rocco morabito e vincenzo pasquino

IL GALOPPINO DEI LATITANTI NON SCAPPA PIÙ - IN BRASILE OLTRE AL BOSS ROCCO MORABITO È STATO ARRESTATO ANCHE IL SUO "ANGELO CUSTODE" VINCENZO PASQUINO, 34ENNE RICERCATO DAL 2019 E ARRIVATO IN POCO TEMPO ALL'ÉLITE DEL TRAFFICO DI COCAINA - IN 24 MESI LE SUE TRACCE HANNO PORTATO I CARABINIERI AI PIÙ GRANDI BROKER DI DROGA DELLE COSCHE - ALLA MOGLIE DICEVA: "SE DEVO SCEGLIERE TRA LORO E TE IO CACCIO TE. ERO UN CAPRARO E QUESTE PERSONE MI HANNO..."

Giuseppe Legato per "La Stampa"

 

VINCENZO PASQUINO

La sua ultima foto pubblica è dell'ottobre 2017. Lo ritrae abbracciato insieme a un giovane boss delle 'ndrine torinesi. Sciarpetta Louis Vuitton grigia al collo, giaccone bianco North Sails e una frase che racchiude la sua ascesa criminale nella composita galassia dalla 'ndrangheta calabrese: «Caro fratello ti voglio bene anche se tutti ci odiano. Ma solo perché vorrebbero essere come noi».

 

Pochi giorni dopo quello scatto Vincenzo Pasquino, 34 anni, da Volpiano, professione venditore all'ingrosso di automobili importate dalla Germania, si è imbarcato su un volo per il Brasile - via Francoforte - e non è più tornato.

 

ROCCO MORABITO E VINCENZO PASQUINO

Si è fatto vento, è scomparso come i latitanti più imprendibili inseguito da un mandato di cattura emesso dalla procura di Torino per mafia e narcotraffico internazionale. La polizia brasiliana, i carabinieri di via Valfrè e il Ros lo hanno arrestato l'altro ieri sera, alle 22 in un alloggio di Joao Pessoa, capitale costiera dello stato del Paraiba.

 

Gestiva la latitanza di Rocco Morabito, uno dei più importanti broker di cocaina del mondo, ma sarebbe riduttivo rubricare questo giovane a custode di una primula rossa in terra straniera. E sarebbe sbagliato.

 

una foto di rocco morabito

Perché Pasquino era diventato da tempo ormai il colonnello delle famiglie di 'ndrangheta di Platì nel vorticoso mondo della droga. Che a tonnellate ogni anno arrivava dal porto di Santos a Vado Lugure e - di lì - in tutta Italia ed Europa.

 

Talmente considerato nell'ambiente delle 'ndrine di élite da essere stato per lungo tempo l'anello di collegamento con i broker Nicola e Patrick Assisi arrestati a San Paolo a luglio 2019 dai carabinieri di Torino.

 

rocco morabito era evaso di galera in uruguay

Il giorno dell'irruzione in quell'attico, schiacciata tra lo schienale e la seduta del divano, c'era la fotocopia del passaporto di Pasquino. Che forse aveva fatto in tempo a fuggire pochi minuti prima del blitz.

 

Lo hanno ritrovato con un passaporto paraguaiano in tasca, insieme all'altro grande narcos, Morabito, l'unico in grado di contrattare coi cartelli sudamericani a livello degli Assisi. «E questo - hanno spiegato il procuratore di Torino Anna Maria Loreto e il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Rizzo - è il segno della sua ascesa inarrestabile».

 

il primo arresto di rocco morabito in hotel

Che prima ancora che nei flash di agenzia delle ultime 36 ore era già chiara nelle carte dell'operazione Cerbero, babele di accuse contro le famiglie di Platì conclusa dalla prima sezione del nucleo investigativo con 82 arresti di cui ottantuno eseguiti.

 

Mancava Pasquino che era scappato in Brasile dopo un viaggio lampo a Platì: «Qui in Calabria tutti chiedono di te» gli diceva un boss al telefono. «Devi scendere».

 

La moglie, infuriata dei suoi continui - e improvvisi viaggi - lo aveva redarguito: «Ti usano come un galoppino, renditene conto». Ma Vincenzo, orfano di padre e madre, cresciuto sotto il grembiule della potente famiglia Agresta, lo aveva messo in chiaro subito: «Non mi piace fare questi discorsi ma sappi che se mi chiedono di scegliere tra loro e te io caccio te. Queste - le dice - sono persone che mi hanno cresciuto, io un padre non l'ho mai avuto. Ero un capraro e mi hanno insegnato a leggere e scrivere. Quando puzzavo di fame non c'eri tu a portarmi 5 euro per campare e comprarmi le sigarette».

 

rocco morabito

Nella lite coniugale che diventa romanzo criminale attraverso le intercettazioni dei carabinieri c'è il suo amico a spalleggiarlo: «Morena devi fartene una ragione! Hai sposato un delinquente. Se vuoi puoi seguirlo in Brasile e avrai una villa con piscina, ma devi accettarlo. Non hai sposato un rappresentante di gioielli». Da ieri, Pasquino è in carcere a Brasilia. Atterrato su un volo militare, è in attesa di estradizione.

arrestato in brasile il boss rocco morabitofoto segnaletiche del boss morabito

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…