richard gere

ALTRO GERE, ALTRA CORSA – A 70 ANNI L’ATTORE E' DIVENTATO PAPÀ PER LA TERZA VOLTA: DOPO LA NASCITA DEL FIGLIO ALEXANDER NEL FEBBRAIO DELL’ANNO SCORSO, LA TERZA MOGLIE ALEJANDRA HA MESSO AL MONDO UN ALTRO RAGAZZINO CHE DOVRÀ FARE I CONTI CON UN PAPÀ-NONNO – MA QUELLO SCOPONE DI RICHARD SEMBRA INFISCHIARSENE: BRAVISSIMO A BATTERTI PUBBLICAMENTE PER UNA SESSUALITÀ RESPONSABILE E… 

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”

 

richard gere e alejandra silva 9

È passato da gigolò a ufficiale e gentiluomo, da romantico seduttore a padre-nonno all' età di 70 anni. La carriera e la vita di Richard Gere si possono riassumere con un fotogramma per ogni decennio: nel 1980 diventa sex symbol grazie al ruolo in American Gigolò, nel 1990 è il miliardario affascinante che conquista Julia Roberts in Pretty Woman, dieci anni dopo gioca a fare il marito in Se scappi, ti sposo e mette al mondo il primo figlio, un decennio più tardi manda all' aria il suo secondo matrimonio. Ieri infine è diventato padre per la terza volta con la sua terza moglie.

richard gere e alejandra silva 8

 

Alejandra Silva, sposata nel 2018, dopo Alexander nato lo scorso anno, ha avuto dall' attore un altro figlio. Cui lui ora potrebbe fare anche da nonno.

Non stiamo qui a sindacare sulle scelte private di un attore famoso che, in quanto tale, ha sicuramente più possibilità, non solo economiche, di vivere più vite in una sola.

 

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Stiamo piuttosto giudicando la sua responsabilità etica di genitore: che futuro potrà dare a un figlio un padre che si avvia verso il tramonto? Quale presenza potrà assicurare in termini di durata, di forza, di vicinanza generazionale a una creatura che dovrebbe essere cresciuta e amata e non con una data di scadenza?

 

Non stiamo gufando, beninteso, auguriamo a Richard Gere vita lunga e in salute; così come siamo consapevoli che la vecchiaia del padre sarà compensata dagli agi che egli indiscutibilmente saprà garantire al figlio. Gli stessi che hanno consentito ad altre star di Hollywood, vedi Robert de Niro, padre a 68 anni, o il regista George Lucas, papà a 69, di concedersi il lusso della paternità a un' età molto avanzata. Ma, al di là del benessere materiale, qui stiamo parlando di un principio che qualunque persona, ricca e famosa o meno, dovrebbe applicare verso una nuova vita.

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Ciò è vero a maggior ragione se si pensa alle campagne portate avanti dallo stesso Gere. Non puoi batterti cioè pubblicamente per una sessualità responsabile e fare iniziative per l' uso del preservativo, come quelle promosse in India nel 2007, e poi applicare quella regola in modo discutibile nella tua vita di uomo over 70.

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Né puoi dar sostegno alle ong per assistere i minori scappati dall' Africa, e compiere gesti simbolici come quello dello scorso agosto di salire a bordo della Open Arms e portare loro viveri e poi sostanzialmente condannare la tua prole a una analoga e precoce sorte di orfanità. Non puoi predicare bene sul barcone e razzolare male nel lettone, non puoi dire che quei giovani migranti senza genitori «hanno toccato il mio cuore» e poi candidarti ad essere padre a breve termine.

 

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È la solita ipocrisia dei terzomondisti: proclamano l' amore per il genere umano, ma hanno atteggiamenti molto poco umani verso i propri cari. E allora Richard, prima di essere buddista, vegetariano, di fare il filo-migranti e di sentirti dalla parte giusta del mondo, ricordati che nella vita come al cinema si diviene modelli da imitare se non si sbagliano i tempi, ma si fanno le cose al tempo opportuno.

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