manifestazione manifestazioni pro palestina

“FREE GAZA FROM HAMAS” – UN RAGAZZO A MILANO SI AFFACCIA DAL BALCONE CON UN CARTELLO RIVOLTO AI MANIFESTANTI PRO-PALESTINA E QUELLI INIZIANO A URLARE: “SCEMO, SCEMO”. POI PASSANO DIRETTAMENTE ALLE MINACCE: “SAPPIAMO DOVE ABITI” – I MANIFESTANTI ERANO UN MIGLIAIO TRA MILANO E ROMA, E HANNO DECISO DI CONDIRE LA LORO PROTESTA CON BANDIERE FILO-PUTIN, SVASTICHE DISEGNATE E IL PUPAZZO DI NETANYAHU VESTITO DA DEPORTATO NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO (NEL GIORNO DELLA MEMORIA, IN CUI SI RICORDA L'OLOCAUSTO)...

 

 

«GAZA LIBERA DA HAMAS», IL CARTELLO DI UN RAGAZZO AL PRESIDIO PRO PALESTINA DI MILANO. PARTONO LE MINACCE – IL VIDEO

Da www.open.online

 

 

FREE GAZA FROM HAMAS - RAGAZZO ALLA FINESTRA SFIDA I MANIFESTANTI FILO-PALESTINESI A MILANO

Sono partiti cori e insulti contro un ragazzo che mostrava un cartello agli oltre mille in via Padova, arrivati per il presidio non autorizzato in sostegno della Palestina nel Giorno della Memoria. Come mostrano le immagini diventate virali di Local Team, un ragazzo si è affacciato alla finestra di un palazzo in via Padova e ha mostrato ai manifestanti un cartello con la scritta: «Free Gaza from Hamas». Un gesto che ha scatenato un primo coro generale al grido di «scemo…» nei confronti del ragazzo. E poi si è aggiunto un manifestante, che si sente urlare nel video alcune minacce: «Sappiamo dove abiti…».

scontri con la polizia alla manifestazione pro palestina milano 5

 

POCHI IN PIAZZA E MOLTO RUMORE AI CORTEI PRO PALESTINA

Estratto dell’articolo di Marco Carta e Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

Un tentativo di corteo a Milano, da piazzale Loreto verso la periferia, promosso da millecinquecento manifestanti nonostante le prescrizioni della Questura ma impedito da una breve carica di poliziotti e carabinieri: qualche contuso da ambo i lati chiude il conto di serata. E un sit-in non autorizzato in piazza Vittorio a Roma, partecipato da un migliaio di persone e animato da qualche fumogeno, senza incidenti.

 

pupazzo di netanyahu vestito da deportato manifestazione pro palestina per il giorno della memoria roma

Lo avevano promesso i movimenti filopalestinesi e così è stato, provando ad aggirare il divieto di sfilare per la città imposto dal Viminale, in ossequio al Giorno della Memoria. Tensione, ma l’allarme principale (la temuta incursione di frange di estrema destra), è stata scongiurata.

 

Il contatto fisico si è verificato a Milano, dopo uno stallo durato un’ora e una vana trattativa tra i funzionari, la Questura e il Viminale per derogare al “no” emanato via circolare dal ministro Matteo Piantedosi […]. Un’attesa scandita da cori contro Israele, inni pro Intifada e alleggerita dalle note di Bella ciao intonata da un gruppo di musicisti di strada. A surriscaldare gli animi è arrivato un cartello esposto dal balcone, “Free Gaza from Hamas”, con gli agenti della Digos saliti fino all’appartamento del giovane contestatore per identificarlo.

 

Quando è apparso chiaro che il via libera non sarebbe arrivato, è partito il tentativo di sfondamento del cordone di agenti e militari in assetto antisommossa, che hanno reagito agli spintoni agitando scudi e manganelli.

 

svastiche alla manifestazione pro palestina per il giorno della memoria roma

Pochi secondi di scontro, le aste delle bandiere palestinesi agitate contro i caschi, un ragazzo soccorso con un sopracciglio sanguinante, finché la folla non ha smesso di ondeggiare. Fine dell’abbozzo di dialogo ed ai rappresentati dell’Udap non è rimasto che prendere il megafono e affrontare i mugugni all’annuncio che il presidio finiva lì e che per il corteo se ne riparlerà oggi.

 

Piazza Vittorio gremita — e completamente blindata da camionette a chiudere ogni via di fuga — anche a Roma con la stessa composizione di esponenti della comunità palestinese, collettivi studenteschi e universitari e la galassia della sinistra extraparlamentare. Tra i presenti ecco Chef Rubio, che due giorni fa era stato fermato con una tanica di sangue bovino mentre andava a una manifestazione pro Gaza. E tra i vessilli, anche quello degli anarchici e la bandiera della Repubblica Popolare di Donetsk. […]

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