIVILTA ITALIANA

Certo, spiegano sempre dal Collegio Romano, dipende anche dalle finalità dell' uso dell' immagine: se le immagini vengono realizzate per fini scientifici o sociali, almeno dall' esterno nulla potrebbe essere vietato (così come non lo sono le fotografie scattate dai semplici visitatori, all' esterno o sulla strada), contrariamente a quanto può avvenire, invece, se previsto da contratto, per gli scatti che vengano usati a fini commerciali.

COLOSSEO QUADRATOCOLOSSEO QUADRATO

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...