“NON È OMICIDIO STRADALE MA VOLONTARIO” – FIDANZATI TRAVOLTI IN VALSUSA, LA PROCURA DI TORINO HA DECISO DI MODIFICARE L’IMPUTAZIONE NEI CONFRONTI DELL’UOMO CHE HA SPERONATO I DUE RAGAZZI IN MOTO: “L’OBIETTIVO ERA ELIMINARLI” – I PRECEDENTI DELL'INVESTITORE: AVEVA MESSO LE MANI AL COLLO A UNA SIGNORA AL SEMAFORO
Elisa Sola per il Corriere della Sera
Non è stato un omicidio stradale, ma volontario. Elisa Ferrero, morta sul colpo dopo lo schianto in moto, e il suo fidanzato Matteo Penna – ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cto di Torino – non sarebbero stati vittime di un incidente cagionato «per colpa», bensì gli obiettivi dell’azione criminale di un individuo che avrebbe nutrito, con rabbia, l’obiettivo di colpirli. Volontariamente, con il fine di «eliminarli», dopo un inseguimento durato due chilometri, innescato da una lite per una precedenza non data e d una manata su uno specchietto.
La decisione di modificare il capo di imputazione della procura di Torino, annunciata dal capo Armando Spataro, segna una svolta nell’indagine svolta dai carabinieri e coordinata dalla pm Paola Stupino, che ha emesso nei confronti di Maurizio De Giulio, l’investitore positivo all’alcol test, un provvedimento di richiesta di misura cautelare per omicidio volontario. L’udienza di convalida è prevista domani. De Giulio, in carcere alle Vallette, si è attivato in mattinata per farsi difendere da un secondo avvocato.
Prima di procedere all’iscrizione di De Giulio per omicidio volontario, gli inquirenti hanno atteso l’esito della consulenza tecnica sul luogo dell’incidente. È emerso, come già avevano anticipato i carabinieri di Condove, Susa e Almese, che non ci sarebbero segni evidenti di frenata nella rotonda della statale 24 di Condove, dove la Ktm di Matteo Penna è stata schiacciata dalla Ford Transit di De Giulio contro un guard trail.
Il padre di Matteo, Valter Penna, proprio ieri aveva detto: «Ci hanno portato via tutto, alla mia famiglia e a quella di Elisa. Questa storia non voglio che sia dimenticata, lui deve pagare per quello che ha fatto e restare in galera, questo non è un incidente ma un omicidio».
E intanto salgono a due i precedenti di polizia di De Giulio. L’uomo non solo aveva aggredito nel 2010 cinque vigili dopo un tamponamento a catena da lui provocato a Moncalieri in borgata Testona (anche in questo caso De Giulio era positivo all’alcol test), ma anche nel 2015 era stato il protagonista di un’azione violenta sulla strada.
MAURIZIO DE GIULIO CON LA COMPAGNA
A Torino una signora lo aveva denunciato perché le aveva messo le mani al collo, come per strozzarla, a un semaforo. La “colpa” della donna sarebbe stata quella di aver tentato di superare la Ford Transit del cinquantenne. Lui era sceso dal van, lei aveva abbassato il finestrino. Lui le aveva rotto gli occhiali ed era stato querelato