diabolik torvaianica

QUEL FILO ROSSO CHE LEGA L’AGGUATO DI TORVAIANICA ALL’OMICIDIO DIABOLIK - DUE DELITTI, MATRICE UNICA. CHE TIPO DI PENDENZE C'ERANO TRA IL GRUPPO DEL CAPO ULTRA’ LAZIALE E “TARZAN”, L’ALBANESE UCCISO IN SPIAGGIA? PERCHÉ AVEVANO PROVATO GIA’ PROVATO AD AMMAZZARLO NEL 2016? QUEI 4,7 CHILI DI DROGA SEQUESTRATI. C'ERA IL SOSPETTO CHE TARZAN INTRATTENESSE “RAPPORTI CON CIRCUITI INTERNAZIONALI DI RILEVANTE SPESSORE CRIMINALE”

Clemente Pistilli per “la Repubblica - ed. Roma”

 

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt003

«Mi avete preso con quei quattro chili ma non avete fatto niente di che. Mica avete fermato il camion carico che avevo dietro». Selavdi Shehaj, nell' ambiente, l' avevano soprannominato Tarzan anche per questo motivo, perché era uno così, forastico, istintivo, e spavaldo. Fino al punto di provocare i carabinieri che lo avevano appena arrestato dopo averlo sorpreso mentre a Pomezia consegnava un carico di hashish ( 4,7 chili, per l' esattezza) a due clienti.

 

I militari seguivano lui e la sua banda da tempo e alla fine erano riusciti a prenderlo con le mani nel sacco. Ma lui non era tipo da abbassare la testa. Era un duro. Uno che sapeva sempre come rispondere.

 

torvaianica agguato

L' omicidio di Selavdi Shehaj in spiaggia a Torvaianica segue dalla prima di cronaca di Clemente Pistilli Nato 38 anni fa a Ujose di Mallakaster, un centro povero dell' Albania, un posto popolato da pastori, una volta giunto in Italia Tarzan - l' uomo ferito a morte con un colpo di pistola alla schiena domenica scorsa tra i bagnanti sulla spiaggia di Torvaianica, a due passi dallo stabilimento balneare della compagna, il Bora Bora - si era fatto largo nel panorama criminale romano e con un certo agio, pure. Tanto che era riuscito a sistemare alcuni parenti rimasti sull' altra sponda dell' Adriatico.

fabrizio piscitelli diabolik 9

 

Negli anni, imponendo la sua legge fatta di silenzio e violenza, si era ricavato un notevole spazio a Torvaianica, sul litorale, proprio in quei luoghi dove da tempo hanno messo radici anche famiglie legate a doppio filo a Cosa Nostra catanese e dove è forte la stessa malavita più o meno organizzata locale.

 

Un piccolo miracolo di politica criminale, il suo. Alternando taciti accordi e prudenti collaborazioni, era riuscito a farsi tollerare da quasi tutti i big del lugo con i quali sembrava aver trovato una formula per sopravvivere. Rispetto reciproco e ciascuno per conto suo. Se gli pestavi i piedi, però, erano guai. Non era solito utilizzare armi.

 

Di solito risolveva i "problemi" a calci e pugni, con ferocia. " Da uomo". E anche per questo, quel soprannome, Tarzan, gli calzava a pennello. Ed è proprio partendo da questa sua caratteristica che gli inquirenti sono arrivati ad abbozzare una prima ipotesi investigativa circa quanto accaduto domenica mattina.

 

Niente di più probabile - dicono oggi - che Simone avesse " maltrattato" la persona, o le persone sbagliate. E che queste si siano poi vendicate. Tirando questo filo "logico" gli investigatori hanno quindi recuperato quella che potrebbe essere la data chiave di tutta questa storia. Il 2 aprile 2016.

torvaianica agguato

 

Quel giorno, su viale Francia, sempre a Torvaianica, Emiliano Pasimovich, 35 anni, di Ardea, dopo una rapida inversione di marcia, sale sul marciapiede dove si trova Selavdi Shehaj e cerca di investirlo. Il sesto senso felino di Tarzan però lo salva dal pericolo: schiva la macchina, attraversa di corsa la strada e con una specie di finta manda Pasimovich a schiantarsi contro un palo dell' illuminazione.

