gianni vattimo simone caminada

“SIMONE PER ME È UN AMICO, QUASI UN FIGLIO” - FERMI TUTTI, PARLA GIANNI VATTIMO: “SO BENISSIMO CHE C’È CHI PENSA CHE MI SONO INNAMORATO E HO PERSO LA TESTA. NON È COSÌ. E A 85 ANNI AFFERMO IL DIRITTO DI SPENDERE I MIEI SOLDI COME VOGLIO” - “UN MEDICO HA DECISO CHE SONO A RISCHIO DI CIRCONVENZIONE. MA LA POSSIBILITÀ DI ESSERE PLAGIATO E L’EFFETTIVO FATTO DI ESSERLO NON SONO CERTO LA STESSA COSA: HO QUALCHE ACCIACCO, MA CON LA TESTA CI SONO TUTTO…”

COPERTINA OGGI - 10 17 GIUGNO 2021

Anticipazione da “Oggi”

 

«So benissimo che c’è chi pensa “Vattimo s’è innamorato e ha perso la testa”. Non è così. Simone per me è un amico, quasi un figlio. E a 85 anni affermo il diritto di spendere i miei soldi come voglio».

 

Il filosofo Gianni Vattimo risponde così, in un’intervista al settimanale OGGI, in edicola da domani, alle accuse rivolte al suo assistente personale Simone Caminada di averlo manipolato per sottrargli denaro e farsi inserire tra i beneficiari della sua polizza vita.

 

«Un medico ha deciso che sono a rischio di circonvenzione. Ma la possibilità di essere plagiato e l’effettivo fatto di esserlo non sono certo la stessa cosa: ho qualche acciacco, ma con la testa ci sono tutto».

 

gianni vattimo e simone caminada

 Caminada, 38enne di origini brasiliane che convive da dieci anni con il maestro del pensiero debole, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Torino con l’accusa di circonvenzione di incapace.

 

«Una persecuzione umiliante», la definisce Vattimo, il quale spiega a OGGI che la sua polizza vita è intestata anche ad altri e tutte le spese sono documentate. «I miei amici più cari, come Franco De Benedetti e Marco Rizzo, mi ritengono una persona libera e sono scandalizzati».

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