pasta a fuoco spento cottura passiva

"LA PASTA A FUOCO SPENTO È UN ATTENTATO AL GUSTO..." - GLI CHEF SPACCATI IN DUE PER LA PROPOSTA DEL PREMIO NOBEL GIORGIO PARISI PER CERCARE DI RISPARMIARE GAS: "IL FATTO CHE UNO SCIENZIATO SUGGERISCA SU UN RITO GASTRONOMICO È FUORI LUOGO" - IL DUE STELLE MICHELIN GENNARO ESPOSITO: "COTTI COSI' SONO AMMOLLATI" - LO CHEF OLDANI VA CONTROCORRENTE: "CONOSCO LA COTTURA PASSIVA DA ANNI: ME L'HA INSEGNATA MIA MAMMA. DA SDOGANARE, ANCHE CON IL SUPPORTO DELLA TECNOLOGIA…"

Chiara Amati per il “Corriere della Sera”

 

antonello colonna 2

«Indefinita. La pasta cucinata a fuoco spento non è cotta, né cruda: semplicemente indefinita. In quanto tale un attentato al gusto. E che uno scienziato, fosse anche il Nobel per la Fisica al quale va tutto il mio rispetto, suggerisca un compromesso su un rito gastronomico, è quantomeno fuori luogo».

 

Classe 1956, chef, imprenditore e albergatore, Antonello Colonna, una stella Michelin al ristorante dell'omonimo «Resort & Spa» di Labico, Roma, boccia senza riserve la teoria di Giorgio Parisi che, lo scorso settembre, affidò ai social un endorsement in piena regola nei confronti della cottura passiva del primo piatto italiano per antonomasia.

cottura pasta a fuoco spento

 

Obiettivo: limitare i consumi per contrastare gli effetti della crisi energetica. Stando al post dello scienziato - sostenuto da un altrettanto illustre collega, il chimico Dario Bressanini - «dopo avere portato l'acqua a ebollizione si butta la pasta e si aspetta un paio di minuti. Quindi si può tranquillamente spegnere il fornello: è sufficiente utilizzare un coperchio - da tenere sempre, il calore si perde moltissimo per effetto dell'evaporazione - e calcolare all'incirca un minuto in più».

 

In questo modo si risparmierebbero 8 minuti di gas. «Credo che sia una notizia da divulgare». Non c'è stato bisogno: la teoria ha fatto il giro del mondo da sé. E creato una netta spaccatura tra sostenitori e contrari.

 

gennaro esposito

A fare da eco ad Antonello Colonna, che per economizzare preservando consistenza e sapore suggerisce di «preferire la pasta fresca, con un tempo di cottura variabile da uno a tre minuti a seconda della grandezza dei formati, dello spessore e della qualità del grano», è Gennaro Esposito, due stelle Michelin alla «Torre del Saracino» di Vico Equense, Napoli: «Possiamo ridurre le spese in mille modi - spiega - ad esempio indossando un maglione in più e abbassando il riscaldamento in casa, ora che ci si avvia alla stagione fredda. Ma cucinare un piatto di pasta è una liturgia: maccheroni, paccheri, bucatini & co. si reidratano quando calati in acqua bollente e lì tenuti per tutto il tempo necessario. Gli "spaghetti alla Parisi" non possono che risultare ammollati».

 

luciano monosilio 2

Diversa la posizione di Luciano Monosilio, chef una stella Michelin celebre per avere sdoganato la carbonara nell'alta ristorazione. Per lui «nessuna controindicazione alla cottura passiva». Secondo uno studio promosso dai pastai di Unione Italiana Food, spegnere il fuoco dopo i primi due minuti di cottura, lasciando il coperchio così da non disperdere il calore, consente un risparmio energetico fino al 47%.

cottura pasta a fuoco spento

 

«La resa può risultare un filo gommosa, ma se la materia prima è eccellente il rischio svanisce». Convintissimo sostenitore del teorico dei buchi neri è Davide Oldani, due stelle Michelin al «D'O» di Cornaredo, Milano, e macaron verde per la sostenibilità. «Conosco la cottura passiva da anni: me l'ha insegnata mia mamma. Da sdoganare, anche con il supporto della tecnologia. In tal senso la vera svolta può essere il passive cooker.

 

davide oldani 2

Si tratta di un timer con sensore di temperatura che avverte, tramite smartphone, quando buttare la pasta, spegnere il fuoco e scolarla, come da metodo Parisi. Il quale potrebbe apprezzare pure la pratica della tostatura. E cioè faccio tostare la pasta a crudo affinché esca tutto il carattere del grano, aggiungo acqua poco alla volta - solo quella che serve come si fa con il riso - spengo, lascio riposare. L'amido imprigionato nella pasta lega con i condimenti che hanno bisogno di meno grassi aggiunti. Un altro modo di promuovere la rivoluzione ecologica in cucina».

Articoli correlati

POSTA! - CARO DAGO, PERCHE METTERSI A CUCINARE LA PASTA A FUOCO SPENTO QUANDO CI SONO...

IL PREMIO NOBEL GIORGIO PARISI RICICCIA LA VECCHIA STORIA DELLA COTTURA A FUOCO SPENTO DELLA PASTA,

DITE AL PREMIO NOBEL PARISI CHE LA PASTA COTTA A FUOCO SPENTO FA SCHIFO - LO CHEF ANGELO COLONNA...

PERSINO I GENI DELLA FISICA SENTONO IL BISOGNO DI AFFACCIARSI AL BALCONE MEDIATICO. CONTENTI LORO...

MAURO CORONA SE LA PRENDE CON IL NOBEL GIORGIO PARISI CHE CONSIGLIA DI CUOCERE LA PASTA... VIDEO

cottura pasta a fuoco spento

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...