 

E forse, a quel punto, Tarzan lo avrebbe di nuovo pestato se il malcapitato non avesse fatto in tempo a darsela a gambe. Come detto, dopo l' omicidio di domenica scorsa, l' episodio di viale Francia è stato ripescato dagli investigatori, ed è stato utile per dare una prima inquadratura a questo delitto così feroce.

 

fabrizio piscitelli diabolik 6

Perché riguardando le carte ci si è accorti che Pasimovich, lo scorso anno venne arrestato insieme ad altre 50 persone dall' Antimafia di Roma nella maxi inchiesta sull' organizzazione capeggiata da Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso nella capitale con modalità del tutto analoghe a quelle utilizzate nell' esecuzione di Simone, e Fabrizio Fabietti il braccio destro del capo ultrà della Lazio.

 

Una coincidenza, forse. Curiosamente, però, collegata ad un' altra coincidenza: il gruppo di Diabolik, messa d' accordo la camorra di Senese e la ' ndrangheta dei Bellocco, aveva cominciato a fare affari d' oro con la droga a Roma, nei Castelli Romani e sul litorale, fino ad Ardea e dunque a casa di Tarzan. Pasimovich - stando a quanto risulta agli investigatori - aveva rapporti diretti con Fabietti, braccio destro di Diabolik, entrato in contrasto in carcere con i Fragalà di Pomezia. Che tipo di pendenze c' erano con Tarzan? Perché avevano provato ad ucciderlo?

torvaianica agguato

 

Dopo aver rischiato di essere investito, interrogato dai carabinieri Tarzan negò ovviamente tutto. Lui le cose le risolveva in altro modo. Ma forse quel silenzio non gli è stato sufficiente. In una fase in cui gli albanesi si stanno facendo largo pure a Ostia, appare sempre più chiaro che il 38enne non fosse un pesce piccolo.

 

Già ai tempi dei 4,7 chili sequestrati i giudici del Tribunale del Riesame di Roma sottolinearono che c' era il sospetto che Tarzan intrattenesse « rapporti con circuiti internazionali di rilevante spessore criminale in grado di procurarsi e commerciare sostanza stupefacente sul territorio italiano » . Ed è proprio in questo contesto - tra le pieghe degli inevitabili dissidi che maturano in un mondo tanto violento e competitivo come quello del grande traffico di droga - che, scommettono gli investigatori, è maturata l' esecuzione.

fabrizio piscitelli diabolik 7torvaianica agguatotorvaianica agguatofabrizio piscitelli diabolik 3

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

xi jinping donald trump usa cina

CHE FIGURA DI MERDA COLOSSALE PER DONALD TRUMP: A UNA SETTIMANA DALL'INTRODUZIONE DEI DAZI RECIPROCI CONTRO TUTTI I PAESI DEL MONDO, È COSTRETTO A RINCULARE E ANNUNCIA  UNO STOP DI 90 GIORNI ALLE TARIFFE, "TRANNE CHE PER LA CINA" (LE INDISCREZIONI CHE LUNEDÌ AVEVANO FATTO SPERARE LE BORSE ERANO VERE) - IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA, DOPO ESSERSI VANTATO CHE GLI ALTRI LEADER LO STESSERO CHIAMANDO PER "BACIARGLI IL CULO", SE L'È FATTA SOTTO DI FRONTE AL TRACOLLO DEI MERCATI, CHE HANNO BRUCIATO 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. SOPRATTUTTO, SI È TERRORIZZATO QUANDO HA VISTO I TITOLI DI STATO AMERICANI DIVENTARE SPAZZATURA (IERI UN'ASTA DA 58 MILIARDI DI DOLLARI DI BOND TRENTENNALI È ANDATA QUASI DESERTA)  - PECHINO NON ABBOCCA ALLE MINACCE DEL TYCOON PERCHÉ HA LA FORZA DI RISPONDERE: GRAZIE AL PETROLIO IRANIANO E AL GAS RUSSO, POTREBBE PERSINO TRASFORMARE IN “AUTARCHICA” LA SUA ECONOMIA. E HA IN MANO L'ARMA DA FINE DEL MONDO: HA IN TASCA 759 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO AMERICANO - LA BORSA DI NEW YORK FESTEGGIA