ECCO COSA VUOL DIRE “ASCOLTARE IL CUORE” - SI CHIAMA “FINDER” IL SUPER APPARECCHIO DELLA NASA CHE PERMETTE DI “SENTIRE” I BATTITI DEL CUORE A DISTANZA - IN NEPAL HA PERMESSO DI SALVARE QUATTRO PERSONE SEPOLTE DALLE MACERIE
Vittorio Sabadin per “la Stampa”
Un nuovo apparecchio delle dimensioni di una piccola valigetta e pesante meno di 8 chilogrammi potrebbe salvare in futuro le persone rimaste sepolte sotto i detriti di un terremoto ascoltando i loro battiti del cuore. Si chiama Finder, l’ha progettato la Nasa e ha già salvato quattro vittime del terremoto in Nepal, individuandone due ancora in vita nelle rovine di una fabbrica tessile e altre due in diversi edifici di Chautara, una delle città distrutte dal terrificante sisma del 25 aprile.
ESISTE DAL 2013
Finder, che significa «cercatore», ma è anche l’acronimo di «Finding Individuals for Disaster and Emergency Response» esiste dal 2013, ma non era mai stato sperimentato finora in una vera situazione di disastro. «Ha fatto bene il suo lavoro - ha detto con legittima soddisfazione James Lux, del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena - e siamo convinti che in futuro potrà salvare moltissime vite umane».
La Nasa ha fatto realizzare due prototipi dell’apparecchio a un’azienda privata, la R4 Inc. di Edgewood, nel Maryland, il cui presidente, David Lewis, li ha portati in Nepal il 29 aprile, quattro giorni dopo il terremoto. Superato il positivo test sul campo, Finder sarà ora commercializzato a un prezzo di circa 10 mila dollari (8.900 euro).
L’apparecchio progettato dalla Nasa consente di rilevare piccoli movimenti ritmici, nello spettro di pochi millimetri, sotto strati di detriti di fango, mattoni e legno spessi fino a 4 metri. Finder invia un fascio di microonde che rimbalzano e tornano indietro per essere analizzate da un computer. I detriti restano fermi, ma le persone sepolte che sono ancora in vita, anche se si trovano in uno stato d’incoscienza, muovono il petto col respiro e persino il sangue pompato dal cuore nelle arterie causa impercettibili movimenti che non sfuggono ai sensori dell’apparecchio. Puntato su un ammasso di detriti, Finder è in grado di dire in 30 secondi se vi è sepolto qualcuno.
SUPER-PRECISO
L’apparecchio è così sofisticato da saper distinguere il battito del cuore di un essere umano da quelli di un gatto, di un cane o di un topo, che sono più rapidi. Distingue anche il movimento delle foglie di un ramo o qualunque cosa che non abbia il caratteristico ritmo del battito cardiaco e del respiro umano. Prima delle prove in una vera situazione di emergenza, si era rivelato efficace anche per individuare persone in vita dietro uno strato di cemento di 3 metri di spessore, o a una distanza di 30 metri in campo aperto.
Dopo un disastro, non ci sono mai le condizioni ideali per poter ascoltare flebili grida d’aiuto che arrivano da sotto le macerie, perché il rumore intorno lo impedisce. Anche i cani, per quanto preziosi, si stancano dopo meno di tre ore di ricerche, mentre un rapido intervento è essenziale al salvataggio di chi è rimasto sepolto e non è in grado di chiamare aiuto. Dopo avere puntato per decenni i suoi radar nello spazio alla ricerca di infinitesimali segnali di vita, la Nasa li ha rivolti verso terra, trovando subito qualcosa.
IL FINDER DELLA NASA IL FINDER DELLA NASA