CHI SONO GLI AGENTI "SPIE" CHE INFORMARONO CARMINATI DELL'INCHIESTA? 15 MESI NON SONO BASTATI PER TROVARLI - EPPURE SAREBBE FACILE IDENTIFICARLI: IL 4 OTTOBRE 2013 INCONTRARONO IL CECATO SU UN’AUTO DI SERVIZIO DI CUI SI CONOSCE LA TARGA - IL SINDACATO DEI POLIZIOTTI PROTESTA...
Ferruccio Sansa per il “Fatto Quotidiano”
Si comunica l' impossibilità di evadere la richiesta per l' indeterminatezza dei soggetti dei quali si chiede la relativa documentazione…". La lettera della Questura di Roma è del 24 marzo scorsa e porta la firma del questore Nicolò D' Angelo.
Di che cosa si sta parlando?
Il questore comunica che non sarebbero stati ancora identificati i due agenti di polizia che il 4 ottobre 2013 si sono incontrati di nascosto con Massimo Carminati. Un passaggio chiave delle indagini su Mafia Capitale.
Il questore D' Angelo con la sua missiva risponde a una lettera ufficiale con cui il vicequestore Filippo Bertolami, rappresentante del sindacato Pnfd, gli aveva chiesto perché nessun provvedimento disciplinare fosse stato preso nei confronti dei due poliziotti che mostravano ammirazione per l'ex terrorista nero poi arrestato il 2 dicembre 2014 come presunto capo di Mafia Capitale e parevano quasi avvertirli delle indagini in corso. "Possibile - chiede oggi Bertolami - che dopo tanto tempo non siano stati identificati con tutti gli elementi a disposizione?".
Il gip Flavia Costantini nell' ordinanza su Mafia Capitale ha dedicato ampio spazio all' episodio. A pagina 60 si legge: Carminati intrattiene rapporti "con esponenti delle forze dell' ordine che con deferenza starebbero a sentirlo per due giorni invece che interrogarlo per due mesi".
"Starei a sentirti per due giorni…" è quello che dice uno dei due agenti. Ma soprattutto a pagina 254 il magistrato scrive: "Di particolare rilievo anche l' incontro registrato in data 4 ottobre 2013 presso il distributore di corso Francia (Roma nord, ndr) fra Carminati Massimo e due soggetti, allo stato non identificati, giunti a bordo dell' autovettura Alfa Romeo 156 di colore grigio (segue la targa, ndr), intestata alla Questura di Roma…
I due soggetti inoltre discutevano apertamente con il Carminati del fatto che questi fosse oggetto di un' indagine condotta dalle forze di Polizia, motivo per cui egli avrebbe dovuto adottare delle cautele ritenute necessarie al fine di evitare l' attenzione degli inquirenti sulla sua figura".
Ed ecco le frasi attribuite ai due soggetti che più colpiscono il giudice: "Perché adesso te stai sotto indagine". E poi: "Oppure per dire che devi… devi evita'… devi evitare…". Insomma, sostiene il sindacalista: il luogo e l' ora dell' incontro sono noti. L' auto e la targa pure. Ma in quindici mesi, da quando cioè i carabinieri informarono la polizia dopo l' arresto di Carminati e dei suoi presunti sodali, non si è riusciti a identificaredue poliziotti.
le auto della polizia ripartono coi cavetti a palazzo chigi
Già nel giugno del 2015 Bertolami aveva segnalato formalmente al prefetto Massimo Maria Mazza, presidente del Consiglio centrale di disciplina della polizia, che ancora nessun provvedimento era stato preso nei confronti dei due frequentatori di Carminati. E Mazza il 16 ottobre 2015 scrive a D' Angelo, riportando anche la frase dell' ordinanza del gip.
Negli ambienti della polizia romana ormai la questione è sulla bocca di tutti. Soprattutto per un motivo: "Nel novembre 2015 vari agenti delle volanti di Roma sono stati intervistati in forma anonima nelle trasmissioni televisive Ballarò e Piazzapulita. I nostri uomini, sindacalisti del Sap, denunciavano carenze di mezzi e risorse", racconta Bertolami che aggiunge: "Dopo pochi giorni sono scattate indagini serrate da parte della Digos. Sono arrivati addirittura alle intercettazioni telefoniche e all' acquisizione dei video integrali alla Rai e a La7.
In un attimo i poliziotti sono stati identificati, indagati e sospesi dal servizio". Il sindacato conclude: "Come mai è avvenuto tutto così rapidamente per un' intervista, mentre per chi frequentava Carminati attendiamo ancora risposte?".
Il cronista ha contattato il Viminale e il questore di Roma che non hanno rilasciato dichiarazioni. Dalla Questura di Roma si fa notare solo che "D' Angelo è in carica dall' ottobre 2014. E comunque l' identità dei due agenti potrebbe essere ancora oggetto di attività investigativa".