anna sorokin

ALLA FINE SI RITORNA DOVE TUTTO È INIZIATO: DALLE TASCHE VUOTE - ANNA SOROKIN, LA FINTA EREDITIERA TEDESCA CHE HA ISPIRATO LA SERIE NETFLIX “INVENTING ANNA”, CHIEDE IL “SOSTEGNO PER I POVERI” PER FAR RICORSO IN APPELLO - DOPO ESSERSI FINTA UNA RICCA SOCIALITE E AVER TRUFFATO GLI AMICI SPILLANDO 275MILA DOLLARI, LA 31ENNE, ORA IN CARCERE, HA DOVUTO AMMETTERE DI ESSERE POVERA IN CANNA. E ADESSO RISCHIA PURE DI ESSERE RISPEDITA IN…- VIDEO

 

DAGONEWS

 

anna sorokin 2

Ha fatto la bella vita senza poterselo permettere, truffando le sue vittime. Ma adesso ad Anna Sorokin, la finta ereditiera che ha ispirato la serie Netflix “Inventing Anna”, non è rimasto che ammettere di essere al verde.

 

La Sorokin, che ha fatto finta di essere una ricca socialite tedesca spillando ai suoi ricchi amici 275mila dollari, ha fatto domanda per ricevere un “sostegno per i poveri” per presentare il ricorso in appello per furto aggravato. La 31enne ha presentato domanda formale per potervi accedere, dimostrando di non avere quasi nulla.

 

inventing anna 3

Attualmente è in carcere per violazioni dei termini del visto nell'Orange County Correctional Facility di Goshen, a New York, ed è in attesa di essere espatriata in Germania. Nel frattempo ha anche citato in giudizio le autorità federali per l'immigrazione sostenendo di aver preso il Covid a gennaio nel penitenziario perché non le è stato fatto il vaccino.

 

La richiesta è l’epilogo di una storia assurda che ha portato Sorokin al centro delle cronache. Suo padre era un camionista, sua madre gestiva un piccolo minimarket. È nata in un sobborgo operaio di Mosca ed è emigrata con la sua famiglia in Germania quando aveva 16 anni.

 

“Inventing Anna”, con Julia Garner nel ruolo principale, spiega in dettaglio come Sorokin abbia fatto credere di avere un fondo fiduciario di 60 milioni di dollari in Europa e si sia fatta strada tra i riccastri di New York, riuscendo a truffare la sua migliore amica.

 

anna sorokin 3

Sorokin è stata rilasciata dal carcere nel febbraio dello scorso anno dopo aver scontato quasi quattro anni della sua condanna a 12 anni ed è tornata alla sua vita precedente, affittando un elegante appartamento a Chelsea.

 

«Il crimine paga, in un certo senso» aveva detto in un’intervista poche settimane prima di essere arrestata dagli agenti dell'immigrazione per aver sostato sul territorio statunitense oltre i termini del visto. Ora si trova in carcere in attesa dell’appello.

 

 

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