"MAMMA NON CE LA FACCIO PIÙ, VADO A FARE UNA RAPINA" - A GERMAGNANO, IN PROVINCIA DI TORINO, UNA DONNA HA FATTO ARRESTARE IL FIGLIO TOSSICODIPENDENTE CHE HA SVALIGIATO UNA TABACCHERIA - IL 33ENNE SI È PRESENTATO NEL NEGOZIO, HA SPINTONATO A TERRA LA TABACCAIA E HA RUBATO 400 GRATTA E VINCI E UN MIGLIAIO DI EURO IN CONTANTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA, È STATO ARRESTATO DAI CARABINIERI, ALLERTATI DALLA MADRE DISPERATA…
Estratto dell'articolo di Massimo Massenzio per www.repubblica.it
«Mamma non ce la faccio più, vado a fare una rapina dal “tabacchino” in paese». Erano le 7 del mattino e Angelo (nome di fantasia), 33 anni e un lungo elenco di problemi con la giustizia, stava facendo colazione in cucina con la madre. La donna ha tentato di fermarlo, lo ha inseguito in strada, ma non è riuscita a impedire che il figlio, con problemi di tossicodipendenza, salisse sull’auto diretto verso il centro di Germagnano. Poi è rientrata in casa e, con le lacrime agli occhi, ha chiamato i carabinieri: «Mio figlio sta per fare una rapina, fermatelo».
Grazie a quella coraggiosa denuncia Angelo è stato arrestato ed è finito in carcere a Ivrea, ma bloccarlo non è stato semplice. Pochi minuti dopo essere uscito di casa si è presentato di fronte alla tabaccheria «Le Kikke», vicino alla stazione ferroviaria. […]
Racconta Maria Teresa, la titolare —« La mia collega stava per uscire a prendere i giornali quando quell’uomo l’ha spinta all’interno. Lei ha reagito, è caduta a terra e nella colluttazione si è fatta un po’ male, ma niente di grave.» […]
Angelo ha arraffato 400 tagliandi della lotteria istantanea e un migliaio di euro in contanti. […] ma prima di scappare ha dovuto affrontare anche un negoziante accorso in aiuto della vicina. L’uomo, nel tentativo di bloccarlo, è riuscito a strappargli una busta rossa con qualche banconota, ma il bandito non si è perso d’animo. […] Poi è tornato a casa della madre, lamentandosi del contrattempo: «Uno scocciatore mi ha fatto cadere a terra un bel po’ di soldi».
Nel frattempo erano partite le ricerche dei carabinieri del nucleo radiomobile di Venaria che lo hanno trovato a casa e recuperato i vestiti utilizzati per il colpo. E Angelo è tornato un’altra volta in carcere. La tabaccaia ferita, sotto choc, è stata medicata all’ospedale di Ciriè e dimessa con una prognosi di una settimana: «Ci siamo prese un bello spavento — continua Maria Teresa —. Come categoria siamo sempre sotto assedio, specie in questo periodo. Però, di solito, le rapine le fanno alla sera, per portare via l’incasso. Se cominciano anche al mattino presto diventa veramente dura. Tra l’altro i Gratta&Vinci li possiamo bloccare in pochi minuti, rubarli serve a poco». […]