FERRAGOSTO DA INCUBO AL CIRCEO – UNA RAGAZZA DI 19 ANNI DENUNCIA DUE GIOVANI ROMANI: “IO, STUPRATA IN SPIAGGIA LA NOTTE DI FERRAGOSTO” – LEI APPENA DIPLOMATA, LUI NEO LAUREATO. LEI CHE FORSE VEDEVA IN QUELLA STORIA L'INIZIO DI UN AMORE, DI FATTO SI FIDAVA, LUI CHE SAREBBE STATO ACCOMPAGNATO DA UN COETANEO - IL PARROCO: “DA QUEL POCO CHE HO LETTO NON VEDO ALCUNA SIMILITUDINE CON IL MASSACRO DEL CIRCEO DEL 1975, MA…”
Stuprata la notte di Ferragosto sulla spiaggia di San Felice Circeo. E' il racconto di una ragazza di 19 anni di Roma. Una notte da incubo all'indomani della maturità, l'incontro con quel giovane in vacanza su una delle spiagge più belle di Italia, lei appena diplomata, lui neo laureato.
Lei che forse vedeva in quella storia l'inizio di un amore, di fatto si fidava, tanto che la sera di Ferragosto si è allontanata dalla sua comitiva di amici per fare una passeggiata con il giovane. Così racconta nella denuncia presentata al commissariato di San Basilio a Roma. Denuncia che continua raccontando di un Ferragosto che da festa si è trasformato nel volgere di pochi minuti in un incubo.
Secondo la denuncia il giovane, che vive all'Eur, sarebbe stato accompagnato da un coetaneo, i due hanno 24 e 25 anni, e insieme hanno abusato della giovane. E' questa l'ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura della Repubblica di Latina. La ragazza racconta del suo stato di shock e di essere riuscita poi a riprendersi quel tanto che è stato necessario per chiedere aiuto e farsi visitare al pronto soccorso dell'ospedale di Fondi.
La testimonianza
Un racconto duro, doloroso. La mente non può che ritornare dolorosamente indietro, a quella notte di fine settembre del 1975, allo stupro che si consumò in una villa di San Felice Circeo, alla morte di Rosaria Lopez, alla vita distrutta di Donatella Colasanti, all'arresto di tre giovani della Roma bene. Ora agli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Martina Taglione, il compito di ricostruire cosa è successo sulla spiaggia libera di San Felice.
Il parroco
«Ai giovani dico sempre che la prudenza è uguale alla preghiera e che la preghiera è uguale alla prudenza. Lo ripeto ai funerali, lo dico alle messe, lo dico sempre». Don Carlo Rinaldi, parroco della Chiesa S. Maria Degli Angeli di San Felice Circeo, commenta così la notizia della denuncia di stupro presentata da una ragazza romana. La giovane ha dichiarato che la violenza si sarebbe consumata in spiaggia, proprio al Circeo, durante la notte di Ferragosto. «Da quel poco che ho letto non vedo alcuna similitudine con il massacro del Circeo del 1975, ma la prudenza serve sempre», aggiunge il parroco.
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