pestaggio

1. GIOVENTU' RI-BULLA! SARA, DODICI ANNI, MASSACRATA DI BOTTE PER UNA RISPOSTA SBAGLIATA, “ARROGANTE”, DA UN'ALTRA RAGAZZA DI 17 ANNI A SESTRI, PONENTE DI GENOVA 2. CALCI SUL VOLTO, PUGNI, MORSI E SPUTI, OTTO MINUTI DI VIOLENZA INAUDITA, E CHI HA ORGANIZZATO L’AGGUATO RIPRENDE LA SCENA CON UN CELLULARE MENTRE IL BRANCO RIDE

1. VIDEO DEL PESTAGGIO

 

 

2. GENOVA, DENUNCIATE DUE RAGAZZE. LA VITTIMA: “TEMEVO DI MORIRE”

Alessandro Ponte per La Stampa

 

Chiede scusa, Sara, che ha solo dodici anni. Non ripete altro. «Scusa, scusa...». Mentre un’altra ragazza di appena 17 anni la riempie di calci sul volto, pugni, morsi e sputi. Il branco ride. E chi ha organizzato l’agguato punitivo riprende la scena con un telefono cellulare. Otto minuti precisi di violenza inaudita, nel cuore di Villa Rossi a Sestri, ponente di Genova.

PESTAGGIO PESTAGGIO

 

Sara (nome di fantasia), in quel giardino a due passi da casa dov’è cresciuta, è stata massacrata di botte in pieno giorno per una risposta sbagliata, «arrogante». Il suo è il racconto di un incubo che non potrà mai cancellare dalla mente. «Quella continuava a picchiarmi e io non riuscivo a reagire. Continuavo a chiederle scusa. Ma non c’è stato nulla da fare. A un certo punto ho pensato: adesso mi ammazza».

 

Il dolore per i colpi in faccia, i calci, i morsi. Ma anche l’angoscia di vedere attorno a sé coetanei gridare e incitare. «Sentivo ridere. C’erano diversi ragazzi tutto intorno: pensavo che qualcuno sarebbe intervenuto. Ero completamente indifesa, sola».?Punita per una frase?«Fossi in lei non sarei così tranquilla...», comincia così l’incubo di Sara.

 

PESTAGGIO PESTAGGIO

Primo pomeriggio, la scuola finita da poco. Sara, prima di andare a casa, ha un appuntamento con un’amica poco più grande di lei, 16 anni. Si devono chiarire, Sara ha risposto male, l’altra ne chiede conto. Le due si danno appuntamento in villa Rossi. Il branco è già piazzato intorno alle panchine.

 

Eroina di quel folle gruppo è una ragazza di 17 anni. È lei il capo. Sara varca il vialetto d’accesso al parco. «Non sarei così tranquilla fossi in lei...» dice la rivale, che sta già riprendendo la scena. ?Sara si avvicina al gruppo. Qualcuno le dice che deve chiedere scusa.

 

La ragazza di 17 anni, la più grande del gruppo, è l’esecutrice del pestaggio. Sara non fa tempo a chiedere scusa la prima volta che lei le afferra i capelli e la inchioda con un primo calcio, in pieno volto. Per otto infiniti minuti la ragazzina rimane in balia dell’adolescente.

 

PESTAGGIO  PESTAGGIO

Calci, pugni, schiaffi. Una sequenza di immagini terribili riprese in primo piano dalla rivale, mentre il branco ride. Il pestaggio si interrompe quando Sara viene colpita da un calcio all’addome. Le manca il respiro, non riesce più a chiedere perdono. Il video si ferma. L’aggressione no.

 

Sara scappa verso l’uscita della villa ma viene ancora raggiunta dal branco e da quella picchiatrice senza scrupoli, che la colpisce ancora, in mezzo a decine di passanti che non intervengono.?

 

L’umiliazione del video?Sara arriva a casa con il volto tumefatto. Sono i genitori ad accompagnarla all’ospedale e a raccogliere le prime terrorizzate spiegazioni. I medici, dopo aver visitato Sara, contattano subito il commissariato di polizia.

 

BULLE BULLISMO BULLE BULLISMO

Mentre quegli otto minuti di video registrati con un telefonino iniziano a fare il giro del quartiere, della delegazione e della città. La giovane rivale di Sara, mandante del pestaggio e autrice del video, viene denunciata per lesioni gravi.

 

Così la picchiatrice. Nei guai per diffamazione finisce anche un diciottenne, il primo ad aver condiviso su WhatsApp le immagini. Altri otto ragazzini, tutti studenti di buona famiglia, stanno per essere individuati.?

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…