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A FURIA DI TAGLI AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE IN ITALIA SI CAMPA SEMPRE DI MENO - IN QUANTO A SPERANZA DI VITA IL NOSTRO PAESE È SCIVOLATO DAL QUARTO AL NONO POSTO NELLA CLASSIFICA DEI PAESI: LA MEDIA ITALIANA È DI 82,7 ANNI - AL PRIMO POSTO C'È IL GIAPPONE (84,5) - DESTINIAMO SOLO IL 9% DEL PIL ALLA SPESA SANITARIA COMPLESSIVA (COMPRESA QUELLA PRIVATA), POCO RISPETTO A FRANCIA (12,1%) E GERMANIA (12,7) - LA MANCANZA DI POSTI LETTO E DI MEDICI

Estratto dell'articolo di Paolo Russo per "La Stampa"

 

PRONTO SOCCORSO

La favola del Servizio sanitario nazionale più povero ma anche più efficiente di tutti non regge più. Perché a furia di tagliare in fatto di aspettativa di vita scendiamo in un solo anno da un invidiabile terzo posto conquistato nel 2020 al nono dell'anno successivo, mentre eravamo al quarto nel 2019, prima della pandemia.

 

Restano poi elevatissimi i decessi causati dall'inquinamento e in fatto di spesa per la sanità siamo sempre più nei bassifondi della classifica, con un esborso pro-capite a parità di potere d'acquisto di 4.291 dollari, che sono meno dei 4.986 della media di tutti paesi occidentali e rappresentano appena la metà degli 8 mila messi sul piatto dai tedeschi e un terzo in meno dei 6.630 dollari dei francesi.

classifica dei paesi per speranza di vita

 

Gli spagnoli ci superano di poco con 4.432 dollari. Ampiamente sotto gli standard siamo anche in fatto di dotazione sia di infermieri sia di posti letto negli ospedali. È la fotografia scattata dalla nuova edizione appena pubblicata di Health at a Glance dell'Ocse.

 

In quanto a speranza di vita l'Italia scivola al nono posto della classifica con una media di 82,7 anni, insieme al Lussemburgo, a fronte di una media Ocse di 80,3. Sopra l'Italia troviamo Giappone (84,5), Svizzera (83,9), Corea del Sud (83,6), Australia (83,3), Spagna (83,3), Norvegia (83,2), Islanda (83,2) e Svezia (83,1). Sopra la media siamo invece per la mortalità evitabile. Come a dire che non tutto è perduto.

 

pazienti ospedale 3

Il dato ovviamente non migliora in rapporto al Pil. L'Italia destina il 9% del Pil alla sanità, una quota leggermente al di sotto della media Ocse del 9,2% ma ancora una volta di molto inferiore rispetto a Germania (12,7%) e Francia (12,1%). E parliamo di spesa sanitaria complessiva, ossia compresa quella privata, sostenuta direttamente dai cittadini. Perché in termini di spesa pubblica va ancora peggio, con il 6,8% del Pil che nel 2022 colloca l'Italia al sedicesimo posto della classifica dei Paesi occidentali.

 

OSPEDALE PAZIENTE

Quanto al numero di operatori sanitari in rapporto agli abitanti, l'Italia conferma di avere una buona quantità di medici ma una forte carenza di infermieri. Nel nostro Paese si contano infatti 4,1 medici ogni 1.000 abitanti, dato superiore rispetto alla media Ocse di 3,7, ma soli 6,2 infermieri a fronte di una media Ocse di 9,2 per 1.000 abitanti. [...]

OSPEDALI SOVRAFFOLLATI

 

Molto male anche la dotazione di posti letto ospedalieri. L'Italia ha 3,1 posti letto ospedalieri per 1.000 abitanti, la media Ocse è di 4,3. La Germania ne ha ben oltre il doppio (7,8) e anche la Francia quasi doppia il dato italiano (5,7). Pochi soldi più carenza di medici e infermieri uguale a meno qualità delle cure nei nostri ospedali. A calare i freddi dati dell'Ocse dentro la realtà delle nostre corsie è un'altra indagine, quella realizzata dall'Agenas, l'Agenzia pubblica per i servizi sanitari regionali. A sorpresa, gli ospedali privati in termini di qualità battono infatti quelli pubblici 27 a 9, che sono le percentuali delle strutture considerate di livello alto o molto alto. [...]

paziente di coronavirus in ospedale

OSPEDALI SOVRAFFOLLATIOSPEDALI SOVRAFFOLLATI

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